Bozza:Álvaro Gonçalves Coutinho

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Ritratto di Álvaro Gonçalves Coutinho di Marques Cunha
Ritratto di Álvaro Gonçalves Coutinho di Marques Cunha

Álvaro Gonçalves Coutinho,[1] meglio conosciuto come O Magriço, era un guerriero portoghese, nato a Penedono, intorno al 1383. Morì dopo il 2 luglio 1445. Era figlio di Gonçalo Vasques Coutinho, II Maresciallo del Portogallo e della prima consorte di questi, Leonor Gonçalves de Azevedo (figlia a sua volta di Gonçalo Vasques de Azevedo, I Maresciallo del Portogallo). Álvaro Gonçalves Coutinho è menzionato nella storia cavalleresca Os Doze de Inglaterra ("I Dodici d'Inghilterra"), vicenda semileggendaria contenuta nel poema epico I Lusiadi di Luís Vaz de Camões (canto I strofa 12).[2][3]

Gonçalo Vasques Coutinho fu alcalde del castello de Penedono, dove nacquero i suoi figli, tra cui il celebre Magriço, Álvaro Gonçalves Coutinho, che fu protagonista di un avvenimento romantico, molto tipico della mentalità cavalleresca medievale. Pur essendo un cavaliere del lignaggio della Corte del Maestro d'Avis, Magriço non accettò che il suo monarca gli negasse il matrimonio con la donna che amava, partendo per la Borgogna dove combatté per più di un decennio tra i coetanei di João Sem, Paura. che lo considerava uno dei guerrieri più impavidi che lo abbiano mai servito.

Storia dei Dei Dodici d'Inghilterra[modifica | modifica wikitesto]

La storia racconta che dodici dame inglesi furono accusate da dodici cavalieri inglesi di mancanza di virtù, onore e nobiltà. Le dame insultate chiesero ai parenti di difenderle, ma la fama dei diffamatori, di grandi guerriere, indebolì ogni desiderio di difendere l'onore delle dame, da parte dei loro familiari. Le dame allora si rivolsero al duca di Lencastre, suocero del re del Portogallo (Giovanni d'Aviz, il Buono), affinché le aiutasse a trovare dei difensori per le richiesta. Il duca di Lencastre chiese aiuto ai portoghesi, poiché conosceva le qualità cavalleresche di questo popolo, da quando erano in guerra nella penisola iberica. La richiesta fu subito accolta dai dodici cavalieri, che proposero di partire, al più presto, in difesa delle dame inglesi.[4] Giovanni I, suggerì alle dame offese i nomi di dodici cavalieri portoghesi che aveva incontrato in combattimento contro la Castiglia.

Gli undici si imbarcarono, la nave che trasportava i undici portoghesi lasciò il Porto, tuttavia, uno dei cavalieri, D. Álvaro Gonçalves Coutinho, il Magriço, ha deciso di andare via terra, a cavallo attraversando montagne e valli fino alle Fiandre, per avere l'opportunità di raggiungere grande gloria e fama, fino a quando non si unì successivamente ai compagni. Il giorno del combattimento, già in Inghilterra, quando i cavalieri portoghesi si schierarono davanti ai dodici cavalieri inglesi, notarono la disuguaglianza tra le due parti, poiché Magriço non era ancora arrivato. Nel giorno stabilito la fanciulla indifesa si mise a lutto. Hanno schierato i dodici contro gli undici e Magriço non è bastato. Era quasi sul punto di cominciare, quando la popolazione cominciò a creare un grande trambusto per l'avvicinarsi di Magriço, che poi si unì ai suoi compagni.[4]

Combatterono prima a cavallo e poi a piedi, concludendo lo scontro con la vittoria dei portoghesi che, davanti alla società inglese, recuperarono l'onore e la nobiltà delle dame. I valorosi portoghesi furono, da quel momento in poi, conosciuti come i Dodici d'Inghilterra.[4]

Narrato da Fernão Veloso, il mitico episodio dei Dodici d'Inghilterr a fu immortalato nel canto VI (strofe da 42 a 49) di I Lusiadi, di Luís de Camões, che probabilmente raccolse la storia dal manoscritto del XVI secolo, Crónica Breve das Cavalarias dos Doze de Inglaterra.[4]

Dati genealogici[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di:

  • Gonçalo Vasques Coutinho, signore di Leomil, maresciallo del Regno, alcaide-mor di Trancoso e Lamego e capo coppiere della regina D. Filipa di Lancaster;
  • Leonor Gonçalves de Azevedo, figlia di Gonçalo Vasques de Azevedo, signore di Lourinhã, e Inez Afonso, signora della regina D. Leonor Teles.

Sposato con:

Bambini:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fonseca, João Ferreira da, Álvaro Gonçalves Coutinho, “O Magriço”: O cavaleiro e o seu tempo, Quartzo Editora, Viseu, 2013
  2. ^ Luís de Camões, Os Lusíadas, su https://www.gutenberg.org/files/3333/3333- h /3333-h.htm. URL consultato il 4 marzo 2024.
  3. ^ BNP - Álvaro Gonçalves Coutinho, o Magriço, su bibliografia.bnportugal.gov.pt. URL consultato il 3 marzo 2024.
  4. ^ a b c d Porto Editora (a cura di), Os Doze de Inglaterra, su infopedia.pt, Infopédia.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Costa, Santos, O Magriço: um dos doze de Inglaterra, Câmara Municipal de Trancoso, Trancoso, 2000
  • Fonseca, João Ferreira da, Álvaro Gonçalves Coutinho, “O Magriço”: O cavaleiro e o seu tempo, Quartzo Editora, Viseu, 2013, ISBN 978-989-97003-7-6