Dionigi della Natività

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Beato Dionigi della Natività
I beati Dionigi della Natività e Redento della Croce
 

Martire

 
NascitaHonfleur, 12 dicembre 1600
MorteBanda Aceh, 29 novembre 1638
Venerato daChiesa cattolica
Beatificazione10 giugno 1900 da papa Leone XIII
Ricorrenza29 novembre

Dionigi della Natività, al secolo Pierre Berthelot (Honfleur, 12 dicembre 1600Banda Aceh, 29 novembre 1638), è stato un missionario carmelitano scalzo francese, martire a Sumatra assieme al confratello Redento della Croce. È stato beatificato da papa Leone XIII il 10 giugno 1900.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Primogenito di dieci figli, si imbarcò in giovane età e divenne capitano di navi mercantili: fu anche un abile cartografo (una mappa di sua proprietà, ricca di sue annotazioni, è conservata al British Museum di Londra).

Lavorando al servizio dei portoghesi a Malacca conobbe un carmelitano scalzo, Filippo della Trinità, sotto la cui influenza entrò in religione nel convento di Goa: emise la professione solenne nel 1636 prendendo il nome di Dionigi della Natività.

Assieme a un confratello, il portoghese Redento della Croce, si dedicò all'evangelizzazione dei musulmani di Sumatra: i due furono fatti arrestare dal sultano di Aceh, Iskandar Thani, e, dopo varie torture, furono uccisi . A Dionigi della Natività venne fracassato il cranio dopo essere stato trafitto da una spada.

Furono i primi membri del loro ordine a subire il martirio.

Culto[modifica | modifica wikitesto]

Beatificato il 10 giugno 1900 da papa Leone XIII.

Il suo elogio si legge nel Martirologio romano al 29 novembre:

«Ad Aceh nell’isola di Sumatra, beati martiri Dionigi della Natività (Pietro) Berthelot, sacerdote, e Redento della Croce (Tommaso) Rodríguez, religiosi dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, che furono dapprima ridotti in schiavitù dai maomettani e infine uccisi sulla riva del mare a colpi di frecce e di scure.»

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN88963040 · ISNI (EN0000 0000 6164 5612 · BAV 495/21223 · GND (DE1126766453 · WorldCat Identities (ENviaf-88963040