Edmondo Buccarelli
Edmondo Buccarelli | |
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Nascita | Vibo Valentia, 18 dicembre 1914 |
Morte | Coriza, 14 novembre 1940 |
Cause della morte | Ferite riportate in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Carabinieri Fanteria |
Reparto | 3º Reggimento fanteria "Piemonte" |
Anni di servizio | 1933-1941 |
Grado | Sottotenente in servizio permanente effettivo |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Campagne | Campagna italiana di Grecia |
Decorazioni | vedi qui |
Studi militari | Regia Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria di Modena |
dati tratti da Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941)[1] | |
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Edmondo Buccarelli (Monteleone, 18 dicembre 1914 – Coriza, 14 novembre 1940) è stato un militare e patriota italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Nasce a Monteleone, oggi Vibo Valentia, provincia di Catanzaro, il 18 dicembre 1914 figlio di Antonino e Ida Maglio.[2] Dopo aver conseguito il diploma di maturità classica, nel 1933 si arruola volontario nell'arma dei Carabinieri e il 23 ottobre 1937 viene promosso vicebrigadiere.
Ben presto decide di lasciare il servizio nell'Arma per entrare nell'Regia Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria di Modena, dove si distingue per le qualità militari dimostrate e per i risultati conseguiti; è promosso sottotenente in servizio permanente effettivo nel 1939 e, conclusa la scuola di specializzazione d'arma nel 1940, viene mobilitato nel 3º Reggimento fanteria "Piemonte" e destinato alla Compagnia mortai da 81.[2] Il Regno d'Italia, alleato della Germania, entrò nella seconda guerra mondiale il 10 giugno 1940, dichiarando guerra a Francia e Gran Bretagna. Il 28 settembre dello stesso anno partì per l'Albania carico di entusiasmo e profondamente convinto di rendere un servizio utile alla propria Patria[3]. Così scrive alla famiglia per comunicare la notizia della partenza: … si parte sul serio. Ed era ora, viva Dio!. Ed ancora: … domani si salperà. Sono felice! Il mio spirito è tutto preso dal futuro prossimo che spero sia quello che io sogno.
È sul monte Bodorosh che viene ferito mortalmente al petto dal fuoco nemico, dopo essersi lanciato in prima linea, munito solo di baionetta, per sostenere i suoi soldati.[2] È il 14 novembre del 1940, ed egli decedette presso l'ospedale da campo n.41 di Coriza in quello stesso giorno.[2] Solo il giorno prima aveva scritto alla famiglia su una cartolina militare inviata dal fronte: Sto bene!. Venne insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
— Regio Decreto 10 aprile 1942.[5]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare 1965, p.454.
- ^ a b c d Combattenti Liberazione.
- ^ F. Muscaglione,Eroi vibonesi nella seconda guerra mondiale: Edmondo Buccarelli, articolo tratto dal mensile "Monteleone" del 5 novembre 2007
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato, su quirinale.it. URL consultato l'11 gennaio 2019.
- ^ Registrato alla Corte dei Conti il 2 giugno 1942, registro 20 guerra, foglio 95.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare, Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 454.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Buccarelli, Edmondo, su Combattenti Liberazione. URL consultato il 18 marzo 2023.
- Buccarelli, Edmondo, su MOVM. URL consultato il 18 marzo 2023.