Hiroshi Shirai

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Hiroshi Shirai
Il Maestro Shirai con alcuni giovanissimi allievi - Innsbruck, ottobre 2009
Nazionalità Bandiera del Giappone Giappone
Karate
 

Hiroshi Shirai (Nagasaki, 31 luglio 1937) è un karateka e maestro di karate giapponese, decimo dan, considerato il maestro giapponese che ha maggiormente contribuito a sviluppare lo Stile Shotokan in Italia.[1] È il fondatore dell'ISI (Istituto Shotokan Italia) un ente morale della FIKTA per lo studio dello stile omonimo e riconosciuto dal Consiglio dei Ministri[2]. Il maestro Shirai tiene ancora allenamenti coadiuvato dal Maestro Carlo Fugazza ed è presidente della commissione esaminatrice della FIKTA per il passaggio di DAN.

Il maestro Shirai con Pino Presti, cintura nera V Dan, nel 1985

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1955 inizia la pratica del Karate sotto la guida dei celebri maestri della JKA (Japan Karate Association) Masatoshi Nakayama, Hidetaka Nishiyama e Taiji Kase. Questo può essere considerato l'inizio del percorso formativo di Hiroshi Shirai. Nel 1957, dopo soli due anni, ottiene il I dan. Nel 1959 consegue il II dan e si qualifica al primo posto nei campionati universitari. L'anno successivo (1960) inizia il Corso Istruttori alla JKA; tra i suoi maestri figurano Nakayama, Nishijama, Kase e Sugiura. Nel 1961 ottiene la qualifica di istruttore e conquista il III dan.

Nel 1962 si aggiudica il primo posto ai campionati organizzati dalla JKA in entrambe le prove, Kata e Kumite[3]. Nel 1963 diviene maestro (Sensei). Conquista il V dan nel 1964.

Nel 1965, assieme ad altri importantissimi maestri (Kase, Kanazawa, Enoeda) viene inviato dalla Japan Karate Association a svolgere stage e dimostrazioni in tutto il mondo (Europa, Sud Africa e Stati Uniti). Giunto In Italia, si stabilisce a Milano[4] e contribuisce a formare e diffondere un nuovo spirito e ad animare una passione, quella delle arti marziali, istruendo maestri tuttora attivi a livello internazionale. Nel 1966 fonda la A.I.K. (Associazione Italiana Karate). Nell'anno 1969 ottiene il VI dan.

L'anno successivo fonda la FE.S.I.KA (Federazione Sportiva Italiana Karate) che riporta risultati a livello nazionale, europeo e mondiale. Nell'anno 1974 ottiene il VII dan. Nel 1979 fonda l'I.S.I. (Istituto Shotokan Italia - Ente Morale). Nel 1986 ottiene l'VIII dan. Nel novembre del 1989 insieme ad un gruppo di Maestri e futuri dirigenti fonda la F.I.K.T.A. (Federazione Italiana Karate Tradizionale e Discipline Affini)[5]di cui è Direttore Tecnico. Nel 1999 ottiene il IX dan proponendosi come una della più importanti personalità nell'ambito del Karate Do ancora viventi[6].

Nel 2011 riceve una delle più alte onorificenze concesse dal ministro degli Affari Esteri nipponico[7] e sempre nello stesso anno gli è stato conferito il titolo di X dan a Busto Arsizio (VA)[8].

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]