Matematica islamica: differenze tra le versioni
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A parte i relativamente esigui contributi degli [[Arabi]], dei [[Sabei (Harran)|Sabei]] e dell'elemento [[Siriaci|siriaco]], l'apporto più consistente fu garantito dall'elemento [[persia]]no, particolarmente attivo nelle regioni fortemente iranizzate - e in minor misura turchizzate - dell'[[Asia centrale]] islamica. |
A parte i relativamente esigui contributi degli [[Arabi]], dei [[Sabei (Harran)|Sabei]] e dell'elemento [[Siriaci|siriaco]], l'apporto più consistente fu garantito dall'elemento [[persia]]no, particolarmente attivo nelle regioni fortemente iranizzate - e in minor misura turchizzate - dell'[[Asia centrale]] islamica. |
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Versione delle 16:37, 8 gen 2024
La matematica islamica è la branca del sapere scientifico matematico sviluppata nel mondo islamico nel corso del Medioevo islamico, vale a dire tra il VII e il XVI secolo.
A parte i relativamente esigui contributi degli Arabi, dei Sabei e dell'elemento siriaco, l'apporto più consistente fu garantito dall'elemento persiano, particolarmente attivo nelle regioni fortemente iranizzate - e in minor misura turchizzate - dell'Asia centrale islamica. Gli islamici furono quelli che hanno contribuito ai numeri che conosciamo oggi
Bibliografia
- S. Frederick Starr, L'illuminismo perduto - L'età d'oro dell'Asia centrale dalla conquista araba a Tamerlano, Torino, Einaudi, 2017