Bruno Corà

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Bruno Corà presso la Fondazione Palazzo Albizzini a Città di Castello (2019)

Bruno Corà (Roma, 20 ottobre 1942) è uno storico dell'arte e critico d'arte italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Inizia la sua carriera di critico e curatore dalla metà degli anni Sessanta a Milano, per proseguire poi a Roma. Dal 1970 collabora con gli Incontri Internazionali d'Arte di Roma per mostre come Contemporanea del 1973[1]. Dal 1976 è giornalista pubblicista, iscritto all'ordine[2].

Dal 1979 al 1999 è stato professore e accademico d'onore dell'Accademia di Belle Arti ''Pietro Vannucci'' di Perugia[3]. Ha inoltre insegnato all'Università degli Studi di Cassino[4] dal 1999 al 2006 e, per un breve periodo, all'Università degli Studi di Firenze.

Presidente della Fondazione Burri[5], è stato direttore di Palazzo Fabroni Arti visive Contemporanee di Pistoia, del Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato[1], del CAMeC - Centro d'arte moderna e contemporanea della Spezia[6], del Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Lugano nonché docente di Storia dell’arte contemporanea presso l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

Corà ha curato diverse biennali internazionali d'arte; come quella di Dakar, Gubbio e La Spezia[7]. Ha curato mostre di artisti internazionali come Giuseppe Uncini[8], Vincenzo Agnetti[9], Alberto Burri[10], Louise Nevelson[11], Yves Klein[12], Alighiero Boetti[13], Lucio Fontana[14], Michelangelo Pistoletto[15], Fausto Melotti, Enrico Castellani, Luciano Fabro, Giulio Paolini[16], e Francesco Lo Savio[17].

Dal 2012 al 2016 ha ideato e diretto la rivista Mozart dedicata all'arte contemporanea e con interventi, nel corso degli anni, di Enrico Castellani, Jannis Kounellis, Bill Viola, Christian Boltanski, Claudio Parmiggiani, Jaume Plensa e molti altri[18].

Gli oltre trecento saggi critici d’arte contemporanea di cui è autore sono stati pubblicati su monografie, quotidiani e riviste specializzate[19].

Nel 1975 Joseph Beuys realizza l'opera Bruno Corà - Tee, mettendo del tè in bottiglie di Coca Cola a lui dedicata.[20]

Alcune opere[modifica | modifica wikitesto]


Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b magazineart.net - Corà Bruno.
  2. ^ Elenco Ordine Giornalisti Pubblicisti (PDF).
  3. ^ Accademia Belle Arti di Perugia. Accademici d'onore.
  4. ^ Apre il Camusac a Cassino, in Il Giornale delle Fondazioni, 16 ottobre 2013. URL consultato il 26 maggio 2018.
  5. ^ Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri.
  6. ^ Frittelli Arte, Bruno Corà.
  7. ^ Interscultura, Bruno Corà (archiviato dall'url originale il 31 dicembre 2016).
  8. ^ Giuseppe Uncini - Dimore.
  9. ^ Vincenzo Agnetti - La Lettera Perduta.
  10. ^ Alberto Burri e i poeti. Materia e suono della parola.
  11. ^ Louise Nevelson.
  12. ^ Yves Klein - Judo e teatro. Corpo e visioni.
  13. ^ Alighiero e Boetti, a cura di Bruno Corà, Cosenza, Palazzo Arnone, 2006.
  14. ^ Alberto Burri / Lucio Fontana - Burri e Fontana a Brera.
  15. ^ Michelangelo Pistoletto - Amare-Salvagente.
  16. ^ Fausto Melotti - Consonanze.
  17. ^ Domenico Gnoli / Francesco Lo Savio.
  18. ^ Artribune: Se la suona e se la canta? Alla Fondazione Marconi la presentazione del “Mozart” diretto da Bruno Corà: nel bene e nel male la cara vecchia rivista di una volta.
  19. ^ INTER(S)CULTURA.IT, Corà Bruno (archiviato dall'url originale il 31 dicembre 2016).
  20. ^ Joseph Beuys "Bruno Corà - Tee" 1975 bottiglia di Coca Cola, tè, scatola di legno.
  21. ^ ANTONINO BOVE. L’ARTE PIÙ POTENTE DELLA FISICA di Bruno Corà.
  22. ^ Louise Nevelson di Bruno Corà.
  23. ^ Gianni Asdrubali. Spazio frontale di Bruno Corà.
  24. ^ Mario Merz, Bruno Corà e Mary Jane Jacob, Mario Merz at MOCA., Fabbri Editori, 1989, ISBN 978-0-914357-17-9. URL consultato il 29 ottobre 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Bruno Corà (JPG), in MCmicrocomputer, n. 213, Roma, Pluricom, gennaio 2001, pp. 58-61, ISSN 1123-2714 (WC · ACNP).
  • Toti Carpentieri, Da “Contemporanea” del 1973 alla attuale presidenza della Fondazione Burri: l’illuminante incontro con Bruno Corà, AWartmag, Sunshine, 2021 ISSN 2724-0150[1]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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