Libelloides

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Libelloides
Libelloides macaronius
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
PhylumArthropoda
SubphylumTracheata
SuperclasseHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteEndopterygota
SuperordineOligoneoptera
SezioneNeuropteroidea
OrdineNeuroptera
SottordinePlanipennia[1]
FamigliaAscalaphidae
GenereLibelloides
Schaeffer, 1766
Specie
vedi testo

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Libelloides Schaeffer, 1766 è un genere di neurotteri della famiglia Ascalaphidae. Le specie che ne fanno parte sono presenti nella maggior parte del continente europeo. I loro habitat più tipici sono i prati aridi e i boschi di conifere.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome Libelloides deriva dall'abitudine dell'insetto adulto, quando è in posizione di riposo, di ripiegare le ali lungo il corpo in modo simile alle libellule, dalle quali è comunque riconoscibile a prima vista per le lunghe antenne clavate.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Gli insetti appartenenti al genere sono caratterizzati da un corpo piuttosto tozzo e da lunghe antenne con l'estremità clavata. Le loro abitudini sono diurne. Il loro volo è rapido e ondeggiante e avviene principalmente attorno ai due metri di altezza rispetto al terreno. La cattura delle prede, in particolare mosche e altri piccoli insetti, si svolge durante il volo[3]. Si riscaldano al sole poggiandosi sulle piante, con le ali distese. Prediligono biotopi caldi e asciutti.

Le larve sono piuttosto simili a quelle dei formicaleoni e vivono al suolo, nella lettiera e sotto le pietre.

Specie[modifica | modifica wikitesto]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Roberto A. Pantaleoni e Paolo Fontana, Libelloides longicornis (Linné, 1764) (Insecta, Neuropterida, Planipennia, Ascalaphidae), su researchgate.net, 2005. URL consultato il 28 luglio 2021.
  2. ^ AA. VV., Ascalafo bianco, in Insetti: guida illustrata di 80 specie di tutto il mondo, Libraria Editrice, 2021. URL consultato il 30 luglio 2021.
  3. ^ (EN) Davide Badano e Roberto Antonio Pantaleoni, The Larvae of European Ascalaphidae (Neuroptera) (PDF), in Zootaxa 3796, p. 287, ISSN 1175-5326 (WC · ACNP). URL consultato il 29 luglio 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Fischer, K., Hölzel, H., Kral, K. (2006) Divided and undivided compound eyes in Ascalaphidae (Insecta, Neuroptera) and their functional and phylogenetic significance. Journal of Zoological Systematics and Evolutionary Research 44, 285-289.
  • (EN) Kral, K. (2002) Ultraviolet vision in European owlflies (Neuroptera: Ascalaphidae): a critical review. European Journal of Entomology 99: 1-4.

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