Guglielmo di Loritello
Guglielmo di Loritello | |
---|---|
Conte di Loritello | |
In carica | 1137 (successivamente e fino al 1154, la Contea fu appannaggio della Corona siciliana) |
Predecessore | Roberto II di Loritello |
Successore | Roberto II di Bassavilla |
Nome completo | Guglielmo d'Altavilla |
Nascita | ? |
Morte | ? |
Dinastia | Altavilla |
Padre | Roberto II di Loritello |
Religione | Cattolicesimo |
Guglielmo di Loritello (... – ...; fl. XII secolo) nel 1137 ereditò la contea ed il titolo dal padre, il conte Roberto II di Loritello.
Apparteneva alla casa degli Altavilla e fu Conte di Loritello, attuale Rotello, per breve tempo.
Nel 1137, l'Imperatore Lotario II discese la penisola con un grande esercito per opporsi, su richiesta del Papa Innocenzo II, alle pretese sull'Italia meridionale del re Ruggero II di Sicilia. Guglielmo, da poco successo al padre con il titolo di "Conte dei Conti"[1] , incontrò Lotario sul fiume Pescara e gli rese omaggio, aprendogli le porte di Termoli e del Sud Italia (stessa politica adottata dal Conte Ugo II di Molise).
Immediatamente dopo avere sconfitto Ruggero, Lotario decise di rientrare in Germania, morendo sulla via del ritorno, il 4 dicembre dello stesso anno.
Su Guglielmo, che per primo aveva accolto amichevolmente l'imperatore, si abbatté l'ira di re Ruggero che gli confiscò per sempre la contea. Nel 1154, Ruggero II, sul letto di morte, chiese a suo figlio Guglielmo I di assegnare il territorio di Loritello al conte di Conversano, Roberto II di Bassavilla, che assunse, quindi, anche il titolo di conte di Loritello.
In una 'Cartula Venditionis' (Atto di vendita validato da un "Judex") vergata a Campomarino l'11 aprile 1165, compare come acquirente un Guglielmo del fu Roberto di Loritello[2].
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Storia del Comune di Rotello [collegamento interrotto], su 62.110.208.43.
- ^ COMES 2, Glossarium mediae et infimae latinitatis, Du Cange et al., su ducange.enc.sorbonne.fr. URL consultato il 10 dicembre 2020.
- ^ digi.vatlib.it, https://digi.vatlib.it/view/MSS_Chig.E.VI.182.pt.A .