Clan Parisi

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Eugenio Palermiti, che insieme a Savino Parisi, è considerato il capo indiscusso del clan.

Il clan Parisi, attualmente noto anche come clan Parisi-Palermiti, è un'organizzazione criminale, originaria della città di Bari, operante soprattutto nel quartiere Japigia.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'organizzazione, storicamente capeggiata da Savino Parisi, detto "Savinuccio", attualmente detenuto, è apparsa sulla scena criminale barese negli anni '80 a causa del suo controllo sullo spaccio di droga, in particolare di eroina, nel quartiere Japigia.[2] Con lo strapotere dello spaccio di droga e delle estorsioni commesse negli anni dal suo clan, il boss Parisi avrebbe accumulato un ingente patrimonio, in parte reinvestito in proprietà immobiliari, in parte costituito da denaro contante. Inoltre Savinuccio dedicava un capitolo a parte all'acquisizione del "controllo di attività economiche", controllo imperniato sulla figura di Michele Labellarte, imprenditore deceduto nel 2009.[3] Secondo gli investigatori, il gruppo criminale, però, non si limiterebbe a fare soldi soltanto con il traffico di droga e le estorsioni, ma si infiltrerebbe nelle imprese e si avvicinerebbe anche alla politica locale.[4]

Nel 2017 la polizia ha sequestrato 2,5 milioni di euro ad Angelo Locorotondo, ritenuto vicino al clan.[5] Nel 2018 sono state sequestrate due ville, cinque cavalli da corsa e rapporti finanziari per oltre un milione di euro, riconducibile a Savinuccio Parisi, per la maggior parte intestati a dei prestanome compiacenti.[6] Nel Gennaio 2020 è stato arrestato Michele Parisi detto “gelatina”, fratello di Savinuccio Parisi, con l’accusa di tentata estorsione ai danni di un imprenditore.[7]

Dal 2017 al clan Parisi si è unito il clan Palermiti, dando vita a una 'società della guerra', nata per sostenere il conflitto scoppiato nel quartiere contro la compagine 'scissionista' capeggiata da Antonio Busco, che ha cercato di prendere una parte delle piazze di spaccio gestita dal clan.[8] La fazione dei Palermiti è comandata da Eugenio Palermiti, detto «il nonno», e considerato il braccio destro di Savinuccio Parisi. Tuttavia Palermiti occupa sempre più una posizione dominante all'interno del clan, poiché Parisi è in carcere da molti anni. Eugenio Palermiti avrebbe avuto anche l’intuito di coagulare i nuovi picciotti assetati di sangue, ricreare un suo esercito, consolidare il suo potere egemonico e infine di infilarsi nei più svariati gangli della società e dell’economia sane.[9]

Nel 2022, la Squadra Mobile di Bari ha eseguito un sequestro di beni per un complessivo di circa 1 milione di euro. Sotto sequestro sono finiti una impresa individuale, due società attive nel settore alimentare e dell'estetica, 2 fabbricati, tre autoveicoli e numerosi rapporti finanziari.[10] Ancora nel 2022, il cantante Tommy Parisi, nato nel 1983 e figlio del boss Savinuccio, è stato condannato a otto anni di reclusione e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici per il reato di associazione mafiosa.[11]

Nel Febbraio 2024 la polizia ha smantellato una operazione creata dal clan nel settore del commercio del caffè, in cui l'organizzazione costringeva bar e attività commerciali a vendere esclusivamente il prodotto di imprese legate ai Parisi, come la Torregina Caffè, riconducibile a Tommaso 'Tommy' Parisi e Christopher Luigi Petrone, la Raro srl, che aveva come "socio occulto" il fratello del boss, Massimo Parisi, e la Caffè Sartoriale.[12] Ancora nel febbraio 2024, è stato arrestato il boss Eugenio Palermiti, sotto accusa per il ferimento di Teodoro Greco nel 2013 e per condotte violente e persecutorie verso uomini del clan per non farli parlare con gli inquirenti.[13]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Antonella Fazio, Bari, in carcere esponenti del clan Parisi di Japigia, su Antenna Sud, 25 novembre 2023. URL consultato il 2 febbraio 2024.
  2. ^ Il boss Savino Parisi resta in carcere, su BariLive.it, 18 novembre 2022. URL consultato il 2 febbraio 2024.
  3. ^ "Appalti, soldi e relazioni socialila mafia è entrata nell’economia", su la Repubblica, 20 agosto 2011. URL consultato il 2 febbraio 2024.
  4. ^ “Il clan di Savinuccio Parisi anche nella politica”: nella relazione della Dia la mappa della criminalità barese, su la Repubblica, 14 aprile 2023. URL consultato il 2 febbraio 2024.
  5. ^ Bari, un caseificio gestito dal clan Parisi: maxi sequestro da 2,5 milioni, su la Repubblica, 12 aprile 2017. URL consultato il 2 febbraio 2024.
  6. ^ Bari, duro colpo al clan Parisi: sequestrate ville, orologi di lusso e cinque cavalli da corsa | Ilikepuglia.it - Magazine di informazione regionale della Puglia, su Ilikepuglia, 11 aprile 2018. URL consultato il 2 febbraio 2024.
  7. ^ Antonio Loconte, Bari, tentata estorsione a un imprenditore: 4 arresti. In carcere Michele Parisi detto "gelatina", su bari.ilquotidianoitaliano.com, 9 gennaio 2020. URL consultato il 2 febbraio 2024.
  8. ^ La 'società della guerra' e il business dello spaccio: così il clan Parisi-Palermiti gestiva i traffici di droga, su BariToday. URL consultato il 23 maggio 2024.
  9. ^ Carmela Formicola, Palermiti, il boss sanguinario che ha tenuto in scacco un pezzo di economia barese, su www.lagazzettadelmezzogiorno.it. URL consultato il 23 maggio 2024.
  10. ^ I soldi della droga reinvestiti in attività commerciali a Japigia: sequestri da 1 milione di euro, su BariToday. URL consultato il 2 febbraio 2024.
  11. ^ Bari, Tommy Parisi condannato a 8 anni per mafia e per le estorsioni ai cantieri. Decaro: "La vittoria del coraggio", su la Repubblica, 1º dicembre 2022. URL consultato il 2 febbraio 2024.
  12. ^ Mafia, gli affari del clan Parisi di Bari nel business del caffè - Notizie - Ansa.it, su Agenzia ANSA, 27 febbraio 2024. URL consultato il 28 febbraio 2024.
  13. ^ Arrestato il boss Eugenio Palermiti: il capoclan di Japigia è accusato di un ferimento e di stalking verso tre collaboratori di giustizia, su la Repubblica, 12 febbraio 2024. URL consultato il 23 maggio 2024.
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