Anna degli elefanti

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Anna degli elefanti
AutoreMarino Moretti
1ª ed. originale1937
GenereRomanzo
Lingua originaleitaliano

Anna degli elefanti è un romanzo dello scrittore italiano Marino Moretti pubblicato nel 1937.

Storia editoriale[modifica | modifica wikitesto]

Annunciato nella Nuova Antologia il 16 dicembre 1935[1], fu pubblicato prima a puntate a partire dal 1º febbraio 1936[2] e poi in monografia nel 1937. Ha avuto una seconda edizione rivista nel 1963 e una con un'introduzione di Claudio Marabini nel 1976. Nel 1968 è stato pubblicato nella raccolta Romanzi dell'amorino.

Il libro, poco dopo la sua pubblicazione, è stato recensito da un critico che ha confrontato la trama dell'opera con la psicanalisi di Sigmund Freud, visto che la protagonista del romanzo, Anna, dopo alcuni problemi amorosi, si infervorisce di un elefante. Questa interpretazione dello scritto è stata criticata all'epoca[3].

Trama[modifica | modifica wikitesto]

La storia narrata è quella di Anna, una ricca ereditiera dal carattere insicuro e dall'aspetto mediocre. Ella è sempre stata attratta dagli elefanti che fin da piccola sono stati i suoi giochi preferiti. Per volere della madre, Anna si unisce in matrimonio con il nobile Momolo che le regalerà un vero elefante. Ma, ironia della sorte, sarà proprio l'elefante che, imbizzarrito, ucciderà Momolo.

Anna, che ha conservato malgrado il matrimonio la sua verginità, dopo la morte della madre dalla quale era dominata, cerca di acquistare una propria autonomia e, dopo essersi sottoposta ad un intervento di chirurgia estetica, inizia a viaggiare. Durante un suo viaggio conosce un anziano scrittore dal quale tenta inutilmente di farsi sposare. In seguito incontra un conoscente dello scrittore, un avventuriero di nome Ramon, che dopo averla resa felice facendola finalmente sentire donna, la abbandona e la deruba.

Infelice e amareggiata ella decide di donare alla Chiesa tutte le sue ricchezze e un giorno, in una sala cinematografica, rivede Ramon al quale cerca invano di parlare. Confusa e sola Anna si allontana dalla sala e si mette a vagare di notte per le strade finché un autotreno, simile ad un enorme elefante, la investirà.

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Antonio Baldini e Marino Moretti, Carteggio: 1915-1962, a cura di Enzo Colombo, Ed. di Storia e Letteratura, 1997, p. XLVII.
  2. ^ Antonio Baldini e Marino Moretti, Carteggio: 1915-1962, a cura di Enzo Colombo, Ed. di Storia e Letteratura, 1997, p. 36.
  3. ^ Giacomo Debenedetti, Preferiscono le streghe, in Il Giorno, 5 maggio 1956. URL consultato il 22 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2018).
  Portale Letteratura: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di letteratura