Collisione aerea di New York del 1960

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Collisione aerea di New York
Tipo di eventoIncidente
Data16 dicembre 1960
TipoCollisione in volo causata da errore del pilota del DC-8
LuogoMiller Field, New York (1°aereo); Park Slope, Brooklyn (2° aereo)
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Coordinate40°34′07″N 74°07′19″W / 40.568611°N 74.121944°W40.568611; -74.121944
OperatoreUnited Airlines
Vittime134
Feriti0
Sopravvissuti0
Primo aeromobile
Un Douglas DC-8 di United Airlines, simile a quello coinvolto nell'incidente
Tipo di aeromobileDouglas DC-8-11
Nome dell'aeromobileMainliner Will Rogers
OperatoreUnited Airlines
Numero di registrazioneN8013U
PartenzaAeroporto Internazionale di Chicago-O'Hare, Chicago, Stati Uniti
DestinazioneAeroporto Internazionale John F. Kennedy, New York, Stati Uniti
Occupanti84
Passeggeri77
Equipaggio7
Vittime84 (83 inizialmente)
Feriti0 (1 inizialmente)
Sopravvissuti0 (1 inizialmente)
Secondo aeromobile
Un Lockheed Super Constellation di Trans World Airlines, simile a quello coinvolto nell'incidente
Tipo di aeromobileLockheed L-1049A Super Constellation
Nome dell'aeromobileStar of Sicily
OperatoreTrans World Airlines
Numero di registrazioneN6907C
PartenzaAeroporto Internazionale Port Columbus, Columbus, Stati Uniti
DestinazioneAeroporto LaGuardia, New York, Stati Uniti
Occupanti44
Passeggeri39
Equipaggio5
Vittime44
Feriti0
Sopravvissuti0
Altri coinvolti
Vittime6
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Stati Uniti d'America
Collisione aerea di New York del 1960
Dati da Aviation Safety Network[1][2]
voci di incidenti aerei presenti su Wikipedia

Venerdì 16 dicembre 1960, un Douglas DC-8 di United Airlines, diretto all'aeroporto Internazionale John F. Kennedy di New York, si scontrò a mezz'aria con un Lockheed L-1049 Super Constellation in fase di avvicinamento all'aeroporto LaGuardia di New York.[1][2] Il Super Constellation si schiantò a Miller Field, Staten Island, e il DC-8 a Park Slope, Brooklyn; la collisione provocò la morte di tutte le 128 persone sui due aerei e di sei persone a terra. Al momento dello scontro, fu il peggior disastro aereo mai avvenuto nella storia dell'aviazione. Il bilancio delle vittime fu superato solo otto anni dopo dall'abbattimento del C-130 Hercules dell'USAF del 1968.[3] In termini di aviazione commerciale, il bilancio delle vittime venne superato solo dall'incidente del volo Viasa 742 nel 1969, che si schiantò poco dopo il decollo provocando la morte di tutte le 84 persone a bordo dell'aeromobile e di 71 a terra.[4] La collisione divenne nota come l'incidente aereo di Park Slope o l'incidente aereo di Miller Field[5], rispettivamente i siti di caduta di ciascun aereo. L'incidente fu anche la prima perdita e il primo incidente mortale che coinvolse un Douglas DC-8.

Gli aerei[modifica | modifica wikitesto]

Gli aerei coinvolti furono due:

L'incidente[modifica | modifica wikitesto]

Il contesto[modifica | modifica wikitesto]

Alle 10:21 Eastern Time, il volo United 826 avvisò tramite la radio ARINC - che trasmise il messaggio al centro di manutenzione di UAL - che uno dei ricevitori VOR lungo il suo percorso aveva smesso di funzionare. Al controllore del traffico aereo, tuttavia, non fu detto che il volo aveva un solo ricevitore, il che rese più difficile per i piloti del volo 826 identificare l'intersezione Preston, oltre la quale non avevano ancora ricevuto l'autorizzazione.

Alle 10:25 Eastern Time, il controllo del traffico aereo autorizzò il volo 826 ad abbreviare la rotta verso il punto di intersezione di Preston (vicino a Laurence Harbour, New Jersey) di 19 chilometri. Tale autorizzazione includeva delle istruzioni di attesa. Il volo 826 doveva ridurre la sua velocità prima di raggiungere tale punto, fino a 210 nodi (390 km/h). Tuttavia, si stima che il DC-8 stesse volando a 301 nodi (557 km/h) al momento dello scontro con il volo TWA, diverse miglia oltre il limite di spazio di Preston.

Durante l'indagine, United affermò che il VOR di Colts Neck era inaffidabile (piloti testimoniarono a favore di questa affermazione).[9] ("Preston" era il punto in cui la via aerea V123 - la radiale 050 al largo del VOR di Robbinsville - attraversa la radiale Solberg a 120 gradi e la radiale Colts Neck a 346 gradi). Tuttavia, il rapporto finale della CAB non riferì di alcun problema al VOR di Colts Neck.

Le condizioni meteorologiche prevalenti erano pioggia leggera e nebbia (che era stata preceduta da nevicate).

La collisione[modifica | modifica wikitesto]

Secondo il FDR del DC-8, l'aereo era 19 chilometri fuori rotta e, per 81 secondi, scese con una velocità verticale di 3 600 piedi (1 100 m) al minuto (18 m/s); riuscì a rallentare da più di 400 nodi (740 km/h) a 301 nodi (557 km/h), pochi secondi prima della collisione.

Uno dei motori di destra del DC-8 colpì il Constellation proprio davanti alle sue ali, facendo a pezzi quella parte della fusoliera. Quest'ultimo entrò in una picchiata con i detriti che continuavano a cadere, mentre si disintegrava durante la sua spirale verso il suolo.

L'impatto strappò il motore del DC-8 dal suo pilone. Avendo perso un propulsore e gran parte dell'ala destra, il volo della United Airlines rimase in aria solo per un altro minuto e mezzo.

Il DC-8 si schiantò a Park Slope, Brooklyn, all'incrocio tra Seventh Avenue e Sterling Place, spargendo rottami e dando fuoco a dieci condomini costruiti in pietra arenaria, il Pillar of Fire Church, la Funeral Home McCaddin, una lavanderia cinese e una salumeria. Sei persone a terra persero la vita.[10] Il jet della TWA si schiantò all'angolo nord-ovest di Miller Field, con alcune sezioni che finirono nel porto di New York.[11]

Dopo la collisione non vi fu alcun contatto radio con i controllori del traffico da parte di nessuno dei due aeroplani, sebbene l'ATC del LaGuardia avesse avvistato un aereo in arrivo, in rapido movimento e non identificato, proveniente da Preston (il DC-8 della United Airlines).[12]

L'unico sopravvissuto allo scontro[modifica | modifica wikitesto]

L'unica persona a sopravvivere inizialmente allo schianto fu un ragazzo di 11 anni di Wilmette, Illinois. Stava viaggiando sul volo 826 non accompagnato per trascorrere il Natale a Yonkers con parenti. Fu spinto fuori dall'aereo in un banco di neve, che spense i suoi abiti in fiamme. Sebbene fosse vivo e cosciente, era gravemente ustionato e aveva inalato i fumi del combustibile ardente.[10] Morì di polmonite il giorno successivo.[13]

Le indagini[modifica | modifica wikitesto]

La probabile causa dell'incidente fu identificata in un rapporto del Civil Aeronautics Board degli Stati Uniti:

«Il volo United 826 ha superato il limite di autorizzazione e i confini dello spazio aereo assegnatogli dal controllo del traffico aereo. Un fattore che ha contribuito è stato l'alto tasso di velocità del DC-8 della United durante l'avvicinamento all'intersezione Preston, insieme al cambio di spazio che ha ridotto la distanza lungo la rotta Victor 123 di circa 11 miglia.»

Cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

La collisione è rappresentata nel 5º episodio della prima stagione del documentario "Why Planes Crash" di The Weather Channel. L'episodio si intitola "Collision Course" ("Rotta di collisione") ed è stato trasmesso per la prima volta nell'aprile 2013.[14]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident Douglas DC-8-11 N8013U New York, NY, su aviation-safety.net. URL consultato il 4 luglio 2020.
  2. ^ a b (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident Lockheed L-1049 Super Constellation N6907C Miller Army Air Station, NY, su aviation-safety.net. URL consultato il 4 luglio 2020.
  3. ^ (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident Lockheed C-130B Hercules 60-0297 Kham Duc, su aviation-safety.net. URL consultato il 4 luglio 2020.
  4. ^ (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident McDonnell Douglas DC-9-32 YV-C-AVD Maracaibo, su aviation-safety.net. URL consultato il 4 luglio 2020.
  5. ^ (EN) Park Slope Plane Crash - City Room Blog - The New York Times, su cityroom.blogs.nytimes.com. URL consultato il 4 luglio 2020.
  6. ^ (EN) N8013U United Airlines Douglas DC-8-10, su planespotters.net. URL consultato il 4 luglio 2020.
  7. ^ (EN) Bryan Swopes, N6907C Archives, su This Day in Aviation. URL consultato il 4 luglio 2020.
  8. ^ (EN) Registration Details For N6907C (Trans World Airlines (TWA)) L-1049- - PlaneLogger, su planelogger.com. URL consultato il 4 luglio 2020.
  9. ^ (EN) Richard Witkin, HIGH SPEED LAID TO JET IN CRASH; Inquiry Told Craft Overshot Circle Area at 500 M.P.H HIGH SPEED LAID TO JET IN CRASH, in The New York Times, 10 gennaio 1961. URL consultato il 4 luglio 2020.
  10. ^ a b Disaster in Fog - New York Times - 17 December 1960.
  11. ^ (EN) CAB, Final report New York mid air collision (PDF), su archive.org.
  12. ^ Excerpts of Tape Conversations at Time of Air Crash - New York Times - 22 December 1960
  13. ^ Perlmutter, Emanuel (18 December 1960). "Boy Who Survived Crash Dies; 'Stevie Tried Hard,' Father Says". The New York Times. p. 49.
  14. ^ (EN) Why Planes Crash: Collision Course - video dailymotion, su Dailymotion. URL consultato il 4 luglio 2020.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]