Chiesa di San Giovanni Battista (Montechiarugolo)
Chiesa di San Giovanni Battista | |
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Facciata | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Località | Basilicanova (Montechiarugolo) |
Indirizzo | via Giuseppe Garibaldi 42 |
Coordinate | 44°41′45.43″N 10°21′35.63″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | san Giovanni Battista |
Diocesi | Parma |
Architetto | Camillo Uccelli, Luigi Adorni |
Stile architettonico | neobizantino |
Inizio costruzione | entro il 1521 |
Completamento | 1939 |
La chiesa di San Giovanni Battista, nota anche come pieve di Basilicanova, è un luogo di culto cattolico dalle forme neobizantine, situato in via Giuseppe Garibaldi 42 a Basilicanova, frazione di Montechiarugolo, in provincia e diocesi di Parma; fa parte della zona pastorale di Montechiarugolo-San Prospero.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'originaria pieve, dedicata a san Giovanni Battista, fu edificata più a est dell'attuale intorno al VII o VIII secolo, ma la prima testimonianza della sua esistenza risale al 921.[1]
La chiesa fu menzionata anche nel 1230 nel Capitulum seu Rotulus Decimarum della diocesi di Parma; all'epoca erano poste alle sue dipendenze le cappelle di San Biagio a Mamiano e Sant'Armanno a Fontananestra.[1]
Nel 1334 il vicino castello di Basilicanova, dopo essere stato conquistato dai Rossi, fu attaccato e dato alle fiamme da Mastino II della Scala;[2] l'incendio causò anche la completa distruzione della pieve.[3] La chiesa fu riedificata nell'attuale posizione forse già pochi anni dopo la scomparsa di quella medievale, ma non esistono testimonianze dell'esistenza del nuovo tempio più antiche del 1521.[1]
Alla fine del XVIII secolo fu costruita la torre campanaria.[1]
Nel 1871 la chiesa fu decorata e arricchita con l'aggiunta della volte sulla navata e del coro.[4]
Tra il 1915 e il 1920 il luogo di culto fu profondamente trasformato in stile neobizantino, su progetto dell'architetto Camillo Uccelli; furono interamente ricostruite le navate centrale e destra, arricchite con i bassorilievi e i capitelli disegnati dallo scultore Emilio Trombara.[4]
Nel 1938 furono riedificate la navata sinistra, la zona presbiteriale absidata, decorata con affreschi dal pittore Emanuele Quintavalla, e l'attigua sagrestia. L'anno seguente fu infine innalzata la nuova facciata con l'esonartece e le cappelle laterali, su progetto dal geometra Luigi Adorni.[4]
Nel 1949 la volta della navata centrale fu decorata con affreschi da Emanuele Quintavalla.[4]
Agli inizi del 2017 furono completati i lavori di ristrutturazione e consolidamento strutturale del tempio, del campanile settecentesco e della vicina canonica.[4]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa si sviluppa su un impianto a tre navate, con ingresso, preceduto da esonartece affiancato da due cappelle, a est e presbiterio absidato a ovest.[4]
La simmetrica facciata a capanna, interamente rivestita in laterizio, è caratterizzata dalla presenza dell'avancorpo a un solo livello; al centro vi si aprono le tre arcate a tutto sesto del portico, rette da due colonne in pietra coronate da capitelli riccamente scolpiti; ai fianchi si trovano le due cappelle laterali, illuminate da due ampie trifore ad arco a tutto sesto delimitate da lesene, arricchite in sommità da colonnine su peducci e archetti; a coronamento corre un altorilievo spezzato decorato con intrecci vegetali, mentre nel mezzo si innalza una cuspide.[4]
L'ampio portale d'ingresso principale, sormontato da lunetta scolpita, si affaccia al centro del nartece, coperto da tre volte a vela dipinte; sui lati del portico si aprono i due accessi secondari. La parte superiore è tripartita da quattro paraste decorate con colonnine sugli spigoli; nel mezzo è collocata una grande trifora, delimitata da un'arcata a tutto sesto in pietra riccamente scolpita; più in alto si apre una piccola finestra a croce greca, con cornice in rilievo; ai lati si trovano altre due trifore ad arco a tutto sesto, chiuse da lastre di pietra bianca traforata.[4]
I fianchi, oltre l'avancorpo a un solo livello illuminato da una trifora ad arco a tutto sesto, sono scanditi inferiormente da lesene, che delimitano a tre a tre le monofore a tutto sesto delle basse navate laterali; superiormente si aprono sulla navata centrale analoghe finestre ad arco. Al termine della navata laterale destra, in corrispondenza dell'abside, si innalza il campanile settecentesco intonacato, sviluppato su una pianta quadrata; la cella campanaria si affaccia sui quattro lati attraverso ampie bifore a tutto sesto, mentre a coronamento si staglia una guglia a base ottagonale.[4]
All'interno la navata centrale, coperta da una serie di volte a crociera decorate con affreschi novecenteschi, è separata da quelle laterali attraverso massicci pilastri in mattoni alternati a gruppi di tre arcate a tutto sesto, rette da colonnine binate in pietra coronate da capitelli con pulvini.[4]
Il presbiterio absidato, coperto da catino e volta affrescati, è illuminato perimetralmente da una serie di monofore ad arco a tutto sesto; al centro è collocato l'altare maggiore in pietra, ornato con intrecci vegetali in stile neobizantino.[4]
La cappella laterale alla sinistra dell'ingresso contiene il fonte battesimale, mentre quella sulla destra un tempietto.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Fallini, Calidoni, Rapetti, Ughetti, p. 58.
- ^ Basilicanova, su geo.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 24 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 13 settembre 2016).
- ^ Basilicanova, su digilander.libero.it. URL consultato il 24 aprile 2017.
- ^ a b c d e f g h i j k l Chiesa di San Giovanni Battista, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 24 aprile 2017.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Marco Fallini, Mario Calidoni, Caterina Rapetti, Luigi Ughetti, Terra di pievi, Parma, MUP Editore, 2006, ISBN 88-7847-021-X.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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