Gregorio II dei conti di Tuscolo

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Gregorio II dei Conti di Tuscolo (... – 1058) è stato un nobile italiano.

Stemma dei conti di Tuscolo

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Alberico III dei Conti di Tuscolo ed Ermelina, fu conte di Tuscolo e del palazzo lateranense (Lateranensis et Tusculanensis comes) dal 1044 alla sua morte.[1][2]

La Chronica Sacri Monasterii Casinensis di Leone di Ostia lo riporta come Gregorius de Alberico. La collocazione di questo passaggio implica la sua morte intorno al 1058. Come i suoi molti antenati, portava l'illustre titolo di Romanorum patricius, consul, dux et senator ("Patrizio, console, duca e senatore dei Romani"), che indicava il suo potere temporale su Roma e il suo ruolo di comandante della milizia romana. Il suo doppio titolo comitale implicava il diritto di possedere terra e fortificazioni sia a Roma stessa che a Tuscolo, sostenuto dalla sua alleanza con il papato. Nel 1044 guidò la spedizione per ristabilire sul trono suo fratello, papa Benedetto IX.[2]

Nel 1054, data della sua ultima attestazione, Gregorio aveva tre figli e una figlia. Sua figlia, Teodora, sposò Pandolfo (o Landolfo), signore di Capaccio (1040-1052), figlio di Guaimario III di Salerno e Gaitelgrima e fratello di Guaimario IV, insieme al quale fu assassinato. I figli maggiori di Gregorio, Giovanni e Pietro (noto come Pietro de Columna, capostipite della famiglia Colonna), morirono giovani, e fu quindi il figlio minore, Gregorio III, a succedergli.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Foundation of Medieval Genealogy: Central Italy — 2.M. Conti di Tuscolo., su fmg.ac.
  2. ^ a b Lindsay Brook, Popes and Pornocrats: Rome in the Early Middle Ages, in Foundations: The Journal of the Foundation for Medieval Genealogy, vol. 1, n. 1, 2003.