Caonada: differenze tra le versioni
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La facciata principale, rivolta a sud, è asimmetrica e tripartita da interassi irregolari. Sopra l'ingresso principale si imposta al primo piano il poggiolo in ferro battuto, su cui si apre una [[monofora]] con [[arco a sesto acuto]] (la [[lunetta]] è ora murata). A ciascuna apertura del primo piano corrispondono le finestre del sottotetto, architravate e di forma quadrata. La [[volta a padiglione|copertura a padiglione]] si innalza sopra un [[cornicione]] formato da mensoline in pietra, alternate a lunette di colore [[blu cobalto]]<ref>[http://catalogo.irvv.net/pdf?./TV/D5227/PDF/D5227PD001.PDF Scheda della villa] dal sito dell'[[IRVV]].</ref>. |
La facciata principale, rivolta a sud, è asimmetrica e tripartita da interassi irregolari. Sopra l'ingresso principale si imposta al primo piano il poggiolo in ferro battuto, su cui si apre una [[monofora]] con [[arco a sesto acuto]] (la [[lunetta]] è ora murata). A ciascuna apertura del primo piano corrispondono le finestre del sottotetto, architravate e di forma quadrata. La [[volta a padiglione|copertura a padiglione]] si innalza sopra un [[cornicione]] formato da mensoline in pietra, alternate a lunette di colore [[blu cobalto]]<ref>[http://catalogo.irvv.net/pdf?./TV/D5227/PDF/D5227PD001.PDF Scheda della villa] dal sito dell'[[IRVV]].</ref>. |
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Qui a Caonada, vicino alla chiesa ed al suo campanile scheletrico vi abita Andrea Binotto |
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== Note == |
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Versione delle 09:18, 21 nov 2017
Caonada frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Provincia | Treviso |
Comune | Montebelluna |
Territorio | |
Coordinate | 45°47′03″N 12°04′18″E |
Altitudine | 116 m s.l.m. |
Abitanti | 1 900[2] |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 31044 |
Prefisso | 0423 |
Fuso orario | UTC+1 |
Patrono | San Giacomo Maggiore e san Valentino[1] |
Cartografia | |
Caonada è una frazione del comune di Montebelluna, in provincia di Treviso.
Geografia fisica
È l'abitato più orientale del comune, trovandosi tra Biadene e Venegazzù di Volpago. Sorge ai piedi del Montello, le cui pendici meridionali sono delimitate dal canale del Bosco: proprio da Caonada si dipartono le prese[3] XVII e XVIII.
A sud del centro, costituito dall'incrocio tra via Caonada e via del Cimitero-via Capitello, si trova una zona industriale.
Storia
Priva di fondamento è l'ipotesi che rimanda il toponimo al latino caput navis o caput nautea, ovvero "porto fluviale", in riferimento al fatto che la zona era anticamente attraversata dal Piave[1]. Appare tuttavia probabile la derivazione da caput con il significato di "capo", "estremità", attraverso il veneto cao[4].
Rappresentò, come la vicina Biadene, una delle più antiche parrocchie del territorio, sebbene il fonte battesimale più vicino si trovasse presso l'antica pieve di Santa Maria in Colle, a Montebelluna[5].
Monumenti e luoghi d'interesse
Casa Cornuda
È un semplice edificio a tre piani (sottotetto compreso), risalente - si presume - al XVIII secolo. Sorge presso il centro, dietro la parrocchiale, e attualmente è adibita ad abitazione privata.
La facciata principale, rivolta a sud, è asimmetrica e tripartita da interassi irregolari. Sopra l'ingresso principale si imposta al primo piano il poggiolo in ferro battuto, su cui si apre una monofora con arco a sesto acuto (la lunetta è ora murata). A ciascuna apertura del primo piano corrispondono le finestre del sottotetto, architravate e di forma quadrata. La copertura a padiglione si innalza sopra un cornicione formato da mensoline in pietra, alternate a lunette di colore blu cobalto[6].
Qui a Caonada, vicino alla chiesa ed al suo campanile scheletrico vi abita Andrea Binotto
Note
- ^ a b [1] Informazioni dal sito del Palio del Mercato Vecchio.
- ^ In assenza di dati ufficiali precisi, si è fatto riferimento alla popolazione della parrocchia locale, reperibile nel sito della CEI.
- ^ Per "prese" si intendono le stradine che attraversano il Montello da sud a nord, intervallandone la dorsale.
- ^ Francesco Ferrarese, Elementi di toponomastica (PDF), in Montello, Museo di Storia Naturale e Archeologia di Montebelluna, 2005, p. 103. URL consultato il 29 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2007)..
- ^ Vivi la città - comune di Montebelluna, 2003 [2].
- ^ Scheda della villa dal sito dell'IRVV.