Nella stagione 1985-1986 lo Spezia disputa il girone A del campionato di Serie C2, con 43 punti ottiene il secondo posto e sale in Serie C1. Dopo la delusione dello scorso anno, con una salvezza raggiunta per differenza reti, in questa stagione arriva la gioia della promozione in Serie C1, fa parte delle contraddizioni presenti nella lunga storia degli aquilotti. Così come è emblematica la situazione societaria, l'abbandono del Trio formato da Giaquinto, De Luca e Belli, con il passaggio nelle mani di Pietro Rossetto, che a fine settembre finisce agli arresti, portando la società al fallimento. Il titolo sportivo viene ereditato dal nuovo A.C. Spezia retto dal Comitato di Reggenza composto dal dott. Renato Caruso, dall'avv. Stefano De Ferrari e da Luciano Razzuoli. Allenatore lo spezzino Sergio Carpanesi coadiuvato da Sergio Curletto, un diesse anch'egli spezzino, che assemblano un gruppo unito e vincente, composto da tanti ragazzi di valore come Andrea Telesio, autore di 15 reti, del portiere saracinesca Mauro Marchisio, Sergio Borgo, Giuseppe Pillon, Sergio Ferretti che segna 8 reti e via dicendo, che fanno volare lo Spezia in Serie C1.
Il torneo è stato vinto dalla Lucchese con 46 punti, lo Spezia secondo con 43 punti, terze la Pistoiese e l'Alessandria con 41 punti. Nella Coppa Italia di Serie C gli aquilotti disputano il girone I di qualificazione, che promuove ai sedicesimi della manifestazione la Massese, davanti a Carrarese, Entella e Spezia.