Tre cuori

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Tre cuori
Titolo originaleTrois cœurs
Lingua originalefrancese
Paese di produzioneFrancia
Anno2014
Durata100 min
Generedrammatico
RegiaBenoît Jacquot
SceneggiaturaBenoît Jacquot, Julien Boivent
ProduttoreAlice Girard, Edouard Weil
Casa di produzionePandora Filmproduktion, Rectangle Productions
Distribuzione in italianoBIM Distribuzione
MontaggioJulia Gregory
MusicheBruno Coulais
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Tre cuori (Trois cœurs) è un film del 2014 diretto da Benoît Jacquot, sceneggiato da Benoît Jacquot e Julien Boivent. Catherine Deneuve, in questo film, lavora con sua figlia Chiara Mastroianni.

Marc perde il treno per fare ritorno a Parigi. L'inconveniente gli fa però incontrare Sylvie: nella notte, passeggiano in una cittadina di provincia, parlando sino all'alba. La sintonia nata tra loro li spinge a darsi appuntamento a Parigi, ai giardini delle Tuileries. Alla data fissata, però, Marc non riesce a raggiungere Sylvie a causa di un infarto. In seguito la cerca, senza riuscire a trovarla.

Nella stessa cittadina incontra Sophie, di cui si innamora e si sposano. Marc scopre però che Sophie è la sorella di Sylvie, con la quale scoppia di nuovo la passione.

Sylvie chiede a Marc di non rivedersi più per non ferire la sorella e decide di partire. Marc cerca di mettersi in contatto con Sylvie ma, sotto stress anche per il lavoro, subisce un nuovo attacco cardiaco. Riesce a rispondere alla telefonata di Sylvie, che gli comunica la sua partenza, ma poi muore. Le due sorelle restano nel dolore per la perdita dell'uomo amato.

Melodramma e noir

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Gli elementi sono quelli del melodramma più classico e del cinema americano noir. Lo stesso Benoît Jacquot, regista del film, chiarisce l'esatta interpretazione in due contesti diversi: «Si usa spesso la parola “melodramma” con un senso peggiorativo, ma è facile rendersi conto che dalle origini del cinema, molti grandi film sono dei melodrammi. La gente vuole piangere. I registi vogliono che il pubblico pianga sugli ostacoli, gli incidenti, le separazioni che fanno andare fuori fase l'armonia. Inconsapevolmente, la gente vuole versare lacrime di gratitudine... Sono grati che chi è sullo schermo provi quello che loro non vorrebbero mai provare. Si sentono al sicuro. Ed è per questo che nel film tutto deve apparire familiare. Il pathos, le abitudini, i volti devono stare alla giusta distanza. Dopotutto, il melodramma è contemporaneo e senza tempo.» [1]

E ancora: «Buona parte delle situazioni amorose descritte al cinema sono realizzate con i toni della commedia sentimentale, a me interessava mostrare la situazione opposta, l'angoscia che il sentimento amoroso può provocare [...] Ma se ho usato la materia affettiva come punto di partenza, lo sviluppo e la costruzione del film hanno dei chiari riferimenti al cinema noir e al melodramma, soprattutto quello hollywoodiano tra il '40 e il '50. » [2]

Prodotto da Edouard e Alice Girard per Rectangle Productions e co-prodotto da Pandora Film, Scope Pictures and Arte France Cinéma. Il film, acquistato da Canal+ e Ciné+, è stato distribuito in Francia da Wild Bunch. Le riprese sono iniziate il 16 settembre 2013 nell'Île-de-France, regione settentrionale della Francia, e sono proseguite a Valence (Drôme) e nell'Ardèche. Sono state ultimate in quarantacinque giorni.[3]

Distribuzione

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  1. ^ 3 coeurs - Benoît Jacquot, su labiennale.org. URL consultato il 18 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2015).
  2. ^ Benoît Jacquot – Il cinema ha la sua profondità interna alla superficie: l’intervista, su indie-eye.it. URL consultato il 18 aprile 2015.
  3. ^ Benoît Jacquot gira Trois coeurs, su cineuropa.org. URL consultato il 18 aprile 2015.

Collegamenti esterni

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