Blighia

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Blighia
Albero di Blighia sapida
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superrosidi
(clade)Rosidi
(clade)Eurosidi
(clade)Malvidi
OrdineSapindales
FamigliaSapindaceae
SottofamigliaSapindoideae
TribùNephelieae
GenereBlighia
K. D. König
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseRosidae
OrdineSapindales
FamigliaHippocastanaceae
GenereBlighia
Sinonimi

Akea
Stokes
Akeesia
Tussac
Bonannia
Raf.
Phialodiscus
Radlk.

Specie

Blighia K. D. König è un genere di piante appartenente alla famiglia Sapindaceae, comprendente tre specie originarie dell'Africa tropicale.[1]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il genere deve il proprio nome scientifico al capitano William Bligh, noto per essere stato capitano dell'HMS Bounty, che portò dei campioni di Blighia sapida ai Kew Gardens Londra dalla Giamaica, dove la pianta era stata introdotta probabilmente da schiavi africani.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di alberi sempreverdi. I frutti sono generalmente velenosi, ma in alcune specie, come Blighia sapida e in misura minore Blighia welwitschii, gli arilli maturi e opportunamente preparati sono edibili.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Il genere comprende tre specie:[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Blighia, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato l'11 gennaio 2021.
  2. ^ (EN) Captain Bligh’s fruit: handle with care [collegamento interrotto], su pharmaceutical-journal.com, 20 marzo 2013. URL consultato l'11 gennaio 2020.

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