Egon Zimmermann (sciatore 1939-2019)

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Egon Zimmermann
Egon Zimmermann in gara nella discesa libera dei X Giochi olimpici invernali di Grenoble 1968
NazionalitàBandiera dell'Austria Austria
Altezza180
Peso80
Sci alpino
SpecialitàDiscesa libera, slalom gigante, slalom speciale, combinata
SquadraSC Arlberg
Termine carriera1968
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Olimpiadi 1 0 0
Mondiali 2 0 1

Vedi maggiori dettagli

 

Egon Zimmermann (Lech, 8 febbraio 1939Lech, 23 agosto 2019) è stato uno sciatore alpino austriaco, campione olimpico e iridato nella discesa libera a Innsbruck 1964, campione iridato nello slalom gigante a Chamonix 1962 e vincitore di numerose classiche dello sci alpino. È indicato anche come Egon Zimmermann II per distinguerlo dall'omonimo sciatore nato nel 1933.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Carriera sciistica[modifica | modifica wikitesto]

Stagioni 1958-1961[modifica | modifica wikitesto]

Egon Zimmermann, sciatore polivalente, debuttò in campo internazionale in occasione dello slalom gigante del trofeo Kreuzer 1958 (Patscherkofel, 1º maggio), classificandosi 13º[1]; nel 1960 al trofeo del Lauberhorn (Wengen, 9-10 gennaio) si piazzò 3º nella discesa libera[2], al trofeo Holmenkollen-Kandahar (Holmenkollen, 18-20 marzo) vinse lo slalom gigante, lo slalom speciale e la combinata[3], alla 3-Tre di Madonna di Campiglio fu 2º nello slalom speciale e 3º nella combinata[4] e al Critérium de la première neige (Val-d'Isère, 16-18 dicembre) si classificò 2º nella combinata[5].

Nel 1961 si piazzò 2º nella discesa libera sulla Streif dello Hahnenkamm (Kitzbühel, 20 gennaio)[6], 3º nella discesa libera e nella combinata della Coupe Émile Allais (Megève, 27-29 gennaio)[7] e vinse la discesa libera e la combinata della 3-Tre di Madonna di Campiglio, dove fu anche 2º nello slalom speciale e 3º nello slalom gigante[4], prima di infortunarsi durante le prove della discesa libera del trofeo Arlberg-Kandahar (Mürren, 10-12 marzo)[8].

Stagioni 1962-1964[modifica | modifica wikitesto]

Tornato alle gare nel gennaio dell'anno seguente[9], in febbraio ai Mondiali di Chamonix 1962, suo esordio iridato, Zimmermann vinse la medaglia d'oro nello slalom gigante e quella di bronzo nella discesa libera (le due gare nelle quali prese il via)[10]; nel prosieguo della stagione vinse lo slalom speciale dell'Arlberg-Kandahar (Sestriere, 9-11 marzo), dove si classificò anche 2º nella discesa libera e nella combinata[11], e la discesa libera e la combinata della Coppa Otto Furrer (Zermatt, 16-18 marzo)[12].

Nel 1963 si piazzò 3º nello slalom speciale e nella combinata del Lauberhorn (Wengen, 12-13 gennaio)[13], vinse la discesa libera e la combinata dello Hahnenkamm (Kitzbühel, 19-20 gennaio)[14] e della Coupe Émile Allais (Megève, 25-27 gennaio)[15] e fu 3º nella combinata pre-olimpica di Innsbruck (15-17 febbraio)[16]; l'anno dopo fu 2º nello slalom gigante di Bad Hindelang (5 gennaio)[17], vinse i due slalom giganti del Lauberhorn (Wengen, 10-11 gennaio)[18], si classificò 2º nella seconda discesa libera della 3-Tre (Madonna di Campiglio, 19 gennaio)[4][19] ed esordì ai Giochi olimpici invernali: a Innsbruck 1964 conquistò la medaglia d'oro nella discesa libera (valida anche ai fini dai Mondiali 1964) e non completò lo slalom gigante. Nel prosieguo di quella stagione 1963-1964 si piazzò 3º nello slalom speciale di Östersund (17 marzo)[20] e vinse la discesa libera di Gällivare (22 marzo)[21].

Stagioni 1965-1968[modifica | modifica wikitesto]

Nella stagione 1964-1965 non gareggiò in campo internazionale; nella successiva stagione 1965-1966 fu 2º nella discesa libera della 3-Tre (Madonna di Campiglio, 11 febbraio)[4][22], 3º in quella del Bud Werner Memorial (Sun Valley, 25 marzo)[23], 3º nello slalom gigante di Farellones (19 luglio)[24] e partecipò ai Mondiali di Portillo 1966, dove si classificò 12º nella discesa libera e non completò lo slalom gigante[25].

In Coppa del Mondo esordì nella gara inaugurale del circuito, lo slalom speciale disputato il 5 gennaio 1967 a Berchtesgaden senza completare la prova[26], ottenne il primo piazzamento il 9 gennaio ad Adelboden in slalom gigante (11º)[27] e il miglior risultato (nonché primo piazzamento a punti) il 14 gennaio a Wengen in discesa libera (4º); nella medesima località nel massimo circuito conquistò anche l'ultimo piazzamento, il 13 gennaio 1968 in discesa libera (10º), e prese per l'ultima volta il via, il giorno dopo in slalom speciale senza completare la gara[28]. Ai successivi X Giochi olimpici invernali, sua ultima presenza olimpica e iridata, fu 13º nella discesa libera; si congedò dalle competizioni in occasione dei Campionati austriaci 1968 disputati a Kleinkirchheim, dove vinse la medaglia d'argento nella discesa libera del 1º marzo[senza fonte].

Altre attività[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2012 partecipò alla cerimonia di apertura dei I Giochi olimpici giovanili invernali di Innsbruck 2012, portando la torcia olimpica; ammalatosi di sclerosi multipla, morì nel 2019[29].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Olimpiadi[modifica | modifica wikitesto]

Mondiali[modifica | modifica wikitesto]

  • 2 medaglie, oltre a quella conquistata in sede olimpica e valida anche ai fini dei Mondiali:

Classiche[modifica | modifica wikitesto]

3-Tre
  • 2 vittorie (discesa libera, combinata a Madonna di Campiglio 1961)
Arlberg-Kandahar
  • 1 vittoria (slalom speciale a Sestriere 1962)
Coupe Émile Allais
  • 2 vittorie (discesa libera, combinata a Megève 1963)
Hahnenkamm
  • 2 vittorie (discesa libera, combinata a Kitzbühel 1961)
Holmenkollen-Kandahar
  • 3 vittorie (slalom gigante, slalom speciale, combinata a Holmenkollen 1960)
Lauberhorn
  • 2 vittorie (slalom gigante/1, slalom gigante/2 a Wengen 1964)

Coppa del Mondo[modifica | modifica wikitesto]

  • Miglior piazzamento in classifica generale: 17º nel 1967

Campionati austriaci[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Decorazione d'onore in oro dell'Ordine al merito della Repubblica austriaca (Goldenes Ehrenzeichen) - nastrino per uniforme ordinaria

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) 01.05.58. Patscherkofl (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 31 marzo 2024.
  2. ^ (EN) 09.01.60. Wengen (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 31 marzo 2024.
  3. ^ (EN) 18-20.03.1960. Holmenkollen (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 31 marzo 2024.
  4. ^ a b c d Albo d'oro 3-Tre (1950-2012) (RTF), su newspower.it. URL consultato il 31 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  5. ^ (EN) 18.12.60. Val d'Isere (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 31 marzo 2024.
  6. ^ (EN) 20.01.61. Kitzbuehel (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 31 marzo 2024.
  7. ^ (EN) 27-29.01.61. Megeve, su alpineskiworld.net. URL consultato il 31 marzo 2024.
  8. ^ (EN) 11.03.61. Muerren (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 31 marzo 2024.
  9. ^ (EN) 14.01.62. Wengen (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 31 marzo 2024.
  10. ^ (EN) 10-18.02.1962. Chamonix, France, su alpineskiworld.net. URL consultato il 31 marzo 2024.
  11. ^ (EN) 09-11.03.1962. Sestriere, su alpineskiworld.net. URL consultato il 31 marzo 2024.
  12. ^ (EN) 16-18.03.1962. Zermatt, su alpineskiworld.net. URL consultato il 31 marzo 2024.
  13. ^ (EN) 12-13.01.63. Wengen, su alpineskiworld.net. URL consultato il 31 marzo 2024.
  14. ^ (EN) 19-20.01.1963. Kitzbuehel, su alpineskiworld.net. URL consultato il 31 marzo 2024.
  15. ^ (EN) 25-27.01.63. Megeve, su alpineskiworld.net. URL consultato il 31 marzo 2024.
  16. ^ (EN) 15-17.02.63. Innsbruck, su alpineskiworld.net. URL consultato il 31 marzo 2024.
  17. ^ (EN) 05.01.64. Hindelang (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 31 marzo 2024.
  18. ^ (EN) 10-12.01.64. Wengen, su alpineskiworld.net. URL consultato il 31 marzo 2024.
  19. ^ (EN) 19.01.64. Madonna di Campiglio (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 31 marzo 2024.
  20. ^ (EN) 17.03.64. Oestersund (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 31 marzo 2024.
  21. ^ (EN) 19-21.03.64. Gaelivare (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 31 marzo 2024.
  22. ^ (EN) 13.02.66. Madonna (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 31 marzo 2024.
  23. ^ (EN) 25.03.66. Sun Valley (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 31 marzo 2024.
  24. ^ (EN) 17-23.07.66. Farellones (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 31 marzo 2024.
  25. ^ (EN) 05-14.08.1966. Portillo, Chile, su alpineskiworld.net. URL consultato il 31 marzo 2024.
  26. ^ (EN) 05.01.67. Berchtesgaden (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 31 marzo 2024.
  27. ^ (EN) 08-09.01.67. Adelboden (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 31 marzo 2024.
  28. ^ (EN) 14.01.68. Wengen (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 31 marzo 2024.
  29. ^ (EN) Egon Zimmermann, su olympedia.org. URL consultato il 31 marzo 2024.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]