Questa pagina è semiprotetta. Può essere modificata solo da utenti registrati

Ebrahim Raisi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Ebrahim Raisi
ابراهیم رئیسی
Raisi nel maggio del 2024

Presidente della Repubblica Islamica dell'Iran
Durata mandato3 agosto 2021 –
19 maggio 2024
Vice presidenteMohammad Mokhber
PredecessoreHassan Rouhani
SuccessoreMohammad Mokhber (f.f)

Presidente della Corte Suprema dell'Iran
Durata mandato7 marzo 2019 –
1º luglio 2021
PredecessoreSadeq Larijani
SuccessoreGholam-Hossein Mohseni-Eje'i

Procuratore Generale dell'Iran
Durata mandato23 agosto 2014 –
1º aprile 2016
PredecessoreGholam-Hossein Mohseni-Eje'i
SuccessoreMohammad Jafar Montazeri

Vicepresidente della Corte Suprema dell'Iran
Durata mandato27 luglio 2004 –
23 agosto 2014
PresidenteMahmoud Hashemi Shahroudi
Sadeq Larijani
PredecessoreMohammad-Hadi Marvi
SuccessoreGholam-Hossein Mohseni-Eje'i

Capo dell'Ufficio Nazionale di Ispezione
Durata mandato22 agosto 1994 –
9 agosto 2004
PredecessoreMostafa Mohaghegh Damad
SuccessoreMohammad Niazi

Membro dell'Assemblea degli Esperti
Durata mandato24 maggio 2016 –
19 maggio 2024
CollegioKhorasan Meridionale

Durata mandato20 febbraio 2007 –
21 maggio 2016
CollegioKhorasan Meridionale

Dati generali
Prefisso onorificoSayyid
Partito politicoAssociazione dei Chierici Militanti e Società dei chierici militanti
FirmaFirma di Ebrahim Raisi ابراهیم رئیسی‎

Sayyid Ebrahim Raisol-Sadati, conosciuto semplicemente come Ebrahim Raisi o Ebraim Raisi (persiano: ابراهیم رئیسی‎ "Ibrāhīm Raīsī"; Mashhad, 14 dicembre 1960Tavil, 19 maggio 2024[1][2]), è stato un politico e magistrato iraniano, 8º presidente dell'Iran dal 3 agosto 2021[3] al 19 maggio 2024, giorno della sua morte[1].

Genero del leader della preghiera del venerdì di Mashhad e del santuario dell'Imam Reza, Ahmad Alamolhoda, Raisi è stato visto spesso come il favorito per succedere ad Ali Khamenei come leader supremo. Considerato un intransigente nella politica iraniana, la presidenza di Raisi ha visto uno stallo nei negoziati con gli Stati Uniti sul piano d'azione globale congiunto (JCPOA) e proteste su larga scala in tutto il Paese alla fine del 2022, innescate dalla morte di Mahsa Amini il 16 settembre.

Biografia

Ebrahim Raisi nacque il 14 dicembre 1960 a Mashhad, la città santa sciita nel nord-est del Paese: suo padre, Seyed Haji, morì quando Ebrahim aveva solo 5 anni[4].

Istruzione

Non è molto chiaro il suo percorso d'istruzione: secondo alcune fonti ha completato gli studi superiori, ma non è chiarito quando[5]. Ha conseguito una laurea in diritto islamico all'Università Motahari di Teheran[6].

Carriera religiosa

Raisi nel 1980

Ha iniziato a studiare nel seminario di Qom all'età di 15 anni, ed ha successivamente iniziato a frequentare la scuola dell'Ayatollah Sayyed Muhammad Mousavi Nezhad prima e la scuola dell'Ayatollah Borujerdi a Qom nel 1976 poi; è stato allievo di Seyyed Hossein Borujerdi, Morteza Motahhari, Abolghasem Khazali, Hossein Noori Hamedani, Ali Meshkini e Morteza Pasandideh[7]. È stato uno dei giovani rivoluzionari di Khomeini.

Carriera giudiziaria

Nel 1981 è stato nominato procuratore di Karaj ed in seguito anche di Hamadan, ricoprendo contemporaneamente gli incarichi[8]; dopo quattro mesi è stato nominato procuratore della provincia di Hamadan[4]. Nel 1985 è stato nominato Vice-procuratore di Teheran e si è trasferito quindi nella capitale[9].

Dal 2019 è Presidente della Corte Suprema e precedentemente ha ricoperto i seguenti ruoli:

  • 2014-2016: Procuratore Generale;
  • 2004-2014: Vicepresidente della Corte Suprema;
  • 1994-2004: Capo dell'Ufficio Nazionale di Ispezione.

Esecuzione dei prigionieri politici del 1988

Lo stesso argomento in dettaglio: Esecuzione dei prigionieri politici iraniani del 1988.

Hossein-Ali Montazeri indicò Raisi come uno dei responsabili delle esecuzioni dei prigionieri politici iniziate nel luglio del 1988 e durate oltre cinque mesi[10]. Insieme ad altre tre persone fece parte del cosiddetto "comitato della morte" voluto da Khomeini per processare gli oppositori politici alla fine della guerra con l'Iraq.

I principali obiettivi erano i membri dei Mujaheddin del popolo iraniano, noto anche come Esercito di Liberazione Nazionale dell'Iran, e un minore numero di prigionieri politici di altre organizzazioni di sinistra come il Tudeh, il Partito Comunista Iraniano[11].

Queste uccisioni sono state definite "un atto di violenza senza precedenti nella storia iraniana"[12]. Le stime del numero delle esecuzioni variano da un minimo di 8.000[13] a 30.000[14][15]. Per questo episodio e per altre violazioni dei diritti umani nel 2019 fu messo sotto sanzioni dagli Stati Uniti.

Presidenza

Il 18 giugno 2021 trionfa alle elezioni presidenziali con il 62% dei voti, diventando l'8º presidente della Repubblica Islamica, in carica dal successivo 3 agosto[16]. L'affluenza è stata la più bassa di sempre, quasi il 49%[17][18].

In occidente era considerato un ultraconservatore[18].

Morte

Ebrahim Raisi con il presidente azero İlham Əliyev all'inaugurazione di una diga al confine fra i due stati, poche ore prima dell'incidente

Il 19 maggio 2024 la televisione di Stato iraniana ha annunciato che il convoglio di elicotteri con a bordo Raisi e altri alti funzionari del regime di Teheran, tra cui il ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian, di ritorno da una visita di Stato in Azerbaigian, è stato coinvolto in un incidente nella regione dell'Azerbaigian Orientale a causa delle avverse condizioni meteorologiche.[19] Il giorno successivo, la televisione di Stato ha annunciato la morte di Raisi. Il relitto dell'elicottero, un Bell 412, è stato localizzato nei pressi della località montuosa di Tavil, nello Shahrestān di Varzaqan.[2][20]

Vita privata

Raisi è stato sposato con Jamileh Alamolhoda, figlia dell'Imam delle preghiere del venerdì di Mashhad, Ahmad Alamolhoda. Lei è professoressa associata all'Università Shahid Beheshti di Teheran e presidente dell'Istituto di studi fondamentali di scienza e tecnologia dell'università; la coppia ha due figlie[21].

Onorificenze

Onorificenze iraniane

Collare dell'Ordine della Rivoluzione Islamica - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere

Gran Cordone dell'Ordine del Liberatore (Venezuela) - nastrino per uniforme ordinaria

Note

  1. ^ a b +++ FLASH +++ Mezzaluna rossa Iran, Raisi è morto +++ FLASH +++, su ANSA, 20 maggio 2024.
  2. ^ a b Trovato il relitto dell'elicottero di Raisi, la Mezzaluna rossa: tutti morti i passeggeri, su ANSA, 20 maggio 2024.
  3. ^ Iran: chiusi i seggi, media: altri candidati riconoscono vittoria Raisi, su Rainews. URL consultato il 19 giugno 2021.
  4. ^ a b Copia archiviata, su raisi.org. URL consultato il 18 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2017).
  5. ^ (FA) شرح زندگی | سید ابراهیم رئیسی, su raisi.ir. URL consultato il 18 giugno 2021.
  6. ^ (FA) مدرک تحصیلی ابراهیم رئیسی؛ 'شش کلاس' یا 'دکترا'؟, in BBC News فارسی. URL consultato il 18 giugno 2021.
  7. ^ (FA) «آیت‌الله رئیسی» کیست؟- اخبار سیاسی تسنیم | Tasnim, su خبرگزاری تسنیم | Tasnim. URL consultato il 18 giugno 2021.
  8. ^ (FA) ابراهیم رئیسی به تولیت آستان قدس رضوی منصوب شد, su رادیو فردا. URL consultato il 18 giugno 2021.
  9. ^ (FA) Fararu | فرارو | اخبار روز ایران و جهان, ابراهیم رئیسی کیست؟, su fa, ۱۳۹۴/۱۲/۱۷ - ۱۴:۳۵. URL consultato il 18 giugno 2021.
  10. ^ Copia archiviata (PDF), su amnesty.org. URL consultato il 18 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2018).
  11. ^ Iranian party demands end to repression Archiviato il 24 settembre 2005 in Internet Archive.
  12. ^ Abrahamian, Ervand, Tortured Confessions, University of California Press, 1999, 210
  13. ^ Massacre 1988 (Pdf)
  14. ^ Memories of a slaughter in Iran, su iranfocus.com. URL consultato il 18 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2008).
  15. ^ (EN) Khomeini fatwa 'led to killing of 30,000 in Iran', su The Telegraph, 4 febbraio 2001. URL consultato il 20 maggio 2024.
  16. ^ Sky TG24, Elezioni Iran, risultati ufficiali: Raisi eletto nuovo presidente, su tg24.sky.it. URL consultato il 19 giugno 2021.
  17. ^ Gabriella Colarusso, Raisi stravince le elezioni, la Repubblica, 20 giugno 2021, p. 14
  18. ^ a b Iran, vince l'ultraconservatore Ebrahim Raisi, L'affluenza alle urne la più bassa di sempre, su ansa.it, 19 giugno 2021. URL consultato il 20 giugno 2021.
  19. ^ Iran, il presidente Raisi coinvolto in un incidente in elicottero. Pasdaran: localizzato il veivolo. Khamenei: «Pregate per lui», su corriere.it. URL consultato il 20 maggio 2024.
  20. ^ Iran, la Tv di stato annuncia: “Il presidente Ebrahim Raisi è morto”, su rainews.it. URL consultato il 20 maggio 2024.
  21. ^ Conversation with Jamileh Alamolhoda, spouse of Ebrahim Raisi, 23 aprile 2017. URL consultato il 24 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2017).

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN104149842023702841800 · GND (DE1242922210 · WorldCat Identities (ENviaf-104149842023702841800