Jenn Ashworth

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Jenn Ashworth

Jenn Ashworth (Preston, 1982) è una scrittrice britannica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata nel 1982 a Preston[1], vive e lavora nel Lancashire[2].

Dopo aver studiato inglese al Newnham College e scrittura creativa all'Università di Manchester[3], prima di dedicarsi alla scrittura ha svolto svariati mestieri quali barista, cameriera e donna delle pulizie[4].

Insegnante di letteratura inglese e scrittura creativa all'Università di Lancaster[5], tra i riconoscimenti ottenuti si segnala il Betty Trask Award del 2010 per il suo romanzo d'esordio Un certo tipo di intimità uscito un anno prima[6].

Membra della Royal Society of Literature dal 2018[7], suoi contributi sono apparsi sul Guardian[8].

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

  • Un certo tipo di intimità (A Kind of Intimacy, 2009), Roma, edizioni E/O, 2010 traduzione di Nello Giugliano ISBN 978-88-7641-916-4.
  • Cold Light (2011)
  • The Friday Gospels (2013)
  • Fell (2016)

Saggi[modifica | modifica wikitesto]

  • Notes Made While Falling (2019)

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Lee Rourke, Cutting and Stitching: An Interview with Jenn Ashworth, su 3ammagazine.com, 20 ottobre 2019. URL consultato il 29 luglio 2020.
  2. ^ (EN) Breve biografia e bibliografia, su litshowcase.org. URL consultato il 29 luglio 2020.
  3. ^ (EN) Vita e opere, su mormonarts.lib.byu.edu. URL consultato il 29 luglio 2020.
  4. ^ (EN) Informazioni salienti, su davidhigham.co.uk. URL consultato il 29 luglio 2020.
  5. ^ (EN) Dr Jenn Ashworth Senior Lecturer, su lancaster.ac.uk. URL consultato il 29 luglio 2020.
  6. ^ (EN) Albo d'oro, su societyofauthors.org. URL consultato il 29 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2020).
  7. ^ (EN) Scheda dell'autrice, su rsliterature.org. URL consultato il 29 luglio 2020.
  8. ^ (EN) Contributi della scrittrice, su theguardian.com. URL consultato il 29 luglio 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN86391292 · ISNI (EN0000 0000 5903 6009 · Europeana agent/base/121772 · LCCN (ENno2009062714 · GND (DE1028514530 · BNF (FRcb16578657v (data) · J9U (ENHE987012196464905171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2009062714