Emmenopterys henryi

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Emmenopterys henryi
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Lamiidi
OrdineGentianales
FamigliaRubiaceae
SottofamigliaCinchonoideae
TribùDialypetalantheae
GenereEmmenopterys
Oliv., 1823
SpecieE. henryi
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoViridiplantae
SuperdivisioneEmbryophyta
DivisioneTracheophyta
ClasseMagnoliophyta
SottoclasseMagnoliopsida
OrdineRubiales
FamigliaRubiaceae
SottofamigliaIxoroideae
TribùCondamineeae
GenereEmmenopterys
SpecieE. henryi
Nomenclatura binomiale
Emmenopterys henryi
Oliv., 1823
Sinonimi

Mussaenda cavaleriei
H.Lév.
Mussaenda mairei
>H.Lév.

Emmenopterys henryi Oliv., 1823 è una pianta della famiglia delle Rubiaceae, originaria delle aree temperate della Cina centrale e meridionale e del Vietnam. È l'unica specie nota del genere Emmenopterys.[1]

L'epiteto specifico è un omaggio al botanico e sinologo irlandese Augustine Henry (1857–1930).

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Infiorescenza

È un albero deciduo che può raggiungere un'altezza di 45 m e un'età di 1000 anni. Questo albero può non fiorire fino al raggiungimento dei 30-100 anni di età e la fioritura sembra essere innescata da una lunga estate calda. Le infiorescenze sono accompagnate da una larga brattea bianca.[senza fonte]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La specie è nativa della Cina e del Vietnam.[1]

E. henryi arrivò per la prima volta in Europa nel 1907, quando Ernest Wilson la introdusse in Inghilterra, mentre la prima fioritura di questa pianta nell'Europa continentale risale al 1971 e avvenne nei giardini botanici di Villa Taranto a Verbania, sul Lago Maggiore.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Emmenopterys henryi, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 31 dicembre 2023.
  2. ^ (EN) Emmenopterys henryi, su quarryhillbg.org. URL consultato il 3 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2009).

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