Gaio Giunio Bubulco Bruto (console 291 a.C.)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Gaio Giunio Bubulco Bruto
Console della Repubblica romana
Nome originaleGaius Iunius Bubulcus Brutus
GensIunia
Consolato291 a.C.
277 a.C.

Gaio Giunio Bubulco Bruto[1] (in latino Gaius Iunius Bubulcus Brutus; ... – ...; fl. III secolo a.C.) è stato un politico e generale romano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Durante il suo secondo consolato entrambi i consoli vennero inviati nel Sannio, ma nelle montagne il loro attacco venne respinto dai Sanniti. La sconfitta portò ad un contrasto tra i due consoli: secondo Giovanni Zonara [2], a Rufino fu dato il comando delle operazioni in Bruzio ed in Lucania, mentre Bubulco rimase nel Sannio. Nella realtà le assegnazioni furono probabilmente invertite, dato che nei Fasti capitolini è riportato il trionfo di Bubulco sui bruzi e sui lucani.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Fasti consulares Successore
Quinto Fabio Massimo Gurgite
e
Decimo Giunio Bruto Sceva II
291 a.C.
con Lucio Postumio Megello
Manio Curio Dentato
e
Publio Cornelio Rufino
I
Gaio Fabricio Luscino II,
e
Quinto Emilio Papo II
277 a.C.
con Publio Cornelio Rufino
Quinto Fabio Massimo Gurgite II,
e
Gaio Genucio Clepsina
II