Arianta stenzii

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Arianta stenzii
Esemplare fotografato al passo di Falzarego (provincia di Belluno, Veneto)
Stato di conservazione
Prossimo alla minaccia (nt)[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumMollusca
SubphylumConchifera
ClasseGastropoda
SottoclasseHeterobranchia
InfraclasseEuthyneura
SubterclasseTectipleura
SuperordineEupulmonata
OrdineStylommatophora
SottordineHelicina
InfraordineHelicoidei
SuperfamigliaHelicoidea
FamigliaHelicidae
GenereArianta
SpecieA. stenzii
Nomenclatura binomiale
Arianta stenzii
(Rossmässler, 1835)
Sinonimi

Helix stenzii
Rossmässler, 1836
Missing rudis
Rossmässler, 1837
Missing major
Schroder, 1911[1][2]

Areale
Areale noto al 2012

Arianta stenzii (Rossmässler, 1835) è un gasteropode polmonato della famiglia degli Elicidi[1][2][3][4][5].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il corpo dell'animale è marrone, tendente al rossiccio o al giallognolo[5]. La conchiglia, simile a quella della congenere Arianta arbustorum ma più sottile, presenta marcate striatura e puntinature gialle che spesso si fondono in bande; la periferia della conchiglia non presenta bande distinte, e l'ombelico è aperto[5]. Le dimensioni sono di 13-18 x 21-29 mm[5].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La specie è documentata in Austria occidentale e Italia nord-orientale; il suo habitat sono le zone rocciose di alta montagna, sopra i 2000 metri di altitudine[1][5].

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La specie è minacciata dalla perdita di habitat (per lo sviluppo residenziale e commerciale, perlopiù a sfondo turistico) e dallo sfruttamento del territorio per l'allevamento e il pascolo di bestiame[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (EN) Falkner, G., von Proschwitz, T. & Reischütz, P., Arianta stenzii, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 24/10/2020.
  2. ^ a b (EN) Arianta stenzii (Rossmassler, 1835), su Fauna europaea. URL consultato l'8 febbraio 2019.
  3. ^ (EN) MolluscaBase eds. 2020, Arianta stenzii, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 24/10/2020.
  4. ^ (EN) Arianta stenzii (Rossmässler, 1835), su Catalogue of Life. URL consultato l'8 febbraio 2019.
  5. ^ a b c d e (EN) Arianta stenzii (Rossmässler, 1835), su AnimalBase. URL consultato il 14 febbraio 2019.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Molluschi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di molluschi