Discussione:Soprano drammatico d'agilità

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Riporto dalla pagina pareri su wikipedia questo commento:

«Ho provato a consultare una materia che conosco profondamente,cioé quella della voce lirica.Mi sono soffermata in particolare sull'argomento che riguarda la voce del soprano drammatico d'agilità,un termine introdotto con l'avvento Callas.Ho trovato una miriade d'inesattezze.Questo termine descrive chi come la Callas riuscì a cantare il repertorio drammatico(Nabucco,Macbeth,Gioconda,Turandot)e nel contempo il repertorio d'agilità con i sovracuti(Lucia,Sonnambula,ecc.)Nell'800 Bellini scrisse per la stessa cantante(Giuditta Pasta)sia Norma che Sonnambula e poi la Malibran fu la massima interprete tant'é che Bellini s'invaghi di lei quando l'ascoltò nel ruolo di Amina.La caratteristica principale di quelle voci era la prima ottava molto salda e scura,poi la potenza ed infine un'estensione di 3 ottave.Il canto di bravura fu ideato dal Garcia,padre della Malibran,Poiché la Caballé la Sutherland e sopratutto June Anderson non hanno mai avuto il centro basso sonoro.Sono da definire come soprano lirico-spinto d'agilità le prime due e la terza come lirico leggero che nel tempo ha acquistato maggior corpo vocale come successe alla Scotto.Ma nessuna di loro si può definire drammatico d'agilità.Poiché di base non hanno voce drammatica da Nabucco o Gioconda,dunque l'estensione é limitata.Dunque perché mentire?Un'esempio massimo del canto di bravura é dato dall'opera Ines de Castro di un'autore minore ma che compose esclusivamente per lasciare un documento sulle straordinarie possibilità della Malibran.Nella prima versione Malibran solo lei poteva eseguire quel ruolo ma oggi esiste un soprano che l'ha riportata in scena e quel soprano é Maria Dragoni.La cantante ha estensione prodigiosa(re1-fa5)più di tre ottave ed ha eseguito Nabucco,Turandot,Macbeth,Gioconda e Lucia di Lammermoor,Sonnambula con il fa5 tenuto.Nei maggiori teatri,quali Verona,la Scala,Sancarlo,Vienna Zurigo,ecc.Ha eseguito oltre 100 Norme,trionfando nel mondo.Debuttò a 25 anni con il Pirata e cantò Vestale alla Scala.E'l'unico soprano drammatico d'agilità oggi»

--Beechs(dimmi) 05:32, 13 mar 2009 (CET)[rispondi]

Il problema di fondo della definizione è che - appunto - è stato introdotta in tempi moderni per descrivere ruoli ideati e creati oltre 100 anni prima. Come venivano cantati all'epoca? ed esiste un'effettiva omogeneità tra i ruoli nominati? Ad esempio, dov'è il versante drammatico in Amina (Sonnambula), che pure fu scritta per la stessa interprete di Norma? Inoltre, perché battere su una definizione che, accostando i concetti di "agilità" e "drammaticità", esclude di fatto il versante lirico, che al contrario in ruoli come quello di Lucia, Elvira (Puritani) e in definitiva in tutti i ruoli dell'epoca, persino in Norma, è così importante? Questo versante è presente persino nei casi-limite di Odabella e Abigaille, in Verdi. Faccio anche notare che i sovracuti non sono scritti, cioè rientrano in una (pessima) tradizione esecutiva e che l'estensione prodigiosa non è affatto richiesta dagli spartiti di cui si parla. Io sarei addirittura per togliere il paragrafo "ruoli per soprano drammatico d'agilità"! Quindi va beh, se si vuole accennare alla Dragoni si può farlo, ma evitando (in tutta la voce, beninteso) la confusione tra la rilettura novecentesca e gli spartiti musicali degli anni 20-30-40 dell'Ottocento, come furono scritti. Anch'io rimango perplesso davanti ai nomi della Caballé, della Sutherland e di June Anderson (cui tuttavia la voce accenna con molta cautela), ma al tempo stesso cosa c'entra Gioconda con i ruoli belliniani? È qui che secondo me nasce tutta l'enorme confusione legata al concetto di s. drammatico d'agilità, proprio a partire da Maria Callas: la Callas era appunto un soprano nato per cantare Gioconda, ma che ha trasferito (con successo) quella vocalità ad un repertorio quanto mai lontano come quello belliniano e donizettiano. --Al Pereira (msg) 06:22, 13 mar 2009 (CET)[rispondi]
Riporto nuovamente un intervento che è stato inviato alla mia email:

«La Malibran includeva il sovracuto re tenuto,aveva il fa,talvolta cantava nel ruolo di Gualtiero(tenore)nell'opera il Pirata di Bellini,sul secondo volume Garcia(di rara reperibilità)c'é una cadenza che usava fare nell'aria di Amina che testimonia l'uso nell'800 del sovracuto.Nel concertato d'un pensiero d'un accento vi sono note centrali e basse drammaticissime che descrivono la disperazione di Amina che ha tutto il popolo contro.Quello che oggi viene definito lirismo di una voce,era compreso nel bagaglio dal carattere enciclopedico(termine usato da Bellini)del canto di bravura.Retaggio della vocalità del castrato Farinelli che possedeva tutti i colori possibili in una omogeneità vocale,corredata da potenza inusitata,messa di voce acrobazia ad ogni altezza,estensione dal do al re(nel volume delle sue arie edito da Franz Habok)le 42 arie con relative spiegazioni fa capire chiaramente cosa poteva essere il canto di sbalzo di Farinelli,invitato alla corte di Re Filippo a Madrid.Dove cantò per 20 anni.A Madrid nacque la massima scuola dell'800.Poi il verismo alieno da melismi indusse le voci drammatiche a non addestrarsi più sulle agilità e la duttilità.Caruso fu l'ultimo genio che tentò di far capire che un tenore drammatico può cantare Elisir d'amore e Vecchia zimarra,usando il legato di un violoncello e per questo divenne l'insuperato interprete del verismo.Un violino,Stradivari può e deve eseguire in orchestra da Bellini a Mascagni,qui il nesso tra Sonnambula e Gioconda.Non a caso la Callas riportò alla reale prassi esecutiva gli spartiti,introducendo il meglio del dopo,come alcuni tagli,o abbellimenti.La filologia di oggi non corrisponde all'estro di Farinelli o Malibran,in grado d'improvvisare impervie e funamboliche cadenze perché entrambi componevano.La padronanza era assoluta e se la Callas introdusse il mitico mib in Messico durante il concertato di Aida,lo fece con lo stesso estro di una Malibran.Ho 50 recensioni sulla Malibran del periodo napoletano,che mi regalò l'unico depositario al mondo di ciò che appartenne alla cantante.I lirico leggeri di scuola francese introdotta nel '900,resero leziosi personaggi drammatici come Lucia,Amina,mai il verismo fu svociato in Caruso e mai la Callas rese bamboleggianti ruoli che non furono tali.Il termine drammatico d'agilità rende perfettamente l'idea di una voce completa.Banale dire che la Malibran non aveva in repertorio Turandot,visto che purtroppo perse la vita a soli 28 anni nel 1836.Interessante notare che l'ultima nota di Turandot sulla parola amor é scritta dall'autore con la messa di voce usata da Farinelli,cioé inizia piano e gradualmente si rinforza fino al fortissimo.Turandot non deve urlare,Amina non deve sussurare.Altrimenti il verismo ed il belcanto possono essere definiti come Sussuri e grida.Meglio di no.Preferibile ridare il giusto senso alle cose.»

--Beechs(dimmi) 17:10, 14 apr 2009 (CEST)[rispondi]
Che i cantanti del primo Ottocento modificassero il testo musicale è cosa nota. Non vedo come si possa collegare questo dato al modo di cantare della Callas, soprano drammatico d'agilità la cui tecnica di canto prese forma in un'epoca in cui le orchestre avevano sonorità robuste, tardo romantiche anche quando eseguivano, per dire, Il pirata. E la Callas cantava per superare quel tipo di orchestra, che poi è l'orchestra tardo-ottocentesca. Perciò il suo modo di cantare non può essere paragonato a quello della Malibran o della Pasta, dato e non concesso che queste ultime potessero davvero rientrare in un'unica categoria. Nessun dubbio sul fatto che Bellini ammirasse la Malibran, ma a Londra proprio la Malibran modificò la parte vocale, proprio come Bellini modificò per lei la parte di Elvira nei Puritani. Questo per dire che le grandi voci dovevano avere caratteristiche molto particolari. È proprio questa mancanza di uno standard che rende problematico, poi, applicare la categoria ai singoli ruoli, la cui scrittura può essere forgiata sulle caratteristiche vocali dell'interprete, ma anche rispondere a ragioni essenzialmente musicali ed espressive. Un cantante dal bagaglio "enciclopedico" era certamente l'ideale, perché poteva cantare tutto, anche all'interno di uno stesso ruolo. Nella realtà, le cose andavano spesso diversamente, e comunque in certi ruoli il versante drammatico è quasi inesistente: le frasi che Amina canta prima del cantabile concertato, nel Finale I della Sonnambula ("qui!... perché? chi mi v'ha spinta? madre! oh madre!") sono poca cosa e vista la situazione era inevitabile che avessero un accento in qualche misura drammatico. Ma di qui a definire drammatico il suo ruolo... --Al Pereira (msg) 04:42, 17 apr 2009 (CEST)[rispondi]

Ripristino mia versione dell'8 aprile[modifica wikitesto]

Il testo inserito successivamente è una chiacchierata piena di superlativi, di taglio non enciclopedico, con errori di formattazione introdotti caparbiamente (quell'Ines de Castro senza disambigua che non rimanda all'opera e che ormai avrò corretto 20 volte) ed espressioni improprie ("più completa" rispetto a cosa?). --Al Pereira (msg) 00:42, 28 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Per quale ragione si continua a togliere la sezione relativa alle definizioni tedesche di dramatischer Koloratursopran e dramatic coloratura soprano? --Al Pereira (msg) 02:30, 29 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Lista soprani dramatici d'agilità celebri[modifica wikitesto]

L'ho tolta, sia perché la presenza di alcuni nomi è discussa (sono stati tolti, rimessi, sostituiti) e discutibile, sia soprattutto perché questo tipo di liste tende ad essere eliminato, tanto più che si presta a operazioni di promozione. Infatti l'IP che la inserisce è lo stesso che da tempo promuove il soprano Maria Dragoni. Il che su wiki non è accettabile. --Al Pereira (msg) 14:45, 1 set 2011 (CEST)[rispondi]

Segnalo questo vandalismo da parte dello stesso IP a cui accennavo sopra --Al Pereira (msg) 16:24, 1 set 2011 (CEST)[rispondi]

Indicazione dell'estensione vocale[modifica wikitesto]

Ho aggiunto pochi minuti fa un paragrafo sulla potenziale estensione vocale, ma ho poi trovato nella discussione alcune osservazioni che sembrano avere dubbi sull'opportunità di definire l'estensione come elemento indicativo della categoria. Fra le motivazioni indicate c'è il fatto che alcune scritture molto alte tipiche delle rappresentazioni in oggetto o sono scritte come alternativa o non sono scritte per niente nella partitura. Ritengo quindi di dover spiegare le ragioni della mia aggiunta. Questa categoria vocale non è di fatto facilmente identificabile con uno specifico tipo di voce. La pagina stessa chiarisce che il termine fu coniato per la Callas e la sua diversa chiave interpretativa di ruoli che erano stati relegati al soprano leggero. Ne deriva che la categoria in se non esiste in funzione della partitura (che può o può non indicare note alte), ma piuttosto in funzione di uno specifico modo di leggere ed interpretare la stessa. Anche se le note alte non sono scritte, la Callas le cantava ed è in funzione di questo archetipo che esiste questa pagina. Ovvio che non è certo il sovracuto a definire la categoria, ma è indubbio che spesso il processo di veicolazione del dramma passa attraverso l'emissione di suoni (sia gravi, sia acuti) che discostandosi molto dalle sonorità che noi umani, come specie, siamo abituati ad ascoltare, ci induce paura, timore ed ansia. Del resto la paura dei suoni forti e acuti è citata spesso come una delle poche comuni a quasi tutte le specie animali, quale forma istintiva di difesa. Per questo motivo credo sia importante indicare che fra le caratteristiche specifiche della categoria, non può mancare un'escursione notevole in grado di trasmettere quella drammaticità che la definizione stessa richiama.