Diplomazia musicale

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La diplomazia musicale è una particolare forma di diplomazia culturale.[1]

Definizione[modifica | modifica wikitesto]

Come linguaggio universale capace di abbattere le barriere linguistiche e le differenze culturali,[2] la musica promuove la cooperazione, la comprensione e il rispetto reciproco tra comunità, popoli e nazioni,[3] contribuendo così alla creazione e alla promozione di una cultura di pace.[4]

Obiettivi[modifica | modifica wikitesto]

La musica, come potente linguaggio artistico ed espressivo, rappresenta uno strumento particolarmente efficace per sostenere la diplomazia pubblica,[5] incoraggiare l'azione politica e promuovere l'attivismo sociale.[6] Nel corso della storia, numerosi musicisti, compositori, autori, cantautori ed interpreti hanno promosso, attraverso la loro attività artistica, il dialogo interculturale e interreligioso, il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali.[7]

Esempi[modifica | modifica wikitesto]

Esistono diverse organizzazioni non governative che promuovono a livello internazionale la diplomazia musicale.

Fra queste: EMMA for Peace,[8] Playing for Change, Tetracordo Summit e Musicians without Borders.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Music Diplomacy, su MUSIC DIPLOMACY. URL consultato il 18 giugno 2020.
  2. ^ La diplomazia musicale per fare la differenza: parla Paolo Petrocelli • Le Salon Musical, su Le Salon Musical, 31 maggio 2020. URL consultato il 18 giugno 2020.
  3. ^ La diplomazia musicale: When music speaks, everybody understands [collegamento interrotto], su 2014.csreinnovazionesociale.it. URL consultato il 18 giugno 2020.
  4. ^ Ramel, Frédéric, editor. Prévost-Thomas, Cécile, editor., International relations, music and diplomacy : sounds and voices on the international stage, ISBN 978-3-319-87488-3, OCLC 1085143362. URL consultato il 18 giugno 2020.
  5. ^ Diplomazia musicale - La 49ª puntata di “Diplomazia e dintorni” in onda Martedì 1 dicembre su Radio LUISS, su esteri.it. URL consultato il 18 giugno 2020.
  6. ^ (EN) Luis Velasco-Pufleau, Music, diplomacy and emotions, su Music, Sound and Conflict. URL consultato il 18 giugno 2020.
  7. ^ (EN) Music and Diplomacy from the Early Modern Era to the Present, Palgrave Macmillan US, 2014, ISBN 978-1-137-46832-1. URL consultato il 18 giugno 2020.
  8. ^ «Vi prego fermate le guerre», l’urlo del mondo della musica contro le guerre, su Video: ultime notizie - Corriere TV. URL consultato il 18 giugno 2020.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]