Discussione:François Quesnay

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Ho eliminato le righe finali, in quanto:

  • "Infine si potrebbe dire..."
sembra un'opinione, che tra l'altro si rivela errata.
  • "che ha concepito un processo che in un certo modo rispetta il presupposto della concorrenza perfetta senza porsi il problema della domanda effettiva"
Quesnay si pone sicuramente il "problema della domanda effettiva"; ad esempio, perché il processo descritto nel Tableau possa realizzarsi è necessario che i proprietari spendano metà del loro reddito in prodotti del settore produttivo e che il denaro non venga accumulato in patrimoni mobiliari.
  • "ovvero tutto quello che viene prodotto deve essere rimesso in circolo e quindi investito e consumato"
Appunto: non è ciò che si verifica, così da non far sussistere un problema di domanda effettiva, ma è ciò che si verificava nella Francia mercantilista e non deve verificarsi per assicurare prosperità.
  • "Nel suo pensiero la moneta non conta e non è soggetta ad alcuna domanda effettiva"
Impreciso. Nel suo pensiero la moneta è endogena e ne è sufficiente una quantità pari al prodotto netto.
  • "Il suo modello tratta un equilibrio stazionario"
Punto controverso. Alcuni sono d'accordo, ma altri ritengono che il suo modello sia di tipo dinamico.
Non esistono né una teoria del valore-terra come in Cantillon, né una teoria del valore-lavoro come nei classici, ma esiste una teoria del "valore venale".

Mi propongo di allargare la voce, aggiungendo anche i riferimenti che giustificano quanto sopra.

--Leitfaden (msg) 09:23, 10 set 2008 (CEST)[rispondi]