Coordinate: 45°38′03.47″N 7°54′51.86″E

Alpi Biellesi

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Alpi Biellesi
Le Alpi Biellesi innevate viste da Lessona
ContinenteEuropa
StatiBandiera dell'Italia Italia
Catena principaleAlpi Biellesi e Cusiane (nelle Alpi Pennine)
Cima più elevataMonte Mars (2.600 m s.l.m.)

Le Alpi Biellesi (un tempo dette anche Prealpi Biellesi) costituiscono un gruppo montuoso italiano situato nella zona sud-orientale delle Alpi Pennine[1].

Interessano principalmente la provincia di Biella, ed in misura minore, anche la provincia di Vercelli, quella di Torino e la Valle d'Aosta.

Geologia[modifica | modifica wikitesto]

Da un punto di vista geologico le Alpi Biellesi si dividono in una fascia alpina propriamente detta e in una zona prealpina, separate tra loro dalla Linea Insubrica (o Linea del Canavese). Questa importante linea tettonica ha nel Biellese un andamento da sud-ovest a nord-est e passa per il Bocchetto di Sessera e la Bocchetta della Boscarola. Le montagne e i rilievi collinari a sud-est di questa linea, come ad esempio il Monte Barone, sono quindi da considerarsi geologicamente prealpi, mentre i monti collocati sull'altro lato della Linea Insubrica fanno parte del corpo principale della catena alpina. [2]

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

I limiti geografici sono[3]:

Da un punto di vista orografico anche le colline che formano la parte dell'Anfiteatro morenico di Ivrea collocata in sinistra idrografica della Dora Baltea fanno quindi parte delle Alpi Biellesi.

Suddivisione[modifica | modifica wikitesto]

Secondo la SOIUSA le Alpi Biellesi sono un supergruppo delle Alpi Pennine; insieme alle Alpi Cusiane formano la sottosezione delle Alpi Biellesi e Cusiane. La SOIUSA divide poi le Alpi Biellesi in due gruppi, il secondo dei quali è ulteriormente ripartito in due sottogruppi (tra parentesi il codice dei gruppi e sottogruppi):

Il confine tra i due gruppi è segnato dalla Bocchetta del Croso.

Comunità montane[modifica | modifica wikitesto]

In Piemonte:

In Valle d'Aosta:

Vette principali[modifica | modifica wikitesto]

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Panorama da Chiavazza (Biella) sulle alpi biellesi, sullo sfondo. Al centro e si nota la collina di Cossila, sopra il quartiere di Riva, sulla sinistra; sulla destra, il ponte della Maddalena sul torrente Cervo e gli opifici che rappresentano un esempio di archeologia industriale

Cartografia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Sergio Marazzi, Atlante Orografico delle Alpi. SOIUSA. Pavone Canavese (TO), Priuli & Verlucca editori, 2005
  2. ^ P.Falletti, C.Giampani, C.Girelli, Itinerari geologici in Piemonte - La Valsesia, Arpa Piemonte; (testo on-line)[collegamento interrotto]
  3. ^ [1] Delimitazioni indicate dal Club Alpino Italiano.
  4. ^ a b Carta dei sentieri della Provincia di Biella 1:25.00 - Biellese nord-occidentale, Provincia di Biella, 2004

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Sergio Marazzi, Atlante Orografico delle Alpi. SOIUSA, Pavone Canavese, Priuli & Verlucca, 2005.
  • Giancarlo Regis e Renza Piana Regis, Nuova guida alle Alpi biellesi, Biella, libreria V.Giovannacci, 1981.
  • Alessandro Castello, Elio Protto e Sandro Zoia, Alpi biellesi e valsesiane, in Guida dei Monti d'Italia, Milano, CAI / TCI, 2013.

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