Tutto suo padre... e anche un po' sua madre

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Tutto suo padre... e anche un po' sua madre
PaeseItalia
Anno2024
Generevarietà, commedia
Edizioni1
Puntate1
Durata163 min
Lingua originaleitaliano
Realizzazione
ConduttoreEnrico Brignano
IdeatoreEnrico Brignano
RegiaCristiano D'Alisera
Aiuto regiaSabrina Tricarico
AutoriEnrico Brignano in collaborazione con Mario Scaletta, Massimiliano Giovanetti, Giancarlo Magalli, Fabrizio Nardi
MontaggioStefania Alberti
MusicheFederico Capranica
ScenografiaTrixie Zitkowsxky
CostumiPaolo Marcati
FotografiaMarco Vignanelli
CoreografieBill Goodson
ProduttoreRai
Ruvido Produzioni S.r.l. (distribuzione)
Casa di produzioneTelecinema Service 2006 Srl
Rete televisivaRai 2

Tutto suo padre... e anche un po' sua madre è stato un programma televisivo italiano di genere one-man show di Enrico Brignano, andato in onda in prima serata su Rai 2 il 22 gennaio 2024[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Lo spettacolo è andato in scena al Gran Teatro di Roma nel dicembre del 2012[2] ed è stato registrato in presa diretta.

Tutto suo Padre... e un po' sua madre di Enrico Brignano – portato per la prima volta in tour a partire dalla stagione teatrale 2012/2013 – riflette i ricordi e le esperienze della Famiglia Brignano, specchio della crisi della società italiana, dandogli rilievo e interesse con i colori dell'invenzione. Attraverso veloci descrizioni biografiche, racconti e aneddoti danno voce ai protagonisti di vicende tragicomiche, dove l'attore-autore svela in uno stile esilarante virtù, vizi, abitudini, idiosincrasie esemplari del Paese. Non si limita a fare ridere ma tutto lo show è disseminato da citazioni che fanno riflettere: il comico sfrutta l'ironia per mostrare le debolezze della gente comune che incontra, comprese quelle dello stesso attore, in una sorta di outing, di sfogo pubblico. Debolezze che Brignano ridicolizza, le critica secondo la propria sensibilità, poiché la vita è troppo veloce per essere "consumata" soltanto basandosi sull'inganno, sulla menzogna, sulla finzione, sulla paura. Enrico Brignano nelle intenzioni del testo teatrale ha anche voluto sottolineare alcuni aspetti della nostra società che troppo spesso, tutt'oggi, non permettono di esprimersi liberamente, proponendo la propria vulnerabilità senza remore.

Gli attori della Compagnia erano Pasquale Bertucci, Michele Marra, Andrea Perrozzi e quattro comparse. Il Corpo di ballo era composto da Giusy Pepe, Francesca Cama, Elisabeth Santoro, Benedetta Carpanzano, Manuela Guastalli, Ilaria Cavola, Michela Ritorto, Agnese Di Stefano, Carla Palumbo, Maria Cristina Castanòn. L'orchestra dal vivo era formata da undici elementi.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Ascolti[modifica | modifica wikitesto]

Puntata Messa in onda Ascolti
Telespettatori Share
1 22 gennaio 2024 1 038 000 6,3%[3]
Media 1 038 000 6,3%

Critica[modifica | modifica wikitesto]

«[...] È sempre difficile scrivere di un prodotto pensato per il teatro e poi riproposto in tv. Per molte ragioni, la principale delle quali è questa: l’attore, nel rappresentare il suo testo, si sintonizza con il pubblico presente, le sue antenne captano il feedback della sala (l’onda di ritorno) e agisce di conseguenza. Inoltre, Brignano si rivolge a una platea di suoi estimatori, che ha pagato un biglietto e si è mossa apposta da casa per andare a vederlo. Tutto questo per dire che c’è una diversa percezione delle battute. Brignano presenta un gruppo di ragazze che ha ballato e cantato alle sue spalle e dice: «Lavorano con me da anni come coro e mai un grazie, coro ingrato». In sala si ride, ma a casa il gioco di parole cade nel vuoto. Racconta dei molti fans che lo fermano per strada e vogliono fare una foto con lui o chiedere un autografo e racconta di come si sia rifiutato di fare la sua firma su una ricetta per le emorroidi: risate in sala. Raccontando dei suoi nonni emigrati in Tunisia, parla del padre accolto in una scuola tenuta dalle suore del Cuore sacro del Kebab: risate in sala. L’umorismo di Brignano è di grana grossa e si basa molto anche sulla fisicità, di un corpo sempre in movimento e di una parola profluviale che mette seriamente in crisi «l’impolverata stirpe dei recensori» costringendoli a una maratona di appunti, a un gomitolo di inutili parole. [...].»

Note[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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