Discussione:Clavicembalo

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Si potrebbe inserire una sezione "Storia" contenente un sunto da Storia del clavicembalo e link all'articolo. - Luisa 18:03, Ago 4, 2005 (CEST)

:Con IE (v. 6.0) è formattato male: c'è un grosso spazio bianco tra il cappello e l'indice (credo dipenda dall'associazione template + immagine) --TierrayLibertad 12:05, Ago 20, 2005 (CEST) ::Ho provato a mettere l'immagine in alto e a spostare in basso il template... fammi sapere SγωΩηΣ tαlk 13:49, Ago 23, 2005 (CEST) ::*Cos'è Internet Explorer? un lassativo? :P --Square87 - (disturbami) 09:09, Ago 24, 2005 (CEST)

Ci vorrebbe una piccola noticina cull'etimologia del termine, da non latinista non oso addentrarmici ;-) --Civvì 14:08, Ago 21, 2005 (CEST)

Se si può sarebbe meglio sostituire l'immagine dell'attuatore con una migliore. HΙΓΓ ◄discussione 12:26, Ago 24, 2005 (CEST)

attuatore o salterello?[modifica wikitesto]

Ciò che nella voce è detto attuatore io l'ho sempre sentito chiamare salterello: è questo il termine che figura anche nell'Enciclopedia Treccani con quel significato, ed è usato, ad esempio, nella traduzione italiana del Versuch über die wahre Art das Clavier zu Spielen di C.Ph.E. Bach. Attuatore è un termine ingegneristico moderno, non di liuteria o cembalaria, e non vedo ragione di usarlo al posto del termine tecnico storicamente attestato. Qualcuno può documentare il fatto che attuatore sia il termine più corretto? Altrimenti provvederò a una modifica nella voce. --Guido Magnano 21:11, 3 dic 2006 (CET)[rispondi]

Ho modificato significativamente la sezione "funzionamento", eliminando l'uso del termine "attuatore", cercando di descrivere meglio il meccanismo (non so se ci sono riuscito) e aggiungendo ulteriori informazioni. --Guido Magnano 09:52, 5 dic 2006 (CET)[rispondi]

clavicembali fuori standard[modifica wikitesto]

Ho aggiunto il Lautenwerk che è, a tutti gli effetti, un clavicembalo, mentre non capisco bene la presenza del Geigenwerk che non ha nulla in comune con il clavicembalo: tanto varrebbe mettere nell'elenco anche il clavicordo, allora. --Guido Magnano 11:41, 4 dic 2006 (CET)[rispondi]

sezione tolta[modifica wikitesto]

Ho eliminato un'aggiunta recente (di anonimo):

«== Classificazione del clavicembalo == A differenza del pianoforte, classificato stabile come cordofono, il clavicembalo è considerato sia cordofono che idiofono, questo perché le corde lo distinguono come cordofono, tuttavia la corda viene percossa dalla penna (Delrin) quindi potrebbe essere anche classificato come idiofono. Diversi dibattiti si sono aperti su questo tema; senza avere ancora trovato una risposta esatta.»

Innanzitutto questo è stato inserito in mezzo alla sezione "Musica per clavicembalo", mentre dovrebbe stare o prima o dopo. In secondo luogo manca una citazione delle fonti. Sarei curioso di avere notizie su queto "dibattito" in corso, dato che non capisco perché il fatto che la corda sia pizzicata invece che percossa dovrebbe implicare che lo strumento sia idiofono. Ora sono diventati idiofoni anche liuti, chitarre e mandolini? Meno che mai capisco cosa c'entri il fatto che la penna sia di delrin, che è un'invenzione di trent'anni fa. Se le penne fossero di corvo (come si usava nei secoli passati), o di cuoio come si usava sui cembali e spinette Neupert o Sperrhake degli anni '60, cambierebbe qualcosa nella classficazione? --Guido 12:15, 4 dic 2007 (CET)[rispondi]

Voce non più agli standard della vetrina?[modifica wikitesto]

In seguito all'orfanizzazione del Template:Novetrina, in via di cancellazione, riporto la motivazione che accompagnava il template stesso in pagina--CastaÑa 19:20, 25 mag 2008 (CEST)[rispondi]

niente fonti e bibliografia scarsa (Utente:MaiDireLollo, febbraio 2008).

Tolto template {{C}}[modifica wikitesto]

Mi sembra che il problema sollevato da Ediedi con l'aposizione del template C sia superato. È vero che la bibliografia è stata allargata senza che le fonti citate siano state effettivamente usate nella scrittura della voce, però secondo le linee attuali sulla bibliografia questo non è inappropriato (i testi citati appaiono tutti pertinenti). Casomai, il problema della voce è la scarsità di rimandi in nota alle fonti. Però per segnalare questo non è appropriato il template {{C}}, si dovrebbe piuttosto inserire un {{citazione necessaria}} laddove se ne ravvisasse la necessità (affermazioni dubbie, controverse, dati statistici ecc.). --Guido (msg) 10:01, 15 mag 2009 (CEST)[rispondi]

La lista di clavicembalisti moderni è stata da me compilata sulla base del rilievo che alcune personalità hanno a livello internazionale. I criteri di cui si è tenuto conto sono i seguenti: 1) importanza che tali cesecutori possiedono in qualità di interpreti del repertorio clavicembalistico, tenendo conto dell'attività concertistica, dell'attività discografica e della originalità delle loro interpretazioni; 2) attività didattica; 3) attività di ricerca musicologica avente rilievo in ambito internazionale.

Lista di esecutori[modifica wikitesto]

La lista di clavicembalisti moderni (esecutori) è stata redatta tenendo conto di alcuni criteri. I clavicembalisti sono stati scelti tra coloro che si sono distinti, a livello internazionale: 1) per l'originalità dell'interpretazione; 2) per l'attività concertistica e discografica; 3) per l'attività didattica; 4) per il contributo musicologico.

Se si dovesse ritenere che alcuni nomi italiani siano dello stesso livello (per attività concertistica, discografica, didattica e per ricerca musicologica) di quelli da me citati, non ho nulla in contrario al fatto che vengano inseriti. Ritengo, ad ogni modo, che la scelta di nomi da inserire debba rispondere a criteri di fama internazionale; questo è stato il criterio da me adottato.

(Monsieur Le Marquis)

Ho ampliato la lista degli esecutori, inserendo nomi di fama internazionale. Può darsi che qualcuno possa essermi sfuggito (e certamente è accaduto): me ne scuso in anticipo. Ma per fare un elenco completo ci vorrebbe una pagina a parte.

(Monsieur Le Marquis)

La situazione italiana - Lo studio del clavicembalo[modifica wikitesto]

Alcune considerazioni.

La situazione italiana in materia di studi clavicembalistici è nota a chiunque, sia in Italia, sia all'estero. Le considerazioni, tuttavia, sono state da me ritoccate, tenendo conto del fatto che alcune persone potrebbero non ritenere la situazione italiana (relativa all'insegnamento del clavicembalo) inadeguata o lesiva della libertà e del diritto allo studio.

Le mie considerazioni didattico-pedagogiche si fondano sull'insegnamento impartito dai clavicembalisti professionisti in tutto il mondo. Il fatto che il pianoforte e l'organo non siano strumenti propedeutici al clavicembalo è un dato accettato unanimemente da tutti i migliori e più grandi didatti di questo strumento a livello internazionale ed è un principio affermato in qualsiasi manuale di tecnica clavicembalistica reperibile in negozi musicali di tutto il mondo. Non mi risulta che nessun clavicembalista-didatta, affermato e famoso a livello internazionale, abbia mai sostenuto la propedeuticità dell'organo e/o del pianoforte al clavicembalo. Si tratta di un punto di vista difeso ad oltranza solo da un gruppo di clavicembalisti italiani; un gruppo assolutamente minoritario rispetto alla totalità di clavicembalisti e studiosi del mondo intero. I trattati sul clavicembalo del XVII e XVIII secolo, tra l'altro, noti a tutti i clavicembalisti professionisti, agli studenti ed a chiunque abbia un bagaglio musicologico, illustrano la tecnica clavicembalistica, fornendo, in materia, principi incontrovertibili e dimostrando come la tecnica moderna con la quale si suonano gli strumenti a tastiera non abbia nulla a che vedere con la tecnica clavicembalistica del XVII e XVIII secolo. La pretesa di imporre, pertanto, lo studio del pianoforte o dell'organo ad un giovane desideroso di studiare il clavicembalo costituisce una norma priva di "ratio" didattica e, quindi, del tutto immotivata. Conseguentemente si tratta, in tutta evidenza, di un comportamento lesivo del diritto allo studio e della libertà personale.

Ritengo che presentare una breve sezione dedicata ad un problema (lo studio del clavicembalo in Italia) non costituisca qualcosa di inadeguato o un danno per una voce di un'enciclopedia, ma solo una legittima circolazione delle idee sulla base dei fondamentali principi di libertà e tolleranza.

Le informazioni fornite riguardo all'organizzazione degli studi musicali per clavicembalo nei conservatori si basano sui programmi ministeriali noti a chiunque frequenti o abbia frequentato i conservatori musicali o le scuole private.

Non ritengo che il mio linguaggio sia polemico e/o adatto ad un blog. Non credo, inoltre, che le mie considerazioni possano in alcun modo offendere qualcuno, né direttamente, né indirettamente mediante allusioni di sorta, poiché ciò che ho scritto consiste semplicemente in una riflessione su questioni didattiche e pedagogiche. Ho apportato, ad ogni modo, modifiche ad alcune espressioni per non urtare la suscettibilità di taluni.

Il movimento "filologico" (orientamento che fa uso di strumenti d'epoca) è arrivato in ritardo in Italia rispetto a tutti i Paesi europei d'oltralpe ed al Nordamerica: si tratta di un fatto risaputo e noto a chiunque, in Italia ed all'estero, e non costituisce in nessun modo un'opinione personale, bensì un dato oggettivo; pressoché tutti gli esecutori professionisti italiani (che fanno uso di strumenti d'epoca), infatti, ammettono pubblicamente il ritardo delle istituzioni scolastiche italiane in materia di studi musicali con strumenti d'epoca.

L'opinione di alcuni clavicembalisti italiani (soprattutto di chi ha ostacolato l'autonomia del corso di clavicembalo rispetto al pianoforte ed all'organo) è assolutamente minoritaria rispetto a ciò che si pensa in tutto il mondo e a ciò che accade al di fuori dell'Italia; è pertanto più che motivato un intervento che ponga all'attenzione la problematica italiana relativa allo studio del clavicembalo.

Espungere dalla voce di wikipedia una riflessione sull'argomento equivarrebbe, a mio parere, ad omologarsi ad un punto di vista minoritario (quello di alcuni italiani) che non è conforme al pensiero ed al punto di vista della quasi totalità dei clavicembalisti e degli studiosi di tutto il mondo.

(utente: Monsieur Le Marquis)

In linea di massima non mi dispiace leggere anche considerazioni di questo genere in un'enciclopedia, tuttavia sono d'accordo con l'utente che ha posto dubbi di neutralità. Alla prima questione posta nel template non hai risposto. Anche l'assenza di fonti è palese, e non tutte le tue opinioni sono talmente comuni e condivise da non necessitare di fonti autorevoli. Ma la questione centrale è che stai ponendo l'ipotetico "ritardo" del movimento "filologico" italiano come causa della situazione del corso di clavicembalo nei conservatori italiani. Questo assunto è totalmente arbitrario e soggettivo. Io, ad esempio, che sono insegnante di strumento antico in un conservatorio italiano, ritengo che la causa sia essenzialmente interna all'istituzione del conservatorio, alla sua struttura obsoleta e tradizionalista, alla difficoltà di operare una riforma seria, alla mancanza di investimenti pubblici e/o privati nella cultura e nell'educazione, soprattutto artistica. Se la tua analisi fosse corretta, le stesse identiche problematiche del cembalo riguarderebbero il liuto, il flauto diritto e la viola da gamba. Le tue considerazioni sul progetto di adeguamento dei corsi al formato europeo di 3+2 anni non riguardano il solo clavicembalo. Infine, devo farti notare che la tua scrittura è intrisa di non-neutralità: i frequenti punti esclamativi, "strumento con tre secoli di immenso e straordinario repertorio", "l'unico strumento a non avere riconosciuta la propria dignità", "situazione considerata scandalosa", "priva di senso", "non ha eguali in Europa". Non è nostro compito polemizzare, fare informazione o controinformazione. Il principio di neutralità richiede che non mettiamo opinioni, se non come cronisti di una discussione nella quale non dobbiamo prendere una parte. --Anoixe (msg) 13:17, 12 ago 2009 (CEST)[rispondi]


Rispondo ad alcune obiezioni e critiche e preciso quanto segue.

1) Le mie non sono opinioni, ma dati di fatto noti ai più (intelligentibus pauca).

2) La mia scrittura non è di parte. Mi sono limitato a segnalare una situazione. Credo che l'atteggiamento di parte sia evidente, invece, in chi si oppone alle mie opinioni che evidentemente creano fastidio perché pongono all'attenzione un problema "scomodo". Non credo di dover dimostrare il fatto che le mie opinioni coincidono con quelle della quasi totalità dei clavicembalisti di tutto il mondo, poiché pressoché ovunque è possibile studiare il clavicembalo senza che sia posto alcun divieto o vincolo o peopedeuticità allo studio del clavicembalo ed ai giovani aspiranti clavicembalisti. Casomai è chi si oppone, in Italia, all'autonomia del corso di clavicembalo e ha una posizione minoritaria rispetto al resto del mondo che dovrebbe spiegare in base a quale "ratio" didattico-pedagogica o artistica pone questo vincolo (un vero e proprio divieto sulla base di una una inesistente propedeuticità).

3) I dubbi di neutralità dovrebbero essere sollevati, semmai, sulla precedente lista di esecutori-clavicembalisti che era stata compilata, lo dico in tutta onestà, su basi che mi riesce difficile capire. Gli esecutori da me citati, anche se non sono tutti (qualche nome può sfuggire sempre), costituiscono un elenco palesemente esauriente: hanno tutti un'attività concertistica, discografica, didattica e di ricerca musicologica documentata a livello internazionale e non credo che siano necessarie fonti per questo.

4) Nella trattazione della voce ho inserito dei punti esclamativi solo quando ho precisato la durata dei corsi di pianoforte ed organo ("dieci anni!) e la durata di quello di clavicembalo ("tre anni!) per far notare lo squilibrio che esiste tra gli strumenti in questione ed i relativi corsi.

5) Non credo che una frase come "strumento con tre secoli di immenso e straordinario repertorio" sia di parte. Chi nutre dei dubbi su questa frase, evidentemente, non ha per il clavicembalo l'amore di chi invece ha dedicato, come il sottoscritto, quasi venti anni allo studio di questo strumento.

6) Non ho affermato che la causa della situazione degli studi clavicembalistici in Italia sia da ravvisare nel "ritardo" del movimento filologico o comunque non è solo questa la ragione. Ho parlato chiaramente di concezione didattico-pedagogica e di situazione generale della legislazione che è molto vecchia.

7) Le critiche e le reazioni che si sono sollevate verso il problema da me posto non fanno che dimostrare la triste realtà della situazione italiana. In nessun altro Paese d'Europa ci si sognerebbe di mettere in discussione ciò che io affermo, poiché l'autonomia e la specificità della tecnica clavicembalistica (rispetto a quella pianistica ed organistica) è un dato acquisito da decenni di studi e ricerche (nonché da buon senso). In nessun Paese europeo, né in Nordamerica, clavicembalisti o musicisti di musica antica si sognerebbero nemmeno lontanamente di contestare ciò che io affermo.

8) Per quanto riguarda le fonti, queste sono consultabili su qualsiasi manuale per clavicembalo, su trattati antichi, testi musicologici, etc. In tutta franchezza non è mia intenzione, dati i pregiudizi evidenti in questa discussione, fornire informazioni preziose che costituiscono i frutti di quasi venti anni di studi e ricerche personali compiuti con abnegazione e con enormi sacrifici.

Concludo.

L'attuale situazione italiana in materia di studi clavicembalistici è palesemente anticostituzionale poiché in Italia è possibile anteporre obbligatoriamente lo studio di qualcosa (chimiamola A) ad un'altra cosa (chiamiamola B) soltanto se la prima (A) è propedeutica alla seconda (B), come avviene per certi esami universitari che sono propedeutici ad altri. Oppure si potrebbe ritardare lo studio del clavicembalo soltanto se si riuscisse a dimostrare che in tenera età o in età adolescenziale non si possa imparare ed acquisisire la tecnica clavicembalistica per limiti fisiologici e mentali. Ma non credo che qualcuno potrà mai essere in grado di dimostrare una mostruosità simile (e non credo che nessuno abbia neppure il coraggio di tentare di dimostrare una idiozia simile poichè verrebbe sbeffeggiato ed irriso in tutto il mondo). In caso contrario non c'è alcuna "ratio" didattico-pedagogica ed il vincolo-divieto costituisce un evidente "arbitrio" che limita la libertà personale ed il diritto allo studio sancito dalla Costituzione (che bisognerebbe leggere ed applicare davvero).

PS. Ho inserito molti condizionali in modo da lasciar chiaramente intendere che si tratta di un punto di vista non condiviso da tutti in Italia (e, soprattutto, qui su Wikipedia "italiana").

Il sottoscritto, insieme a tutti quelli che la pensano come lui, si batterà per porre fine a questa vergonga italiana e prima o poi la cosa verrà fuori e diventerà di pubblico dominio.

(Monsieur Le Marquis)

Io continuo vieppiù a trovare tutto questo fuori luogo. Se qualcuno è in grado di citare un'enciclopedia in cui, alla voce "clavicembalo", si legga una filippica come questa, alzi la mano. È come se nella voce Chiesa cattolica qualcuno pretendesse di inserire un paragrafo polemico sulla situazione degli insegnanti di religione cattolica nella scuola statale italiana. Mi viene il dubbio che Monsieur le Marquis non abbia ben letto questo; in ogni caso, cosa sia enciclopedico e cosa non lo sis, in ultima istanza, viene deciso dalla comunità. L'inserimento di un tag "P" serve appunto a sollecitare l'intervento di altri utenti (sperabilmente numerosi), e alla fine vedremo quale sarà l'opinione prevalente. Finora, oltre a Monsieur, ci siamo espressi in due. Sentiamo cosa ne pensano altri. --Guido (msg) 21:02, 12 ago 2009 (CEST)[rispondi]

Qui non siamo all'interno di una voce enciclopedica, bensì in una "discussione", sede legittima di confronto di idee anche molto diverse e contrastanti.

Le mie "filippiche" sono la naturale, legittima e coraggiosa risposta ad un chiaro tentativo di censurare idee liberamente espresse dal sottoscritto, corrispondenti a quelle della stragrande maggioranza dei clavicembalisti di tutto il mondo, ma contrastanti, purtroppo, con quelle di alcuni suoi concittadini (nemo propheta in patria). Le mie idee, lo preciso ancora, non sono offensive verso qualsivoglia persona e non sono lesive della dignità di nessuno, né delle loro idee.

E' vero che la voce di un'enciclopedia non deve essere il palco di un comizio, ma non credo, in tutta onestà, che alcune considerazioni sulla situazione degli studi clavicembalistici in Italia (dal titolo "Lo studio del clavicembalo in Italia - un problema aperto") costituiscano un elemento di non neutralità, anche perché è stato chiarito, tramite un linguaggio consono e non offensivo (e con svariati verbi al condizionale), che si tratta di un punto di vista corrispondente a quello della stragrande maggioranza dei clavicembalisti di tutto il mondo e non condiviso da tutti in Italia.

Se si solleva una questione di presunta assenza di neutralità ogni qualvolta si accenni ad un problema, staremmo freschi: significherebbe che su wikipedia è bandita la libera circolazione delle idee o comunque che non sono ammesse idee "scomode" o minoritarie. Oltretutto in questo caso non si tratta di idee minoritarie, bensì di idee che appartengono alla maggioranza dei clavicembalisti di tutto il mondo; le idee minoritarie (e immotivate) sono quelle di alcuni italiani che non vorrebbero neanche che si sollevasse il problema. Evidentemente la verità fa male. E fa male anche la circolazione delle idee.

Consiglio di rileggere Voltaire e gli illuministi (che tutti i redattori di un'enciclopedia dovrebbero avere come modello).

Il sottoscritto si è semplicemente limitato a descrivere una situazione (quella italiana) che contrasta con tutto ciò che avviene nel resto del mondo e che è oggettivamente e palesemente lesiva della libertà e del diritto allo studio.

I responsabili di wikipedia possono agire come meglio credono, in coscienza ed in libertà. Ma sono fermamente convinto che espungere le mie considerazioni (corrispondenti al pensiero unanimemente condiviso al mondo riguardo alla tecnica ed allo studio del clavicembalo) significhi compiere una vera e propria censura. In italia si ostacolano riforme informate ai principi di libertà. Evidentemente non si vuole che certe cose si sappiano e si scrivano.

(Monsieur Le Marquis)

Mon chèr Monsieur, rileggi quello che ho scritto (ed anche quello che scrive Guido). Nel merito del tuo testo ho solamente criticato l'attribuzione di un eccessivo peso al "ritardo". Non ho scritto da nessuna parte di non condividere in sostanza le tue affermazioni, soprattutto sulla necessità di un corso "indipendente" di clavicembalo (ci mancherebbe altro!!!). Nessuno ti perseguita, ti censura, ti impedisce di esprimerti. Ma anch'io ti esorto a deporre i fulmini, prendere una valeriana e rileggere il tuo testo e le tue considerazioni alla luce dei pricìpi di neutralità di Wikipedia. Altrimenti il tuo contributo diventa solo un comizio. Quanto alla Costituzione ed al diritto allo studio, vi sono in questo momento in Italia tali deroghe alla Costituzione, tali sospensioni o restrizioni dei diritti basilari dell'Uomo che la tua crociata sulla libertà di studio del clavicembalo mi ha mosso un sorriso. Se vuoi batterti (ne hai tutto il diritto, e secondo me, tutte le ragioni) fallo con uno strumento mediatico diverso. Su Wiki, sarei d'accordo nella possibilità di riportare il dibattito, ma con distacco, come cronisti neutrali. E tu sei partigiano, per tua stessa ammissione.--Anoixe (msg) 11:48, 13 ago 2009 (CEST)[rispondi]

E' vero che sono di parte, ma dalla parte giusta di chi chiede ed esige libertà e rispetto (cosa che nei conservatori italiani spesso non esiste, data la situazione). Ad ogni modo la mia partigianeria è palese qui in questa discussione e si esprime con un linguaggio a tratti veemente, dato che la questione mi sta a cuore. Al contrario, non mi sembra che nella trattazione della voce "clavicembalo" io abbia usato toni partigiani; mi sono semplicemente limitato a descrivere la situazione degli studi con distacco e credo di aver adoperato un linguaggio più che neutrale, abbondando persino con certi condizionali (di cui, in certi casi, avrei potuto fare benissimo a meno).

Vorrei ora aggiungere una considerazione su di una questione assai delicata. Il Sig. Guido Magnano ha sollecitato "l'intervento di altri utenti (sperabilmente numerosi)" in modo da vedere, alla fine, "quale sarà l'opinione prevalente". Poi è stato aggiunto: "finora, oltre a Monsieur, ci siamo espressi in due. Sentiamo cosa ne pensano altri". Da parte mia non c'è nulla da obiettare. E' naturale e giusto che si sentano le opinioni degli altri. Vorrei permettermi, tuttavia, di fare alcune considerazioni su tale delicata questione.

Per quanto riguarda un eventuale giudizio su quanto da me sostenuto, credo che sarebbe scorretto appellarsi (per basare un'eventuale censura) semplicemente ad alcuni utenti di wikipedia e/o clavicembalisti e musicisti italiani, dato che nelle mie affermazioni sostengo che la veridicità della mia tesi (non propedeuticità di pianoforte e organo al clavicembalo, etc) dipende proprio dal fatto che trattasi delle opinioni diffuse e condivise a livello mondiale dalla stragrande maggioranza dei clavicembalisti (mi riferisco in sostanza all'Europa ed al Nordamerica). Trattasi, inoltre, di questione assai tecnica; pertanto la conferma di certe affermazioni non può che venire da persone competenti in materia e non da chi non ha alcun bagaglio di cultura clavicembalistica e/o musicale specifica (della musica del XVII e XVIII secolo) e nella vita fa tutt'altro. Ma soprattutto, sarebbe alquanto incoerente rivolgersi ad alcuni italiani per sondare e verificare la validità delle mie affermazioni. Probabilmente gli italiani direbbero che non è come affermo io (per ovvii motivi di convenienza e di ipocrisia). Mi auguro che un'eventuale valutazione negativa o censura sarà supportata, se dovesse verificarsi, da un onesto "sondaggio" rivolto a clavicembalisti di fama internazionale. Per capire se le mie affermazioni corrispondono al punto di vista davvero "internazionale" bisognerà dunque chiedere agli stranieri (ma ai veri clavicembalisti).

Sono molto curioso perché su tale questione si vedrà qual è il livello di tolleranza, rispetto della libertà altrui, competenza ed onestà intellettuale di wikipedia e di chi vi opera con potere decisionale.

Monsieur Le Marquis

Cerchiamo di capirci[modifica wikitesto]

Non ho alcuna intenzione di intervenire sul merito delle questioni sollevate da Monsieur le Marquis sulla situazione dell'insegnamento del clavicembalo nei conservatori italiani (su alcune cose penso che abbia ragione, ma non è affatto questo il punto, vorrei che fosse chiaro). Intendo invece richiamare alcuni punti relativi alle caratteristiche di Wikipedia, che possono piacere o meno ma sono quelle che sono:

  1. Nel riquadro che compare a seguito dell'inserimento del template "P" sta scritto "Non rimuovere questo avviso finché la disputa non è risolta.". A me non pare proprio che questa disputa sia risolta. Quindi il template, per ora, non va rimosso.
  2. Su Wikipedia non ci sono questioni che possa risolvere solo un "comitato di esperti". Pensare che si poossa istituire una "giuria di clavicembalisti" per decidere cosa ci possa stare nella voce "Clavicembalo" è contrario alle regole di Wikipedia (piaccia o no, lo ripeto).
  3. Ho già richiamato più sopra il contenuto di questa pagina. Io sostengo che il contenuto della sezione di cui stiamo discutendo ricade in quanto descritto lì, e precisamente ai punti (1), (2) e (4). Stiamo discutendo di questo, non del fatto che la situazione dei conservatori italiani sia inaccettabile, incostituzionale, offensiva del buonsenso o che altro.
  4. La voce "Clavicembalo" è attualmente in vetrina. Inserire una sezione completamente priva di fonti significa porre le premesse per una proposta di rimozione dalla vetrina. Non sarebbe un dramma, ma qualcuno a queste cose ci tiene.
  5. In discussioni copme queste, succede spesso che l'utente che non è d'accordo con il contenuto dell'inserimento inizi a mettere una serie di template "citazione necessaria" a tutte le frasi con affermazioni potenzialmente controverse, che necessitano l'indicazione esplcita di una fonte ("lo sanno tutti" non è una fonte). Io non intendo farlo, perché mi sembra che dobbiamo capirci sulle questioni generali. Se però serve, lo faccio.

Anche il template P alla sezione precedente (quella con la lista dei clavicembalisti) non si sarebbe dovuto rimuovere, e a me la lista sempbra ancora alquanto incompleta. Tuttavia di questo possiamo discutere dopo, non è il problema principale. --Guido (msg) 21:58, 13 ago 2009 (CEST)[rispondi]

Problemi delle modifiche dal 10 agosto[modifica wikitesto]

  • Modificare "una famiglia di strumenti musicali", con "uno strumento appartenente alla famiglia di strumenti musicali" rende il seguito poco coerente: a cosa si riferirebbe ora "tra questi il più noto è" (che segue subito dopo i due punti)? Se non è corretto definire (in che ambito?) clavicembali anche spintette e virginali, citati dopo, allora la frase va riformulata.
  • Sostituire "L'epoca d'oro del clavicembalo si estende attraverso il XVII e XVIII secolo" con "L'età del clavicembalo copre un arco temporale di circa tre secoli (XVII e XVIII secolo" rende perplessi: XVII e XVIII secolo sono due secoli e non tre.
  • Il paragrafo che inizia con "Il periodo 1650-1750 viene considerato l'età aurea del clavicembalo" esprime giudizi elogiativi vagamente troppo enfatici (si vede che è scritto da un appassionato, cosa che va benissimo altrove, ma qui non tanto: sarebbe meglio tener fuori dalla scrittura delle voci le proprie passioni.
  • Non entro nel merito del cambio nella descrizione della storia delle esecuzioni e sull'elenco dei clavicembalisti moderni. Trovavo però la suddivisione dell'elenco in due fasi "cronologiche" più chiara.
  • Il pamphlet che riporta l'opinione dell'utente su quali sia lo stato degli studi di questo strumento in Italia è totalmente inaccettabile qui sopra: non si riportano nelle voci dell'enciclopedia i propri personali giudizi (Wikipedia:Niente ricerche originali), non lo si fa senza citare rigorosamente le fonti (Wikipedia:Cita le fonti]] e si riportano anche le tesi opposte, visto che esistono Wikipedia:Punto di vista neutrale). Se l'avessi trovata come pagina a sé l'avrei senza dubbi cancellata in immediata e cancello allo stesso modo il testo introdotto nella voce, dato che va contro tutti i principi in base ai quali questo progetto funziona.
  • Siccome le proprie battaglie, indipendentemente dal fatto che possano essere giuste, si debbono tenere rigorosamente fuori dalla scrittura delle voci, si prega di non utilizzare Wikipedia come una tribuna (perché non lo può essere nemmeno per le cause più nobili). Una reintroduzione nella stessa forma verrebbe considerata un vandalismo.
  • Si prega inoltre, dato che si tratta di una voce in vetrina, di discutere modifiche così radicali prima di introdurle.

MM (msg) 23:32, 13 ago 2009 (CEST)[rispondi]

La voce in questo stato non rispetta i criteri odierni per la vetrina, o qualcuno la migliora portandoli a questi standard o verrà proposta per la rimozione in tempi non lunghi. Ticket_2010081310004741 (msg) 23:46, 13 ago 2009 (CEST)[rispondi]

Modifica incipit[modifica wikitesto]

Resa necessaria, secondo quanto scritto giustamente da MM, per non rendere senza senso l'intero testo della voce.--Burgundo 11:14, 14 ago 2009 (CEST)[rispondi]

Non condivisione di censura[modifica wikitesto]

In seguito alla censura effettuata nei miei confronti, annuncio che la mia collaborazione con wikipedia, iniziata da pochissimo, si conclude qui.

Ho deciso di prendere questa decisione anche perché sono stati effettuati numerosi cambiamenti immotivati che hanno soltanto sortito l'effetto di svilire il mio contributo alla voce "François Couperin"; ho la netta sensazione, inoltre, che in suddetta voce si stiano verificando altri tentativi di espungere informazioni corrette. In questa voce, precedentemente redatta con evidenti e grossolani errori, tra l'altro, ho inserito alcune fonti nella sezione "bibliografia".

In tutta onestà, credo di essere stato preso di mira sul piano personale e mi rammarico soltanto di aver "passato" informazioni preziose relative a François Couperin (autore sul quale sto portando avanti ricerche e studi rigorosi da almeno 15 anni) ad un portale nel quale i procedimenti di controllo sono compiuti, a quanto pare, con un sistema qualificabile come vera e propria censura, se non addirittura prendendo di mira le persone.

Ho deciso di non cancellare (cosa che avevo pensato di fare) il mio contributo alla voce "François Couperin", che resta un omaggio al grande musicista francese.

Cordialmente.

(Monsieur Le Marquis)

Invito a leggere le motivazioni soprastanti di MM Ticket_2010081310004741 (msg) 17:32, 14 ago 2009 (CEST)[rispondi]
@ Le Marquis: si vede che sei nuovo di Wikipedia. Hai un tipico attegiamento da neofita. Abbi pazienza, cerca di renderti conto di come funziona, prima di scrivere. Quello che annota MM è sacrosanto. Gli interventi di persone competenti sono graditissimi, ma all'interno delle linee guida. --Anoixe (msg) 23:16, 14 ago 2009 (CEST)[rispondi]

Citazioni necessarie[modifica wikitesto]

Se cominciamo a fare la guerra delle citazioni necessarie, si sa, non se ne esce. Ne ho risolta una, ma non sono un esperto in argomento, quindi lascio le altre. Comunque, mettere la mancanza di fonti su un'affermazione come In ogni castello o palazzo dell'aristocrazia ed in ogni abitazione di esponenti della borghesia colta era presente un clavicembalo mi pare veramente fare dell'oscurantismo. E' un'affermazione talmente ovvia, che bisogno c'è di fonti? E invece ci sono molte affermazioni in questa voce che non mi convincono completamente, a cominciare dall'introduzione. Propongo di levare la mancanza di fonti dalla frase da me citata e che sia fatta una revisione da chi è più competente di me. E ribadisco un'osservazione già fatta: togliamo il concetto di famiglia di strumenti, che in questo caso è fuorviante, ed eliminiamo il geigenwerk, che è un "clavicembalo eterodosso" esattamente quanto una ghironda si può considerare un "violino eterodosso". --Anoixe (msg) 16:08, 25 ott 2009 (CET)[rispondi]

Le riserve sulla voce in generale le condivido. Le citazioni necessarie erano forse esagerate, comunque in uno dei punti che erano stati segnalati ho aggiunto io la fonte (e qualche ulteriore dettaglio). Sull'eliminazione del Geigenwerk ho qualche dubbio. È vero che la produzione del suono non ha nulla ha che fare con quella del clavicembalo, tuttavia secondo me era visto a tutti gli effetti come un "clavicembalo che imita il suono degli archi", così come il pianoforte era nato come "clavicembalo che può suonare piano e forte" (e non come evoluzione del clavicordo, si noti, che invece è sempre stato uno strumento del tutto autonomo dal clavicembalo). In questo senso direi che il geigenwerk qui ci può anche stare, soprattutto considerato che manca una voce specifica. Casomai è la definizione di "clavicembali eterodossi" che potrebbe essere sostituita con un altro titolo (ma al momento non me ne viene in mente uno adatto). --Guido (msg) 08:36, 26 ott 2009 (CET)[rispondi]
Sì, clavicembali eterodossi è veramente un titolo da rivista femminile. Ma volevo dire che dentro ci sono clavicembali a tutti gli effetti (spinettone, cembalo con pedaliera, ecc., forse anche l'archicembalo), oppure super-cembali (claviorgano, vis-à-vis, ecc.) e il geigenwerk, che è in sostanza un non-cembalo. Il fatto di accorparli a tutti i costi mi pare una soluzione poco scientifica, anche se ne riconosco il valore pratico. Io metterei i primi all'interno della voce ortodossa, i secondi in una sezione che tratti arricchimenti e le contaminazioni tra diversi strumenti da tasto e tratterei il geigenwerk in modo differente (forse con una voce a parte, citata all'interno della voce clavicembalo?). Appena ho un po' di tempo, cerco di arricchire un poco la voce Archicembalo, un argomento che, tralasciando di addentrarmi in questioni di matematica, di cui eventualmente potrebbe occuparsi qualcun altro, mi affascina molto. Ah, dimenticavo, grazie per il lavoro sul Lautenwerk, io avevo buttato giù qualcosa in fretta e furia per evitare la citazione necessaria, ma così la cosa è davvero più valida. --Anoixe (msg) 09:30, 26 ott 2009 (CET)[rispondi]
Il bello che che riguardando questa pagina vedo che ero stato proprio io a scrivere per primo che il geingenwerk non c'entrava nulla... --Guido (msg) 09:41, 26 ott 2009 (CET)[rispondi]

Lista di esecutori moderni[modifica wikitesto]

L'utente:Melanogaster ha modificato la sezione sui clavicembalisti odierni e ha rimosso il template P. Ho riportato indietro la situazione, non per contestare in linea di principio la modifica, ma per aprire una discussione preventiva prima di togliere il template. Quello che avevo scritto nel template è che una lista di esecutori attualmente in attività è "inevitabilmente" POV e non dovrebbe essere presente nella voce. Il rischio che corriamo è che (come già avviene nelle liste lista di ensemble di musica antica e lista di ensemble di musica barocca), ci siano continui "aggiornamenti" dell'elenco con i nomi di esecutori poco più che esordienti, o comunque poco noti. E non si capisce su che base qualcuno ci possa stare e qualcun altro no (mi trovate un motivo per cui non ci debbano stare, cito a caso, Luca Guglielmi, Paola Erdas, ecc.?) Stabiliamo un criterio di enciclopedicità? Mi sembra totalmente inutile, dato che se questi interpreti sono enciclopedici allora possono esistere le voci relative, e si trovano tutte raccolte nella categoria:clavicembalisti, a cui basta mettere un rinvio. Se invece nella voce si vogliono citare solo quelli "veramente importanti", allora per favore limitiamoci a quelli che erano già in attività negli anni '70 - '80, che quindi hanno avuto un ruolo specifico nella "riscoperta" della letteratura clavicembalistica, e lasciamo perdere le "ultime generazioni", che qualitativamente non hanno nulla da invidiare ai precedenti ma per le quali è impossibile trovare un criterio condiviso di "eccellenza". --Guido (msg) 09:09, 12 ott 2010 (CEST)[rispondi]

Ok - errore mio
Ho sbagliato a togliere il template P, il mio intento era quello di mettere un collegamento alla categoria dei clavicembalisti, ma per una svista ho salvato la pagina senza farlo. Su questo mi sembravano tutti d'accordo, no? Metterei il link alla categoria clavicembalisti, con il vostro consenso!
Un'altra mia modifica che ho fatto era trasformare la sezione "clavicembalisti moderni" in una sottosezione di "musica per clavicembalo", ritengo sensata questa modifica e la rifarei, credo siano tutti d'accordo... Melanogaster (msg) 16:26, 12 ott 2010 (CEST)[rispondi]
  • Non ho mica scritto che qualcuno abbia "sbagliato", ho solo proposto di discutere e per questo - non perché fossero sbagliate le modifiche - ho riportato la pagina alla situazione precedente... Siamo senz'altro d'accordo a mettere un link alla categoria, ma io sarei per cancellare del tutto l'elenco di clavicembalisti, per le ragioni che ho già scritto, lasciando invece la parte che precede (quella per intenderci, con il riferimento a Wanda Landowska). Su questo ci sarebbe consenso?
  • Certo che un paragrafo su Gustav Leonhardt e sugli altri interpreti di quegli anni sarebbe del tutto giustificato, ma bisognerebbe mettere un chiaro paletto su quando ci si ferma (io direi agli anni '70, ma sarebbe da discutere).
  • Quanto alla collocazione, il link alla categoria lo si può mettere nelle "voci correlate" e/o all'inizio della sezione; la parte "storica" invece richiederebbe piuttosto un titolo come "La riscoperta del clavicembalo nel XX secolo", perché "musica per clavicembalo" dovrebbe trattare gli autori (antichi e moderni), non gli interpreti. --Guido (msg) 16:42, 12 ott 2010 (CEST)[rispondi]
Mi sembrano equilibrate le ultime modifiche apportate da Guido alla voce. Inoltre, sono del tutto d'accordo sul fatto che la sezione sui clavicembalisti moderni vada cassata. Io lascerei solo la sezione che parla del revival, magari anche arricchendola di qualche informazione in più e di qualche nome, non necessariamente di esecutori: Giordani Sartori, Kirkpatrick, Arnold Dolmetsch... e mi fermerei a Leonhardt come spartiacque tra il neocembalo e la riscoperta degli degli strumenti d'epoca, con tutto quel che ne è seguito. Per il poi, credo sia meglio consultare Diapason che wikipedia.--Anoixe(dimmi pure...) 12:21, 13 ott 2010 (CEST)[rispondi]
Non avendo visto altri interventi in merito oltre a questo di Anoixe, ho riformulato la sezione sugli esecutori moderni. I commenti sono benvenuti.--Guido (msg) 17:37, 13 ott 2010 (CEST)[rispondi]

Geingenwerk[modifica wikitesto]

L'altra modifica fatta da Melanogaster riguardava l'eliminazione del paragrafo sul geingenwerk. Di questo si era già parlato qui, subito sopra. E mi pare che non ci fosse l'unanime consenso a togliere il pezzo (oddìo, unanime, su questo siamo intervenuti solo io e Anoixe: meno male che ora contribuisce anche qualcun altro). Siamo tutti d'accordo che il geigenwerk non è un clavicembalo, se ci basiamo su un concetto moderno di cosa sia un clavicembalo (per Cristofori anche il pianoforte era un clavicembalo, per noi no). Il fatto è che sul geigenwerk non esiste al momento una voce autonoma. La cosa migliore, secondo me, sarebbe creare una voce specifica su questo strumento (o più opportunamente ampliare la voce viola organista, dato che questo strumento disegnato da Leonardo non è che il primo esempio noto di geigenwerk) e poi lasciare in questa voce solo un link. --Guido (m sg) 10:25, 12 ott 2010 (CEST)[rispondi]

Esprimo il mio dissenso sul Geigenwerk. Piuttosto che dilungarsi su strumenti che nulla o poco hanno a che fare con il clavicembalo, sarebbe meglio creare una sezione sulle modalità costruttive delle varie scuole (almeno a grandi linee tra francese, tedesca, fiamminga e italiana) e chiarire le differenze di repertorio rispetto all'organo o al pianoforte; insomma c'è tanto da dire sul clavicembalo, non vedo perchè parlare di altro. La voce sulla mela inizia a parlare di pere prima di distinguere tra mele rosse e mele verdi? Questa non è la voce "strumenti antichi" come "mela" non è la voce sui "frutti a pomo"... Che ne pensate? Propongo di lavorare sul clavicembalo, invece di dilungarci a discutere su altro...
Un'altra modifica che ho fatto era relativa al titolo "clavicembali eterodossi", decisamente "da rivista femminile". Avevo trasformato il titolo in "Strumenti derivati dal clavicembalo": mi sembra decisamente più enciclopedico. Credo che siano tutti d'accordo.
Toglierei la citazione necessaria per "In ogni castello o palazzo dell'aristocrazia ed in ogni abitazione di esponenti della borghesia colta era presente un clavicembalo". Melanogaster (msg) 16:26, 12 ott 2010 (CEST)[rispondi]

Metterei mano alla voce se la mia connessione funzionasse correttamente. Si può tollerare che io lasci a metà questo mio commento, ma non un edit della voce. Nell'ordine:

  • geingenwerk: a questo punto lo metterei nella voce viola organista immediatamente; se aspettiamo che qualcuno arricchisca questa ultima voce potremmo non arrivarci mai;-) E' interessante l'annotazione di Guido su cos'è un cembalo oggi e cos'era un tempo (e mi spiace che Melanogaster non l'abbia neppure presa in considerazione) ma temo che questo episodio sia un sintomo della mentalità dell'utente medio, quindi effettivamente penso sia meglio togliere il piccolo paragrafo da clavicembalo ed aggiungerlo a viola organista
  • "clavicembali eterodossi": abbiamo sempre pensato che fosse un titolo brutto, ma attendiamo delle idee per modificarlo. "Strumenti derivati dal clavicembalo" non è giusto perché tutti questi strumenti sono cembali. Quindi, a mio parere, meglio mantenere "cembali eterodossi" fino a che salta fuori una proposta adeguata.
  • "citazione necessaria": anche a me ha irritato questo inserimento, ma, dal momento che evidentemente qualcuno non è d'accordo con l'affermazione, trovo sia opportuno invece trovare una fonte da citare prima di togliere il tmp.

Non senza fatica son giunto al fine....--Anoixe(dimmi pure...) 17:56, 12 ott 2010 (CEST)[rispondi]

  • (conflittato da Anoixe) Eliminare il paragrafo sul geigenwerk non è mica indispensabile per poter creare una sezione sulle diverse scuole costruttive. Nessuno ha proposto di ampliare il discorso sugli strumenti "affini" (o anche solo vagamente imparentati); per togliere quello che c'è siamo sempre in tempo. Una soluzione intermedia può essere quella di riarrangiare la sezione mettendo innanzitutto le varianti vere e proprie del clavicembalo (e questo sicuramente dovrebbe essere inquadrato in un discorso sulle scuole, perché in realtà distinguere fra "spinetta", "virginale" e "muselaar" ha senso solo entro un riferimento storico-geografico - certe "spinette" degli anni '60 con le penne di cuoio - Neupert o Sperrhake, tanto per capirci - non si saprebbe proprio dove collocarle), e mettendo in una sezione a parte gli strumenti "affini".
  • Anche il concetto di "strumento derivato dal clavicembalo" è rischioso. Bisognerebbe avere presente un vero e proprio "albero filogenetico" di questi strumenti. Il clavisimbalum di Arnault de Zwolle era un clavicembalo o una spinetta? Qual è lo strumento "originale" e quello "derivato"? Altro esempio di ambiguità del concetto: dal punto di vista strettamente costruttivo il pianoforte è indubbiamente derivato dal clavicembalo, non dal clavicordo (tant'è vero che ci sono numerosi esempi di clavicembali trasformati in pianoforti, cosa che per un clavicordo sarebbe impossibile), eppure dal punto di vista della produzione del suono non definiremmo mai il clavicembalo un "antenato del pianoforte".
  • Bisogna tenere presente, però, che esite già una voce storia del clavicembalo, che secondo me è da rivedere a fondo. O si decide di unirla alla voce principale, oppure la presentazione delle varie scuole si mette lì.
  • Tornando al bistrattato Geigenwerk, io lo metterei - per il momento - al fondo della sezione sugli "strumenti affini" (che secondo me dovrebbe citare gli altri strumenti a tastiera coevi al clavicembalo, giusto per spiegare al lettore neofita le differenze: in quanto tale dovrebbe includere anche il clavicordo, perché no?). Certo che si potrebbe cercare di distinguere gli strumenti veramente affini (stessa meccanica) da quelli che non lo sono, ma vale la pena? Potremmo stare a discutere per ore se il lautenwerk e l'archicembalo siano "varietà di clavicembali" o siano invece "strumenti affini", e la risposta sarebbe in ogni caso arbitaria. Il geigenwerk, d'accordo, ha poco o nulla in comune con il clavicembalo. Ma, poverino, ha poco in comune con qualsiasi altro strumento a tastiera: al limite si dovrebbe considerare una variante della ghironda (ma allora il lautenwerk sarebbe una variante del liuto?). In una voce a se stante, nessuno lo andrebbe a cercare: è tanto grave che se ne parli qui? Certo, se si riflette sul fatto che nessuno - che io sappia - lo suona, e poi ci si ricorda come suona la ghironda, viene il forte dubbio che il Geigenwerk più che uno strumento musicale dovesse essere uno strumento di tortura - più o meno l'effetto di un'intera orchestra di bambini al primo anno di violino... Io comunque non dico che ce lo dobbiamo lasciare in tutti i casi, dico che aspetterei che qualcuno abbia messo queste informazioni in una voce, e poi qui lascerei solo il link (come ho detto, in un contesto in cui si paragonasse il funzionamento del clavicembalo con quello degli altri strumenti a tastiera - a corde, beninteso - dei secoli XVI-XVIII).
  • Su questa questione, di cosa sia un clavicembalo in senso generale, bisognerebbe recuperare un approccio filologico. È interessante, ad esempio, vedere cosa si trova sull'Encyclopedie di Diderot e d'Alembert, che è interamente consultabile su Wikisource. La voce sul clavicembalo inizia dicendo semplicemente che questo è uno "strumento, melodico e armonico, in cui le corde sono fatte suonare mediante una tastiera simile a quella dell'organo". Punto e basta. Poi si passa a spiegare, con precisi dettagli costruttivi, com'è fatto un clavicembalo francese del XVIII secolo. Non esiste una voce sulla spinetta, anche se questo strumento è citato in altre voci. Il clavicordo è definito inizialmente come uno "strumento musicale a forma di spinetta", dopodiché si spiega che ha dei tangenti metallici invece dei saltarelli: in qualche modo, appare comunque come una variante della spinetta. Tutto questo per dire che la classificazione degli strumenti a cui ci riferiamo correntemente non è "oggettiva": riflette una mentalità odierna, che possiamo ben condividere e ritenere (non sempre a ragione) "scientifica", ma quando si parla di strumenti musicali dei secoli passati, il nostro punto di vista non dovrebbe oscurare quello di coloro che hanno vissuto in quelle epoche e magari vedevano le cose sotto un angolo ben diverso (ad esempio, credo, in merito alle differenza fra letteratura organistica e letteratura clavicembalistica)
  • Perfettamente d'accordo sul togliere quel "citazione necessaria". Però, se una citazione si trovasse, male non farebbe... --Guido (msg) 17:49, 12 ott 2010 (CEST)[rispondi]


  • Sono più d'accordo con guido, arrivati a questo punto: ha senso tenere il geigenwerk, almeno per adesso, ed ha senso lavorare sulla voce (cose che possono essere fatte contemporaneamente). Da quello che ho capito siamo tutti e tre concordi nell'inserire nella voce una sezione che parli della storia del clavicembalo e delle diverse scuole costruttive, questo comporta l'inglobamento della voce "storia del clavicembalo".

Vorrei far notare che ci stiamo incagliando a parlare di pere, quando la voce sulla mela è ancora incompleta... Posso fare io l'unione delle due voci, quando avrò tempo, e da lì si potrà migliorare. Guido, non è una cattiva idea mettere una sezione sul "clavicembalo descritto nell'enciclopedie" o qualcosa del genere... te la butto lì...

  • [Utente:Anoixe|Anoixe]]: ho ignorato la distinzione tra cosa è un cembalo oggi e cos'era in passato perchè stiamo lavorando ad un enciclopedia del 2010 che, come tale, non ha bisogno di prendere in considerazione tutte le concezioni di tutto nella storia. Dubito che la voce "previsioni metereologiche" tratti il tempo atmosferico secondo la concezione dei sacerdoti greci. Quello su cui si può lavorare è una "storia della concezione di clavicembalo", suggerita da Guido, e idea con la quale mi trovo molto d'accordo; ma il punto di vista di wikipedia del 2010 è che il clavicembalo è quello strumento che conosciamo noi oggi come tale.
  • Il titolo della sezione "clavicembali eterodossi" è necessariamente da cambiare, e fin qui ci siamo. Suggerisco ancora di concentrarci nel lavorare su ciò che c'entra con il clavicembalo, piuttosto che su ciò che è eterodosso.

"Strumenti affini al clavicembalo" potrebbe andare? oppure si potrebbe pensare di inglobare l'elenco nella sezione "variazioni e modifiche nei clavicembali".

  • Mi urta proprio quel citazione necessaria: è ovvio che sarebbe meglio trovare una citazione per tutto ciò che si mette su wikipedia, ma è anche vero che quell'affermazione è talmente banale... che non necessita proprio di citazione, se bisognasse citare fonti per una affermazione di questo tipo si avrebbe già finito di lavorare.

Melanogaster (msg) 19:08, 12 ott 2010 (CEST)[rispondi]

Vedete mo' queste se vi convincono. C'è ancora da spostare parecchia roba, chiaramente (ad esempio la sezione un po' bislacca sul "colore della tastiera") --Guido (msg) 22:08, 12 ott 2010 (CEST)[rispondi]

Vi pare possibile che in questa sezione si parli praticamente SOLO del '900?--Anoixe(dimmi pure...) 12:30, 24 nov 2010 (CET)[rispondi]

Mi era sfuggito. In effetti sembra uno scherzo... Ma c'è giro un wikipediano clavicembalista che ci metta mano? Mica possiamo fare tutto noi. --Guido (msg) 13:54, 24 nov 2010 (CET)[rispondi]
Ma mi leggi nel pensiero? :-D--Anoixe(dimmi pure...) 16:22, 24 nov 2010 (CET)[rispondi]

Attualmente mi sono imbarcato in un'impresa titanica, la stesura delle voci su tutte le cantate di Bach, ma vedrò di scriverci qualcosa!--RiccardoP1983 (dimmi di tutto) 16:26, 24 nov 2010 (CET)[rispondi]

Come per la storia del clavicembalo, anche sulla musica per clavicembalo ci sarebbe una voce su fr:WP da saccheggiare ampiamente... --Guido (msg) 16:17, 29 nov 2010 (CET)[rispondi]

foto di Lautenwerck[modifica wikitesto]

Su commons ci sarebbe File:Lutehpschdhu1.jpg questa, ma io - scusate - lo strumento (moderno) ritratto lo trovo bruttissimo. La mettiamo lo stesso? --Guido (msg) 16:17, 29 nov 2010 (CET)[rispondi]

I più grandi clavicembalisti della storia[modifica wikitesto]

La frase

«Il periodo 1650-1750 viene considerato l'età aurea del clavicembalo: a questo periodo appartengono i brani dei più importanti clavicembalisti della storia (François Couperin, Jean-Philippe Rameau, Johann Sebastian Bach, Georg Friedrich Händel, Alessandro e Domenico Scarlatti)»

io proprio la toglierei, o almeno la riscriverei in termini "più enciclopedici" (in gergo: meno POV). Chi ha stabilito che Rameau è stato un clavicembalista "più grande" di Girolamo Frescobaldi, William Byrd o Jan Pieterszoon Sweelinck? Inoltre i confini dell'"età aurea" mi sembtrano determinati solo dall'idea di approssimarli al mezzo secolo: le Toccate e partite d'intavolatura di cimbalo di Frescobaldi sono del 1615; le sonate per clavicembalo di Galuppi (op. 1 e 2) furono tutte pubblicate dopo il 1750, ecc. --Guido (msg) 23:09, 11 ott 2011 (CEST)[rispondi]

Assolutamente d'accordo! --Anoixe(dimmi pure...) 08:46, 12 ott 2011 (CEST)[rispondi]
Ho modificato quel passaggio, ma mi accorgo che c'è una ripetizione nella successiva sezione "Musica per clavicembalo". Proposte? OT, io direi che la foto del claviciterio di Ulm ci starebbe bene anche in storia del clavicembalo. Cavoli, avessi tempo mi piacerebbe fare uno strumento come quello... --Guido (msg) 11:50, 12 ott 2011 (CEST)[rispondi]

Costruttori di clavicembali[modifica wikitesto]

Ho eliminato del tutto la sezione, che mescolava costruttori antichi con costruttori moderni, senza un criterio chiaro di inclusione, e rischiava di costituire un'indebita pubblicità per singoli costruttori in attività. --93.38.125.39 (msg) 20:27, 6 nov 2016 (CET)[rispondi]

Ho parzialmente ripristinato la sezione. Se effettivamente i nomi dei costruttori attuali possono essere visti come pubblicità, i costruttori antichi più famosi non hanno nulla da guadagnare oggi, e non vedo perché non parlarne.--Ptolemaios (msg) 15:03, 8 nov 2016 (CET)[rispondi]
Così non dà problemi (almeno finché qualcuno non tenterà di spammare qualche cembalaro moderno), però chi vuole notizie più precise sui costruttori nelle varie epoche e aree geografiche può vantaggiosamente leggersi questa voce. --93.38.253.221 (msg) 21:22, 8 nov 2016 (CET)[rispondi]

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