Hoplophoneus

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Hoplophoneus
Cranio di Hoplophoneus mentalis
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
OrdineCarnivora
FamigliaNimravidae
SottofamigliaHoplophoneinae
GenereHoplophoneus
Specie
  • H. dakotensis
  • H. kurteni
  • H. mentalis
  • H. occidentalis
  • H. primaevus
  • H. sicarius

L'oplofoneo (gen. Hoplophoneus) è un mammifero estinto dall'aspetto vagamente simile a quello di un leopardo, appartenente però all'estinta famiglia di carnivori nota come nimravidi.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2016, uno studio paleontologico ha proposto di posizionare le specie nordamericane di Eusmilus all'interno del genere Hoplophoneus.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Le analisi condotte nel 2008 sul reperto più grande finora ritrovato hanno stimato un peso di 160 kg.[2]

Hoplophoneus occidentalis aveva le dimensioni di un leopardo, con canini leggermente più grandi. H. sicarius e H. mentalis erano di dimensioni maggiori e avevano canini superiori più grandi, oltre a una flangia ossea di protezione posizionata nella parte frontale della mandibola inferiore.[3]

Falsi felidi[modifica | modifica wikitesto]

Questo predatore visse nel tardo Oligocene (circa 32 milioni di anni fa) in Nordamerica,[4] Europa e Asia, ben 20 milioni di anni prima del famoso Smilodon. L'aspetto dell'animale era quello di un leopardo dal corpo allungato e basso, con le zampe leggermente più corte. La somiglianza con i grandi felidi odierni deriva soprattutto dal cranio, corto e dotato di lunghi canini e pochi molari taglienti. I paleontologi di qualche tempo fa, infatti, erano soliti classificare l'oplofoneo e le forme simili nei felidi veri e propri, ritenendoli gli antenati delle tigri dai denti a sciabola. Recenti ricerche, però, dimostrano che questi carnivori erano ben più primitivi, a causa di una caratteristica primitiva delle ossa dell'orecchio (più primitive di quelle di tutti gli altri carnivori ad eccezione dell'attuale nandinia).

Ricostruzione di Hoplophoneus

Canini lunghi per gli agguati[modifica | modifica wikitesto]

L'oplofoneo era dotato di lunghi canini superiori che, in posizione di riposo, venivano riposti lungo una flangia ossea ai lati della bocca. I canini erano molto utili per squarciare le prede; è probabile che l'oplofoneo non si lanciasse in lunghi inseguimenti, ma tendesse agguati balzando addosso agli animali erbivori dell'epoca, squarciando loro la gola o il ventre per poi attendere che si indebolissero. Sono note molte specie di oplofoneo, dalle dimensioni variabili da quelle di una grossa lince a quelle di un giaguaro.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Barrett PZ. (2016). Taxonomic and systematic revisions to the North American Nimravidae (Mammalia, Carnivora). PeerJ 4:e1658 https://doi.org/10.7717/peerj.1658
  2. ^ B. Sorkin, A biomechanical constraint on body mass in terrestrial mammalian predators, in Lethaia, vol. 41, n. 4, 10 aprile 2008, pp. 333–347, DOI:10.1111/j.1502-3931.2007.00091.x.
  3. ^ Alan Turner, The Big Cats and their Fossil Relatives: an illustrated guide, New York, Columbia University Press, 1997, pp. 234, ISBN 978-0-231-10228-5.
  4. ^ Turner, Alan. National Geographic Prehistoric Mammals. National Geographic, 2004, p. 120-121.

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