Coordinate: 37°58′42.96″N 23°43′08.4″E

Dipylon

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Dipylon
CiviltàCiviltà greca
UtilizzoNecropoli
EpocaIV secolo a.C.
Localizzazione
StatoBandiera della Grecia Grecia
ComuneAtene
Mappa di localizzazione
Map
Mappa di localizzazione: Grecia
Dipylon
Dipylon
Localizzazione di Dipylon in Grecia

Il Dipylon è una porta monumentale di Atene, in Grecia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Costruita all'ingresso nord-occidentale di Atene nel IV secolo a.C., aveva una doppia entrata e conduceva al quartiere dei vasai. La prima fase di edificazione risale all'epoca delle mura di Temistocle (479-478 a.C.).[1] Nei suoi pressi alcuni scavi archeologici del 1871 hanno portato alla luce una necropoli, con sepolture risalenti tra il IX ed il VII secolo a.C.; in seguito[2][3] è stato rinvenuto anche il sepolcro comune Demosion sema del V secolo a.C., destinato a onorare i caduti in guerra.[4]

La via delle Panatenee fu tracciata dai Pisistratidi per condurre la processione panatenaica dal Dipylon all'Acropoli.[5]

Kouros, dall'area del Dipylon. Atene, Museo del Ceramico.

Ritrovamenti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

Nell'area della necropoli del Dipylon, situata lungo la via sacra tra la porta sacra e l'antico fiume Eridano,[1] sono stati ritrovati frammenti di sculture "adagiati in orizzontale sotto il battuto della strada per consolidare il terreno paludoso; la deposizione è da attribuire alla prima fase della porta".[1]

Insieme ai frammenti è stato rinvenuto un kouros in marmo insulare, alto circa 2 metri, "privo di quasi tutta la gamba sinistra e della destra fino al ginocchio. Il volto ovale con i grandi occhi a mandorla dal taglio netto, ancora privo del sacco lacrimale, e la raffinata acconciatura a perloni riflettono lo stile del cosiddetto Maestro del Dipylon, autore di un altro kouros monumentale, del quale resta la testa". Quest'ultima è stata ritrovata nelle mura di Temistocle che circondano l'Acropoli, e mostra come lo scultore sia ancora "legato alle dimensioni geometriche del blocco".[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Bejor, p. 100.
  2. ^ Clairmont.
  3. ^ Athens City Guide.
  4. ^ Bejor, p. 211.
  5. ^ Bejor, p. 121.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Christoph Clairmont, New Evidence for a Polyandrion in the Demosion Sema of Athens?, in The Journal of Hellenic Studies, vol. 101, Cambridge, Cambridge University Press, novembre 1981, pp. 132-134, ISSN 0075-4269 (WC · ACNP), OCLC 909922045.
  • Giorgio Bejor, Marina Castoldi e Claudia Lambrugo, Arte greca : dal decimo al primo secolo a. C., Milano, Mondadori Università, 2013, ISBN 978-88-6184-296-0, OCLC 897960080, SBN IT\ICCU\PAV\0073307.
  • (EN) The Demosion Sema, su greece-athens.com. URL consultato il 7 gennaio 2018.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Archeologia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Archeologia