Schermo diviso

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Vari esempi di split-screen

Lo schermo condiviso[1] o split screen, tradotto letteralmente schermo diviso[2], consiste nel frazionare lo schermo in diverse inquadrature.

Esempi nel cinema[modifica | modifica wikitesto]

Un esempio può essere, nel montaggio dei film, la tipica scena della telefonata, in cui si hanno contemporaneamente, su uno schermo diviso verticalmente a metà, i due personaggi che si parlano da località diverse; ad esempio, ne La signora della porta accanto (1981) di François Truffaut, la scena della telefonata tra Fanny Ardant e Gérard Depardieu. Brian De Palma ne fa largo uso in molti suoi film. Un uso innovativo e molto creativo dello split-screen è stato fatto nel film Innamorato pazzo del 1981, diretto da Castellano e Pipolo, in cui Adriano Celentano e Ornella Muti danno luogo a una grottesca interazione tra due schermi mentre litigano al telefono. Un uso artistico dello split-screen è osservabile nel film di David Cronenberg Inseparabili, nel film, infatti, l'attore Jeremy Irons interpreta entrambi i gemelli Mantle. Inoltre è adoperato nel film L'appartamento spagnolo, diretto da Cédric Klapisch e nel documentario Woodstock - Tre giorni di pace, amore e musica diretto da Michael Wadleigh. La sigla iniziale del film Il caso Thomas Crown di Norman Jewison è realizzata completamente con la tecnica dello split screen, nel film stesso poi il regista ne fa largo uso.

Nei videogiochi[modifica | modifica wikitesto]

Lo schermo diviso viene utilizzato anche nei videogiochi, per consentire a due o più giocatori di seguire l'evolversi del proprio ed altrui gioco da un solo schermo, a seconda del gioco la condivisione delle schermo potrebbe aver bisogno o meno della suddivisione della schermata, oppure permettere soluzioni dinamiche, con lo schermo che si divide solo quando necessario (giocatori troppo distanti).

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