Discussione:Cadore

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Battaglie in Cadore durante la I guerra mondiale perchè il riferimento al Cadore l'ho trovato sfogliando la pagina della I guerra mondiale e mi è parso naturale rimanere in argomento. Per i dati più generali circa il Cadore rimando al sito della Comunità montana Centro Cadore che è http://cadore.com

E le Marmarole e i Cadini?

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Belle le foto delle Tre Cime - peraltro scattate quasi tutte dalla provincia di Bolzano. Ma come mai neanche una delle Marmarole, o dei Cadini di Misurina?

EDF

Hai ragione, appena posso ne inserisco io un paio! --Kufoleto 10:27, 19 gen 2007 (CET)[rispondi]

Ho rimosso le Tofane dalle Bellezze Naturali in quanto appartenenti al territorio di Ampezzo (non Cadore) e aggiunto una foto delle Tre Cime versante cadorino e del Centro Cadore. EDF ha ragione:bisogna rifare completamente la gallery: su 14 foto ben 9 sono del territorio di Sesto Pusteria!!!Come se il Cadore si riducesse alla parete nord delle Tre Cime e al rifugio Locatelli, che sono entrambi, ripeto, extra-cadorini. Propongo di tenerne un paio e mi incarico di aggiungere foto più inerenti alla voce. --Kufoleto 12:07, 21 gen 2007 (CET)[rispondi]


L'Ampezzo è comunque geograficamente Cadore; fu staccato politicamente nel 1511 per conquista di Massimiliano. Franco

Ok allora che si fa? Lo consideriamo dentro geograficamente ma separato storicamente, o visto che la geografia è fatta dall'intervento umano, quello che è separato dagli uomini non è unito dalla natura? Inoltre il comune di Cortina non fa parte della Magnifica Comunità di Cadore, come si dice nella voce medesima, anche se entra a far parte della Comunità montana Val Boite..insomma un bel caos! Però oggettivamente non credo che gli Ampezzani si sentano cadorini, nè mi sento di ascrivere Tofane, Cinque Torri,ecc tra le montagne cadorine!--Kufoleto 00:14, 30 gen 2007 (CET)[rispondi]

Una "bellezza" naturale, secondo me, fa soprattutto riferimento al territorio in senso geografico. E' vero che tra ampezzani e cadorini ci sono rivalità storiche dovute al fatto che per circa 400 anni hanno fatto parte di stati diversi (tranne il periodo napoleonico e, per le questioni generali, sotto gli Asburgo fino al 1866), ma tra Cadore ed Ampezzo non c'è alcuna barriera geografica: se vai da San Vito a Cortina quasi non ti accorgi. Per di più il bacino idrografico e la valle è la stessa (del Boite affluente del Piave). Va anche detto che fino al 1511 [1] (guerra Lega di Cambrai contro Venezia), per riferirci alle questioni storico-politiche-sociali-culturali-linguistiche l'Ampezzo era parte integrante del Cadore [2],inteso come "piccola patria"; faceva democraticamente parte della Magnifica Comunità di Cadore (prova ne è che l'ampezzano Giovanni da Chiave partecipò alla stesura degli Statuti Cadorini del 1338, quale delegato eletto), era sotto la stessa giurisdizione ecclesiastica (quella del Patriarcato di Aquileia), era fin dal 1208 una delle 7 pievi matrici del Cadore derivanti dall'unica pieve antica di Pieve di Cadore; si amministrava con le stesse istituzioni comuni: le regole. Attualmente fa parte della stessa Comunità montana Val Boite e della stessa diocesi (Belluno-Feltre), la parlata è dello stesso ceppo ladino. Per questo mi sembra corretto comprendere l'Ampezzo (che mantiene comunque la sua identità) nel Cadore geografico di cui è un subterritorio come lo è il Comelico, l'Oltrepiave, ecc. Però nessuno vieta di pensarla diversamente. Franco


Caro Franco, è un vero piacere vedere tanta passione per la storia della mia terra, e spero che continuerai arricchendo queste voci con i tuoi contributi (magari registrandoti, per facilitare la comunicazione con te), ma credo che siamo andati un po' fuori del seminato. In primo luogo, nessuno sta discutendo l'appartenenza passata dell'Ampezzo nel Cadore, che è testimoniata da tutti i fatti che hai minuziosamente elencato tu, e nemmeno la somiglianza linguistica, etnica, geografica fra i due territori. Il punto è che le decisioni politico-amministrative fanno la geografia. Ti faccio un esempio: durante la guerra fredda nessuno si sarebbe sognato di annoverare Lipsia o Dresda (che appartenevano alla Germania dell'Est) fra le città della Germania Ovest, anche se gli abitanti delle due zone, precedentemente uniti, parlavano la stessa lingua, avevano gli stessi costumi, e parafrasandoti "andando da una parte all'altra parte quasi non ci saremmo accorti" (forse sì, per qualche metro di filo spinato che, fortunatamente, ancora non abbiamo steso in Val Boite ;-P). In seconda battuta quello che voglio dire è che si contano a migliaia le divisioni aribitrarie che si riflettono nella suddivisione geografica, e ciò che stiamo cercando di fare qui è categorizzare con ordine secondo lo stato attuale delle cose, al fine di poterci orientare nella ricerca. Un altro esempio:se un giorno ipoteticamente Cortina, o Lamon, passassero al Trentino Alto Adige, dovremmo tenerle nella categoria Veneto solo perchè una volta lo erano? La risposta è no, caro Franco, dovrebbero essere immediatamente spostate per agevolare la ricerca di un utente che stesse ricercando materiale a riguardo. Andrebbe solo incluso nella voce un trafiletto che spieghi l'antica appartenenza. Lo stesso vale per l'Ampezzo, se stessimo scrivendo la Wikipedia del 1400 avresti perfettamente ragione tu, ma ad oggi non è così, basti vedere l'elenco dei comuni della Magnifica riportati in questa stessa voce, nel quale Cortina non figura. Quindi sì, ai bei tempi le Tofane e l'Ampezzo intero erano tutt'uno col Cadore, ma ad oggi, a causa di fratture storiche e amministrative, non è più così.--Kufoleto 12:43, 10 feb 2007 (CET)[rispondi]

Caro Kufoleto, partiamo da due punti di vista (geografia politica, geografia fisica) diversi, il tuo storico amministrativo, il mio strettamente geografico (le note storiche aggiunte stanno a documentare le radici comuni e le ragioni che portarono a diversificare l'identità) che, come avrai notato nel mio precedente intervento, è marcato dal corsivo per evidenziare le motivazioni che ritengo essenziali alla mia argomentazione. Quel che mi sembra importante osservare è che queste montagne sono tra le più belle d'Europa, un patrimonio al di là della loro appartenenza. Franco

Risorgimento

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Ci sarebbe da sviluppare la parte di storia del Risorgimento in Cadore, che ci è valsa la medaglia d'oro. Io ho scritto qualcosina su Pier Fortunato Calvi e ho aggiunto in questo articolo l'intestazione per spronarvi alla ricerca!! --Kufoleto 10:24, 19 gen 2007 (CET)[rispondi]

Natale Talamini

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don Natale Talamini di Pescul (nella voce Cadore) risulta fondatore del Gazzettino; la nota storica del Gazzettino del Nordest riporta Giampietro Talamini quale fondatore. Don Natale fu patriota, mentre Giampietro nativo di Vodo fu giornalista. Franco

Montagne cadorine o ampezzane?

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Visto che sono stato interpellato dal Kufoleto, mi sentirei di dire che le montagne dell'Ampezzo sono da escludere dal novero di quelle cadorine, così come quelle cadorine da quelle ampezzane... Comprendere l'Amprezzo nel Cadore non ha senso sopratutto perché è da 5 secoli che ogni ampezzano fa di tutto per non dirsi cadorino, e sopratutto perché il Cadore non è tale in quanto espressione geografica, ma in quanto comunità storico-culturale. E Cortina sono secoli che si chiama assolutamente ed inderogabilmente fuori dal contesto storico-culturale cadorino. Richiamarsi alle remote comuni radici, che ha decisamente senso da un punto di vista linguistico ladino (perché la somiglianza si riscontra nei fatti), non lo ha proprio da un punto di vista geografico: il Cadore "geografico" non è che la proiezione territoriale dei paesi che nella storia e nell'attualità si sono definiti e dimostrati cadorini. La mia opinione dunque è: fa benissimo chi toglie, per esempio, dalle montagne cadorine le tofane, così come bisogna stare attenti che, altrettanto per esempio, nessuno metta tra le montagne ampezzane le tre cime... Bravo Kufoleto, e per qualsiasi altro bisogno chiedi pure! --Edowikip 20:42, 31 gen 2007 (CET)[rispondi]

Geograficamente il Cadore comprende tutto il bacino del fiume Piave dalla sua sorgente sul monte Peralba alla località di Termine. La sua linea di confine segue lo spartiacque dell'intero bacino come segue: Verso Est: partendo da Termine i monti che dividono il Cadore dalla Carnia: il Duranno, gli Spalti di Toro, il Cridola e la Terza Grande. Verso Nord: da Cima Sappada al Monte Peralba fino al valico di Monte Croce Comelico. La linea continua verso il Monte Popera, la Croda dei Toni, le Tre Cime di Lavaredo fino al Monte Cristallo e alla Croda Rossa; Verso Ovest: il Cadore è diviso dalla valle della Pusteria e della Val Badia dallo spartiacque composto da Croda del Becco, Fanes, Monte Cavallo fino a raggiungere il Passo Falzarego e Tra Sassi. Lo separa dalle zone dell'Agordino e dello Zoldano lo spartiacque delle valli dei fiumi Maè e Cordevole composto da maestosi gruppi montuosi quali Nuvolau, Pelmo, Bosconero. Questi sarebbero i confini geografici (non amministrativi e/o storici) del Cadore, inteso come regione geografica o, se si preferisce, area geografica segnalata anche dall'Atlante De Agostini e riconosciuti dai geografi secondo il loro metodo di classificazione. E con questo nessuno andrà a togliere la proprietà delle crode ampezzane a Cortina, le crode dell'auronzano ad Auronzo, le montagne dell'Oltrepiave a Vigo e Lorenzago, ecc. ecc. (a meno di qualche battaglia intestina tra le bellicose, in senso campanilistico, comunità). Franco

Esatto,Franco credo abbia citato Franco Fini che nel suo Cadore e Ampezzano così delimita i confini geografici naturali del Cadore. Nell'elenco delle bellezze naturali del Cadore andrebbero citati anche il Popera con i suoi celeberrimi Passo della sentinella e Strada degli alpini, la Croda de Toni una delle maggiori zolle di dolomia principale delle dolomiti orientali, i Lostoni di Formin ai piedi dei quali fu costruita la famosa muraglia di giau, il Peralba con il suo sacro fiume. E ancora la Val Visdende, l'altopiano di Casera Razzo e potrei continuare...

Battaglia di Cadore (Rusecco, 1508): Sixt von Trautson fu il comandante delle truppe di Massimiliano I che, nella battaglia, perse anche la vita. Franco

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