Discussione:Guerra santa

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Perché è ancora "da controllare"? --Cloj Lug 8, 2005 23:24 (CEST)

A me sembra a posto... l'ho tolto dalla categoria "da controllare". Ciao. --Paginazero - Ø Lug 8, 2005 23:43 (CEST)

Chi, e perché, ha messo un avviso di non-NPOV sul paragrafo del jihàd? Quanto fu da me scritto (e di cui mi accorgo solo ora, a distanza notevole dalla redazione) è totalmente rispondente a verità che non temo di definire palmare. Corroborata dai migliori studi in proposito, occidentali e orientali che conosco assai bene.
Chi ha messo questa segnalazione si faccia avantie mi spieghi, per cortesia. Se non si fida della mia capacità di scrivere di un fenomeno come quello del jihàd in modo non parziale, mi dica se è d'accordo nel sottoporre la questione a qualcuno degli esperti, anche al di fuori di Wikipedia. Io stesso, per amicizia personale, posso rivolgermi a Gilles Kepel. A meno che anche lui non sia consoderato non-NPOV. --Cloj 19:03, 27 lug 2006 (CEST)[rispondi]

Non saprei, ma se scorri all'indietro la cronologia dovresti trovare quando e chi ha fatto la modifica a cui ti riferisci. A mio avviso - per quanto può valere il parere di uno che segue le cose, si informa ecc. ma non è "esperto" di cose islamiche - il paragrafo dice cose corrette. Microsoikos 19:12, 27 lug 2006 (CEST)[rispondi]
Il template è di Dottor Terse. È possibile che il problema sia la forma che può sembrare un po' sbilanciata nella frase:
Assistiamo invece a una notevole disinvoltura giuridica da parte di numerosi "nuovi dotti" che non si peritano di adeguarsi alla tradizione islamica stratificatasi in tanti secoli e che non temono di proclamare un jihād anche quando ne manchino in modo evidente i presupposti.
--MarcoK (msg) 22:53, 27 lug 2006 (CEST)[rispondi]

Mi permetto di chiosare la frase che io stesso, a suo tempo, ho scritto. I "dotti" musulmani (sunniti e sciiti) si diplomano dopo lunghi anni di duro studio guidato, in istituzioni che li legittimano ad operare nel campo delle cosiddette "scienze religiose". Questi dotti (in linea di massima e con le dovute eccezioni), sono stati spesso e volentieri "complici" o "non apertamente ostili" all'azione di dittatori, autocrati, tiranni del mondo musulmano che, ammantandosi delle parole dell'Islam, hanno di fatto strangolato qualsiasi corretto progresso sociale e culturale delle società islamiche che governavano.
Tutto ciò ha creato un crescente malumore che, in forme cruente, ha anche imboccato la via della lotta terroristica contro questi governanti e contro quei governi occidentali che (giustamente o ingiustamente ma sempre indistintamente) vengono visti come i loro "burattinai" che - cito sempre - consentirebbero la loro permanenza al potere.
A tali governanti musulmani e ai "dotti" tradizionali - considerati troppo acquiescenti e spesso addirittura conniventi - si sono opposti "nuovi dotti" che, non uscendo per lo più da lunghi anni di studio delle "scienze religiose", hanno di fatto una preparazione alquanto approssimativa.
La giurisprudenza islamica si basa in buona parte sull'ininterrotto portato tradizionale articolatosi in più di 14 secoli di storia del pensiero musulmano. Un po', mutatis mutandis, come il sistema di common-law anglo-sassone, il precedente è importantissimo ed è il solo a legittimare una decisione. Questo provoca certo una certa qual fossilizzazione del pensiero che ha poco spazio per adeguarsi ai tempi, ma non c'è dubbio che qualsiasi pensatore islamico non potrà non giudicare il deliberato dei "nuovo dotti" del tutto debole giuridicamente, anche se forse potente politicamente. Da qui la mia frase sulla loro "disinvoltura giuridica", con proclami di jihad campati per aria (perché non se ne presentano gli elementi formali e sostanziali) e ridotti a pura e semplice espressione di antagonismo politico.
Nella speranza di essermi spiegato, ringrazio per la pazienza, garantendo che quanto esposto corrisponde allo "stato dell'arte" delle riflessioni in merito, non solo degli orientalisti non-musulmani come me. --Cloj 23:43, 27 lug 2006 (CEST)[rispondi]

Effettivamente è la frase segnalata da MarcoK che mi ha fatto venire alcuni dubbi sull'oggettività del paragrafo poiché può essere interpretata in molti modi, anche contrastanti. Non dico che sia soggettiva ma neanche che sia oggettiva per il problema sopra spiegato. La soluzione potrebbe essere nel cambiarlo con un altro che esprima lo stesso concetto... --Dottor Terse 10:19, 29 lug 2006 (CEST)[rispondi]

Ho riscritto la frase, sperando che essa sia più chiara. Il concetto espresso è quello sottolineato da vari esponenti religiosi dei centri di al-Azhar al Cairo, della Qarawiyyīn di Fez e della Zaytūna di Tunisi. Si potranno leggere in merito interessanti articoli pubblicati ad esempio dalla Majallat al-Azhar (la Rivista di al-Azhar). Spero che i dubbi di qualche collega sulla neutralità del paragrafo possano risolversi positivamente, alla luce della perfetta rispondenza del paragrafo "incriminato" a quanto afferma da tempo l'ufficialità più autorevole del mondo sunnita (il 90-91% del mondo islamico, ricordiamo). La questione non si pone evidentemente per lo Sciismo imamita, vuoi per la diuturna presenza dottrinale del "clero" sciita, vuoi per l'assenza (per quanto io ricordi) di qualsiasi dichiarazione di jihād per tutto il XX secolo e per questo scorcio di XXI secolo.--Cloj 12:44, 29 lug 2006 (CEST)[rispondi]
Ora è più chiara e appare più neutrale. Ritengo che il tag POV si possa rimuovere. --MarcoK (msg) 14:19, 29 lug 2006 (CEST)[rispondi]
Bene: l'ho appena fatto io. Microsoikos 18:43, 29 lug 2006 (CEST)[rispondi]

Discorso papale[modifica wikitesto]

Va bene che al momento quelle due righe del papa hanno fatto scalpore, ma credo sia sufficiente riportarle nella voce di papa Benedetto XVI e basta, qui al massino sono sufficienti due parole... --Riccardo 18:41, 18 set 2006 (CEST)[rispondi]

Sono d'accordo con Riccardo... basta un accenno. --Vergilius 18:48, 18 set 2006 (CEST)[rispondi]

Considerata l'enorme questione sollevata - al di là dell'aspetto della polemica verso l'islam - e visto che si tratta di una condanna della guerra santa senza precedenti (almeno per l'ampiezza e la nettezza degli argomenti usati), quello qui presente è per l'appunto giusto un "accenno" e va assolutamente mantenuto. Credo vi sarà una serie di conseguenze (ripeto, al di là delle reazioni in campo islamico) di tipo culturale e storiografico non da poco. Microsoikos 19:07, 18 set 2006 (CEST)[rispondi]

Non è una condanna della guerra santa in toto, è una condanna della guerra santa intesa come mezzo per propagare una fede (o meglio, la dichiarazione che la guerra per propagare una fede non è santa ma contro Dio e la ragione). Non tutte le guerre sante avevano come fine la propagazione della fede. E sarebbe cosa buona attendere studi sull'argomento prima di mettere più di un accenno minimo nella voce. E poi sta già in integralismo religioso, fondamentalismo, fanatismo religioso, papa Benedetto XVI... quasi quasi faccio un template per unificare le discussioni ;) --Riccardo 20:05, 18 set 2006 (CEST)[rispondi]

Se l'argomento dell'intervento papale (sulla guerra santa) non riguarda la guerra santa.... Bonolis direbbe: "no, non è possibile, m'arendo"... Microsoikos 20:48, 18 set 2006 (CEST)[rispondi]

Riguarda "Guerra santa", riguarda! E poi melius abundare secondo me, tanto più per il risalto mondiale avuto dalla lectio. --Cloj 20:56, 18 set 2006 (CEST)[rispondi]

Crociati materialisti[modifica wikitesto]

La riconquista dei luoghi natali di Cristo, segnalata come dovere inderogabile per ogni cristiano che, solo per questo, avrebbe dovuto partire in armi, appare mossa da motivazioni d'ordine squisitamente materiale.

Questa frase è l'opinione di tutti gli storici, della maggior parte o solo di quelli cristiani/non cristiani/islamici/atei/marxisti/... ? Mi pare strano che tutte le crociate siano state originate da motivazioni economiche --Riccardo 18:44, 18 set 2006 (CEST)[rispondi]

Non esserne così certo prima di aver letto le numerose testimonianze storiche dei protagonisti di quelle vicende. Le Crociate furono mosse da mixted feelings. Certamente fra essi c'erano forti appetiti economici e smanie di potenza ma c'erano altrettanto forti pulsioni per cercare di assolvere se stessi con un votum crucis tutt'altro che semplice e esente da rischi. Guarda le "crociate" dei poveri o quelle dei bambini. Quei loro stessi ingenui sentimenti mossero anche altre persone che - tutto sommato e visti i tempi - forse non erano così smaliziati come ci sentiremmo di essere noi al giorno d'oggi. E ce lo testimonia l'esempio di quell'importante nobile ritornato in Terra Santa dopo una sua fugace apparizione, andando incontro a una morte che non gli portava né denari né potenza ma semmai solo gloria e lustro, del corpo e dell'anima insieme. Stiamo attenti a non dare di fenomeni storici letture così riduttive e modellate sul sentimento ideologico ed etico odierno. --Cloj 09:58, 22 dic 2006 (CET)[rispondi]

La Wikipedia italiana fa schifo. Per rendersene conto basta vedere la corrispondente voce inglese dell'articolo, dove è riservato (GIUSTAMENTE) uno spazio assai maggiore alle guerre iniziate dai "misericordiosi" cristiani (guerra dei 30 anni e guerre di religione in Francia, che non sono assolutamente citate nell'articolo) che non alla Jihad, che è una cosa totalmente diversa dalla guerra santa (nonostante quanto sostengano Studio Aperto e Emilio Fede). Appare anche uno spazietto per la guerra di religione ebraica, ma ovviamente non possiamo tradurlo o ci accusano di antisemitismo. A questo punto, vi propongo di mettervi a lavoare per Mediaset.

Manca la sezione riguardante l'Islam[modifica wikitesto]

Nella voce manca la sezione riguardante le "guerre sante" dell'Islam. Si parla di quelle cristiane come le crociate ma mancano tutte quelle che l'Islam ha intrapreso fin dalla sua fondazione con Maometto, forse sarebbe il caso di cominciare a scriverla. Alberto Pento --79.38.249.59 (msg) 06:38, 29 gen 2015 (CET)[rispondi]

Non si può uccidere in nome di Dio[modifica wikitesto]

Forse sarebbe il caso di scrivere una sezione alla luce delle ultime dichiarazioni papali che "non si può e non si deve uccidere in nome di Dio" perché è un peccato mortale contro Dio e un crimine contro l'umanità. Alberto Pento --79.38.249.59 (msg) 06:41, 29 gen 2015 (CET)[rispondi]

Il punto di vista degli atei, degli agnostici e dei laici[modifica wikitesto]

Mnaca del tutto la sezione che riguarda il punto di vista degli atei, degli agnostici e dei laici in merito alla liceità o illeceità, alla bontà o alla criminalità della guerra detta "santa". Alberto Pento --79.38.249.59 (msg) 06:44, 29 gen 2015 (CET)[rispondi]

Diritti e discriminazioni umane e civili[modifica wikitesto]

Manca la sezione che tratta delle discriminazioni e delle violazioni dei diritti umani e civili implicite/conseguenti nella/alla "guerra santa" alla luce della dichiarazione universale dei diritti umani e relativi crimini contro l'umanità. Alberto Pento --79.38.249.59 (msg) 06:46, 29 gen 2015 (CET)[rispondi]

Solita paccottiglia ideologica di Sinistra che scredita Wikipedia[modifica wikitesto]

Andate avanti così, fate morire Wikipedia.

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 3 collegamento/i esterno/i sulla pagina Guerra santa. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 21:53, 10 mar 2018 (CET)[rispondi]

Nota [1] e parte sul giustificazionismo Cristiano[modifica wikitesto]

La parte sulla Guerra Santa Musulmana è davvero ben fatta mentre quella sul cristianesimo è decisamente lacunosa e frammentaria, ho aggiunto qualcosa e un po' di collegamenti e nei prossimi giorni cercherò di costruire un paragrafo dedicata la cristianesimo da inserire. Una cosa che mi ha fatto sorridere è stata la parte delle "poche voci in contrasto al mare di giustificazionismo cristiano" con allegata una nota che rimanda a un prete spagnolo che fa propaganda pro-franchista nella guerra civile spagnola, ora, certo è un prete che dice che la guerra portata dai nazionalisti sia Santa, ma non mi risulta sia un'eminente Padre della Chiesa o una figura storica o religiosa di spicco, o che si rifaccia alle parole di qualche autorevole teologo/religioso cristiano del "mare di giustificazionismo cristiano" e che quindi sia correlato a quello che si afferma nella frase. Ora, poiché ho deciso solo da poco a dare un contributo attivo a Wikipedia, a malapena mi sento legittimato a modificare o aggiungere qualcosa a una voce, di certo non a eliminare una nota. Qualcuno di più autorevole potrebbe quindi leggere ciò che c'è scritto e vedere se trova conferma nelle mie parole? Ho tolto anche la parte delle delle conquiste coloniali in America da parte degli spagnoli come "guerra Santa", basta andarsi a leggere la la Sublimis Deus di Paolo III (chi più autorevole di un Papa nella questione?) per capire che la Chiesa, all'infuori dell'aver mandato missionari non ha rivestito i Conquistadores di vestigia da "nuovi crociati", ma anzi ne disapprovava i metodi.