Balla la mia canzone

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Balla la mia canzone
Titolo originaleDance Me to My Song
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneAustralia, Italia
Anno1998
Durata101 min
Rapporto1,85:1
Generedrammatico, sentimentale
RegiaRolf de Heer
SceneggiaturaHeather Rose, Frederick Stahl, Rolf de Heer
ProduttoreRolf de Heer, Giuseppe Pedersoli, Domenico Procacci
Casa di produzioneVertigo Productions, Fandango, Smile Production
Distribuzione in italianoLàntia Cinema & Audiovisivi
FotografiaTony Clark
MontaggioTania Nehme
MusicheGraham Tardif
ScenografiaBeverley Freeman
CostumiBeverley Freeman
TruccoBeverley Freeman
Interpreti e personaggi

Balla la mia canzone (Dance Me to My Song) è un film del 1998 diretto da Rolf de Heer.

È stato ispirato e co-sceneggiato dalla sua protagonista Heather Rose, affetta nella vita reale dalla stessa disabilità del suo personaggio. I titoli di testa del film riportano infatti la dicitura «Un film di Heather Rose [...] Diretto da Rolf de Heer», in contravvenzione alla norma secondo cui è il regista l'autore della pellicola.[1]

Il film è stato presentato in concorso al Festival di Cannes 1998.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Julia è una donna affetta da una paralisi cerebrale che l'ha resa paraplegica e incapace di parlare se non attraverso una macchina. Passa le proprie giornate chiusa in casa su una sedia a rotelle, totalmente dipendente dalla crudele Madeleine, la persona incaricata di badare a lei. Un giorno riesce però a uscire di casa e in quel frangente incontra il "normale" Eddie, innamorandosene; tuttavia, anche Madeleine se ne accorge e decide di sedurre Eddie per ferirla.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Rose desiderava da tempo scrivere una sceneggiatura sulla propria condizione, a patto che questa non fosse «l'ennesimo film svenevole sulla disabilità [...] Io volevo fare un film carico di sensualità, che raccontasse il mondo reale».[1]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato presentato in anteprima al 51º Festival di Cannes il 18 maggio 1998, nel concorso principale.[2][3] È stato distribuito nelle sale cinematografiche a partire dal 22 ottobre 1998 in Australia e dal 19 novembre 1999 in Italia.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Luke Buckmaster, Dance Me to My Song rewatched: a profoundly moving drama about living with cerebral palsy, in The Guardian, 12 luglio 2015. URL consultato il 17 febbraio 2020.
  2. ^ a b (ENFR) Festival de Cannes: Dance Me to My Song, su festival-cannes.com. URL consultato il 29 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2012).
  3. ^ (FR) "Dance me to my song" de Rolf De Heer a eu droit à une ovation debout de la part du public un vent d'émotion australienne souffle sur Cannes, in L'Orient-Le Jour, 18 maggio 1998. URL consultato il 17 febbraio 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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