Encephalartos altensteinii

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Encephalartos altensteinii
Encephalartos altensteinii
Stato di conservazione
Vulnerabile[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneCycadophyta
ClasseCycadopsida
OrdineCycadales
FamigliaZamiaceae
GenereEncephalartos
SpecieE. altensteinii
Nomenclatura binomiale
Encephalartos altensteinii
Lehm., 1834
Sinonimi

Encephalartos marumii

Encephalartos altensteinii Lehm. è una cicade della famiglia delle Zamiaceae, nativa delle Province del Capo, in Sudafrica.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esemplare a portamento reclinante, Kew Gardens

Il tronco può raggiungere i 5 m di altezza e i 35 cm di diametro. Può avere portamento eretto o reclinante e cresce sia in gruppi che come pianta a singolo fusto. Dalla base del tronco si sviluppano spesso polloni basali.

Le foglie, pennate, possono essere lunghe da 1 a 3 m e sono di colore verde-giallastro. Hanno un picciolo privo di spine, lungo 10–30 cm. Le foglioline sono lanceolate, lunghe 10–15 cm, e si inseriscono sul rachide con un angolo di 45-80°; il margine è dentato e l'apice appuntito e pungente.

I coni maschili, peduncolati, in numero da 2 a 5, cilindrici, sono lunghi 40–50 cm e di diametro 12–15 cm; hanno un colore dal giallo al verde. I coni femminili sono sessili, ovoidali, 40–55 cm x 25–30 cm, ricoperti da lanugine e di colore dal giallo al marrone.

I semi sono lunghi 3.5–4 cm e sono di colore rosso brillante.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La specie è endemica del Sudafrica ove è distribuita prevalentemente nelle regioni costiere della provincia del Capo Orientale sino al confine con il KwaZulu-Natal.[1]

Gli habitat vanno dai pendii rocciosi e soleggiati alle zone di foresta ombreggiata, con climi caldi in estate ed inverni freddi.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List classifica E. altensteinii come specie vulnerabile.[1]
La specie è inserita nella Appendice I della CITES.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Donaldson J.S. 2010, Encephalartos altensteinii, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) Encephalartos altensteinii Lehm. | Plants of the World Online | Kew Science, su Plants of the World Online. URL consultato il 24 novembre 2020.
  3. ^ CITES - Appendices I, II and III (PDF), su Convention On International Trade In Endangered Species Of Wild Fauna And Flora, International Environment House, 2011 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2012).

Bibliografia cicadi[modifica | modifica wikitesto]

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