Attrezzi e utensili da officina

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Voce principale: Officina (meccanica).

Gli attrezzi e utensili da officina sono degli strumenti meccanici utilizzati in una officina meccanica; ognuna di esse ne ha ampia dotazione tuttavia i più specializzati sono presenti solo nei laboratori dedicati a specifiche lavorazioni.

I più usati, come la morsa, sono replicati su ogni banco e organizzati per tipologia d'impiego nei cassetti o sul piano di lavoro del banco, oppure conservati nei carrelli portautensili. I meno usati e i più ingombranti sono conservati nel magazzino in armadi e cassettiere, oppure appesi alle pareti su apposite rastrelliere porta utensili.

Nelle officine più grandi si usa depositare un gettone o firmare un modulo quando si preleva un utensile, per conoscere la dislocazione istantanea del materiale e il titolare del prestito. Viceversa nelle piccole officine e nei laboratori hobbystici sono conservati nei cassetti del banco o appesi alla rastrelliera posta sulla parete sopra il banco stesso. Nelle officine per automobili sono molto usati i carrelli portautensili.

Gli alesatori servono a correggere di un poco il diametro o l'assialità di fori già eseguiti in sgrossatura, per portarli a disegno nella finitura.

I Bulini sono sottili scalpelli con punta in acciaio utilizzati per particolari incisioni o coniature (nel qual caso sono attrezzi generalmente con dimensione funzionale più grande. L'utensile corrispondente si chiama conio).

Il giravite serve ad avvitare e svitare viti con testa a taglio o a croce. Si usano anche, impropriamente, come leva per scostare pezzi ravvicinati. Immancabili, in varie misure, fanno parte della dotazione di base di qualsiasi officina.

Carta abrasiva

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La carta abrasiva serve per lisciare il ferro da scarti di ferro.

Di numerosi tipi e misure, le chiavi si usano per il serraggio e il deserraggio di dadi e bulloni. Per comodità vengono spesso appese alle pareti su rastrelliere in ordine di dimensioni oppure collocate nei cassetti dei carrelli da lavoro.

Estraggono parti mobili, tipicamente cuscinetti e ingranaggi dall'albero su cui sono calettati oppure bussole montate per interferenza meccanica. Usano due o più bracci orientabili in grado di esercitare forze uguali e parallele all'asse della vite di manovra, evitano impuntamenti. La vite si manovra con una chiave e poggia contro il centro del corpo dal quale si vuole estrarre il pezzo.

Filettano aste cilindriche e creano barre filettate, viti, bulloni. Generano filetti maschi esterni. Per intagliare un filetto nuovo si usano con il girafiliere oppure a macchina, per ravvivare un filetto già esistente si possono usare a mano.

Forbici e cesoie

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Tagliano un po' di tutto, comprese sottili lamine metalliche o plastiche. Nelle officine elettromeccaniche sono utili le forbici da elettricista che agevolano la spelatura delle guaine dei conduttori.

Usato per lavorare il metallo con il martello, a freddo durante la forgiatura oppure a caldo durante la fucinatura. Spesso è anche utilizzato come supporto per battere.

Utilizzate per levigare e smussare oggetti in legno o in metallo.

Si usano per battere o per liberare parti bloccate, grazie alle vibrazioni provocate da un colpo deciso. A seconda del materiale da battere e dello scopo si usano martelli in ferro, in gomma, in legno, in rame. È considerato lo strumento principe dell'officina per la sua grande varietà d'impiego.

Intagliano filetti femmina all'interno di fori, creando così le madreviti e i dadi. Si usano a mano con il giramaschi oppure a macchina. Immancabili in ogni officina. Il maschio è costituito da una barra cilindrica in acciaio su cui è ricavato un filetto tagliente ad elica in grado d'incidere il metallo della superficie del foro e creare così la madrevite. Il truciolo prodotto dal taglio viene via via scaricato grazie alle scanalature longitudinali che interrompono l'elica, di solito in numero di tre o di quattro. La parte terminale, detta imbocco, è rastremata per agevolare l'ingresso e l'impanatura dei taglienti nel materiale da filettare.

Morse da banco

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Serrano il pezzo e lo mantengono bloccato durante la lavorazione, di solito per lavori di aggiustaggio oppure per filettature oppure per il montaggio di altri elementi. La forza di serraggio è ottenuta con una vite ruotabile a mano grazie all'impugnatura scorrevole detta manubrio. Talvolta si usa coprire le ganasce con lamine di metallo dolce chiamate mordacchie, per esempio di alluminio o di piombo, al fine di non rovinare il pezzo serrato. La loro varietà d'impiego è amplissima e sono indispensabili in ogni officina.

Mantengono in posizione oggetti serrati tra i loro becchi, di solito per agevolarne il montaggio o l'incollatura, oppure per facilitare la foratura multipla di pezzi sovrapposti.

Si usano per trattenere piccoli oggetti durante la lavorazione oppure, impropriamente, per manovrare viti e dadi in assenza di utensili più adatti.

Le pinze regolabili si differenzia dalla pinza, per la possibilità di potersi regolare e poter far presa su oggetti di diametri molto diversi e poter imprimere una forza maggiore rispetto alla corrispettiva pinza.Comunemente è chiamata anche pinza GRIP-

Punte da trapano

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Servono per forare metallo, legno, cemento, plastica, ma anche per la centratura di precisione. Si usano con il trapano a mano oppure elettrico. Esistono in numerose misure e varietà a seconda del materiale da forare e dello scopo.

Incidono un leggero segno di riferimento sul materiale. Si usano soprattutto per agevolare la centratura e la foratura, oppure per tracciare linee di riferimento (marcatori).

Utensile utile per applicare i rivetti. Può avere vari inserti per i vari diametri dei rivetti.

Atti a tagliare legno, metallo o altri materiali, al fine di dividere un pezzo in parti più piccole secondo le misure desiderate. Consistono in una lama dentata fissata su di un supporto per permetterne l'uso manuale.

Sono squadre metalliche a base pesante e allargata, si usano per facilitare l'allineamento dei pezzi in sede di montaggio o di lavorazione.

Trapano a mano

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Lo stesso argomento in dettaglio: Trapano.

In questa guida spieghiamo come scegliere un trapano a mano. Se sei un appassionato del bricolage, sicuramente ti sarà già capitato di usare un trapano a mano, se invece ti sei accostato adesso a questa attività fai da te, di fatto non potrai fare a meno di acquistarne uno. Se ti stai chiedendo il perché, ci pensiamo noi a darti una semplicissima risposta, il trapano a mano è affidabile tanto quanto un trapano elettrico solo che, a differenza di questo, costa molto meno e non consuma energia elettrica. Saranno infatti le tue braccia a imprimere la forza necessaria per effettuare il foro, utilizzando l’apposita manovella dello strumento.

Si usa per tagliare fili e troncare minuteria metallica.


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