Eccidio di Ceretto

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Eccidio di Ceretto
strage
Tipofucilazione
Data5 gennaio 1944
LuogoCeretto, frazione di Costigliole Saluzzo
StatoBandiera dell'Italia Italia
Coordinate44°32′42.3″N 7°28′58.56″E / 44.545084°N 7.482934°E44.545084; 7.482934
ResponsabiliMilitari tedeschi e fascisti
Motivazionerastrellamento
Conseguenze
Morti27

L'eccidio di Ceretto fu una strage nazifascista compiuta il 5 gennaio 1944 nell'omonima frazione di Costigliole Saluzzo, in provincia di Cuneo e nella quale furono uccisi 23 civili.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il 5 gennaio 1944 due colonne di militari, una nazista proveniente da Cuneo ed una seconda fascista partita da Villafalletto, conversero verso la piccola frazione di Ceretto, situata al confine tra i comuni di Costigliole Saluzzo e Busca. L'obbiettivo dei nazifascisti era quello di terrorizzare la popolazione civile facendo terra bruciata alla Resistenza locale[1]. Così, una volta giunti nel villaggio, i tedeschi ed i fascisti iniziarono a perquisire le abitazioni e ad uccidere alcuni degli abitanti che cercavano di mettersi in salvo o di proteggere il bestiame. Nel corso del rastrellamento infatti i nazifascisti saccheggiarono e bruciarono oltre una ventina di case. Un gruppo di uomini fatti prigionieri fu portato nello slargo antistante la chiesa di Ceretto e quivi fucilato.

Una volta terminata la strage si conteranno 27 vittime, principalmente civili residenti nella zona, e 27 abitazioni incendiate.

Vittime[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso della strage rimasero uccisi:

  • Abello Giovanni, di Costigliole Saluzzo
  • Abello Giuseppe, di Costigliole Saluzzo
  • Abello Michele Angelo, di Costigliole Saluzzo
  • Abello Michele Pietro, di Costigliole Saluzzo
  • Aimar Giuseppe, di Rossana
  • Barbero Chiaffredo, di Costigliole Saluzzo
  • Bertaina Stefano, di Costigliole Saluzzo
  • Bruno Antonio, di Busca
  • Caruso Francesco, di Oriolo
  • Caruso Giorgio, di Oriolo
  • Conte Alessandro
  • Crosetti Giuseppe, di Costigliole Saluzzo
  • Dao Giuseppe, di Busca
  • Delpiano Pietro, di Costigliole Saluzzo
  • Delpiano Stefano, di Costigliole Saluzzo
  • Falco Angelo, di Busca
  • Falco Domenico, di Costigliole Saluzzo
  • Falco Giovenale, di Costigliole Saluzzo
  • Fornasero Pietro, di Costigliole Saluzzo
  • Garello Domenico, di Busca
  • Garino Giovanni, di Busca
  • Garino Vittorio, di Busca
  • Giordanino Francesco, di Saluzzo
  • Ramonda Francesco, di Costigliole Saluzzo
  • Ramonda Giovanni, di Costigliole Saluzzo
  • Salomone Giovanbattista, di Busca
  • Trova Giovanni, di Lagnasco

Monumenti ed onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1946 fu scoperta una prima targa in ricordo dei martiri dell'eccidio. Il 26 aprile 1959 è stata inaugurata l'odierna lapide realizzata su iniziativa di un comitato che riuniva i parenti delle vittime[2].

Nel 2006 i comuni di Costigliole Saluzzo e Busca sono stati insigniti della medaglia d'argento al valor civile[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]