Columbus Day: differenze tra le versioni

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Negli ultimi anni sono state mosse diverse critiche a tale ricorrenza (in particolare negli Stati Uniti), legate al fatto che l'arrivo di Colombo nel nuovo continente avrebbe dato inizio allo sterminio delle popolazioni indigene. Alcune città hanno infatti annullato la festività, talvolta sostituita con una giornata per commemorare, appunto, le popolazioni indigene. Una esternazione di tali critiche è rappresentata anche da atti di vandalismo verso monumenti rappresentanti simboli o personaggi legati alla cultura italo-americana o lo stesso Cristoforo Colombo.<ref>{{cita web|url=http://www.huffingtonpost.it/2017/08/31/los-angeles-cancella-il-columbus-day-indignata-la-comunita-italo-americana_a_23192145/|titolo=Los Angeles cancella il Columbus day, indignata la comunità italo-americana|editore=huffingtonpost.it|data=31 agosto 2017|accesso=21 settembre 2017}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.iltempo.it/esteri/2017/09/01/news/columbus-day-e-statue-nel-mirino-le-origini-italo-americane-1034355/|titolo=Columbus Day e statue: nel mirino le origini italo-americane|editore=iltempo.it|data=1º settembre 2017|accesso=21 settembre 2017}}</ref>
Negli ultimi anni sono state mosse diverse critiche a tale ricorrenza (in particolare negli Stati Uniti), legate al fatto che l'arrivo di Colombo nel nuovo continente avrebbe dato inizio allo sterminio delle popolazioni indigene. Alcune città hanno infatti annullato la festività, talvolta sostituita con una giornata per commemorare, appunto, le popolazioni indigene. Una esternazione di tali critiche è rappresentata anche da atti di vandalismo verso monumenti rappresentanti simboli o personaggi legati alla cultura italo-americana o lo stesso Cristoforo Colombo.<ref>{{cita web|url=http://www.huffingtonpost.it/2017/08/31/los-angeles-cancella-il-columbus-day-indignata-la-comunita-italo-americana_a_23192145/|titolo=Los Angeles cancella il Columbus day, indignata la comunità italo-americana|editore=huffingtonpost.it|data=31 agosto 2017|accesso=21 settembre 2017}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.iltempo.it/esteri/2017/09/01/news/columbus-day-e-statue-nel-mirino-le-origini-italo-americane-1034355/|titolo=Columbus Day e statue: nel mirino le origini italo-americane|editore=iltempo.it|data=1º settembre 2017|accesso=21 settembre 2017}}</ref>

== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=Gildo De Stefano|wkautore=Gildo De Stefano|url=https://frank-sinatra-biografia.webnode.it|titolo=Frank Sinatra, l’italoamericano|altri=prefazione di [[Renzo Arbore]]|città=Firenze|editore=LoGisma|anno=2021|isbn=978-88-94926-42-2|cid=De Stefano 2021}}


== Note ==
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Versione delle 18:32, 26 ott 2021

Giorno di Colombo
Tiponazionale
Data12 ottobre
Celebrata inVari Stati dell'America, Spagna e Italia
Oggetto della ricorrenzaScoperta dell'America da parte di Cristoforo Colombo il 12 ottobre 1492
Ricorrenze correlateGiorno del Ringraziamento in Canada
TradizioniSfilata a New York e nelle varie Little Italy del mondo e presso le comunità latinoamericane
Data d'istituzione1869 negli Stati Uniti, 2004 in Italia[1]

Il Giorno di Colombo (Columbus Day in inglese) è una ricorrenza celebrata in molti paesi delle Americhe per commemorare il giorno dell'arrivo di Cristoforo Colombo nel Nuovo Mondo, il 12 ottobre 1492.

Feste simili, celebrate con i nomi Día de las Culturas (giorno delle culture) in Costa Rica, Discovery Day (giorno della scoperta) nelle Bahamas, Día de la Hispanidad (giorno della ispanità) in Spagna, e rinominato dal 2002 Día de la Resistencia Indígena (giorno della resistenza indigena) in Venezuela, Giornata Nazionale di Cristoforo Colombo in Italia,[2] commemorano tutte lo stesso evento.

La ricorrenza negli Stati Uniti d'America

Il Columbus Day è stato celebrato per la prima volta da italiani a San Francisco nel 1869, seguendo le celebrazioni italiane di New York.

Il primo Stato a riconoscere ufficialmente la ricorrenza fu il Colorado nel 1905 e nel 1937, su impulso dei Cavalieri di Colombo (un'associazione cattolica che aveva adottato il nome del grande viaggiatore). Il presidente Franklin Delano Roosevelt stabilì che il Giorno di Colombo diventasse festa nazionale in tutti gli Stati Uniti d'America. A partire dal 1971 il giorno in cui cade questa ricorrenza è fissato per il secondo lunedì del mese di ottobre, lo stesso giorno in cui nel vicino Canada si celebra invece il Giorno del Ringraziamento.

Logo delle celebrazioni del Columbus Day dell'anno 2003

Gli italoamericani sentono molto questa festività e sono particolarmente orgogliosi del fatto che sia stato Cristoforo Colombo, un navigatore italiano, il primo europeo a scoprire il continente americano. Negli Stati Uniti il Giorno di Colombo le banche, uffici postali e uffici federali sono chiusi, così come gli uffici dell'ambasciata italiana a Washington D.C. e tutti i vari consolati italiani che si trovano nel Paese. L'Empire State Building di New York da vari anni usa accendere le sue luci, riproducendo così il tricolore italiano.

L’eccitazione, che echeggiava per tutto il paese, raggiunse il suo apice nel quartier generale delle bobby-soxer, il Paramount Theater di Manhattan nella bagarre del Columbus Day del 1944, divenuta leggendaria e ricordata come “Columbus Day Riots”. Il teatro offrì sei o sette spettacoli al giorno di un film in cui Sinatra appariva solo sporadicamente. Il giorno precedente Frank vi si introdusse furtivamente alle 6 del mattino, e a quell’ora, sfidando il coprifuoco imposto ai minorenni dal sindaco La Guardia, già oltre un migliaio di ragazzine che gridavano «Vogliamo Frankie! Vogliamo Frankie!», era in fila davanti al botteghino, alcune addirittura dalle 3 del mattino.[3]

Il Día de la Raza

In America Latina (e in alcune comunità latinoamericane negli Stati Uniti) il giorno dell'arrivo di Colombo nel continente viene celebrato con il nome di Día de la Raza o Día de la Hispanidad (letteralmente "Il Giorno della Razza") e si commemora il primo incontro tra gli Europei e i nativi americani. La festa è stata celebrata per la prima volta in Argentina nel 1917, in Venezuela nel 1921, in Cile nel 1923 e in Messico nel 1928. Questa festa si teneva anche in Spagna fino al 1958, quando il suo nome fu cambiato in "Día de la Hispanidad". In Spagna "la raza" (la razza) citata nel nome originale della festa era semplicemente quella spagnola, e non era presente la caratterizzazione di festa dei meticci presente in molti Paesi sudamericani. Nel 2002 anche il Venezuela ha deciso di cambiare nome alla festa, chiamandola Día de la Resistencia Indígena (Giorno della resistenza indigena).[4]

Per Paesi

Celebrazione della Día de la Raza in Plaza de Mayo, 1929
  • Bandiera dell'Argentina Argentina: il "Día de la Raza" istituito in Argentina nel 1917 da Hipólito Yrigoyen per celebrare l'avvento di una nuova razza – prodotto dell'unione tra indigeni e europei – è stato modificato in Día del Respeto a la Diversidad Cultural dalla Presidente Cristina Fernández. Seguendo i consigli del presidente venezuelano Hugo Chávez, ha rimosso il monumento a Colombo di Buenos Aires, donato dalla comunità italiana all'inizio del ventesimo secolo, e l'ha sostituito con uno di Juana Azurduy.
  • Bandiera delle Bahamas Bahamas: giorno festivo, chiamato Discovery Day (Giornata della Scoperta).[5]
  • Bandiera del Belize Belize: giorno festivo, chiamato Pan-American Day (Giornata panamericana).
  • Bandiera della Bolivia Bolivia: con decreto del 12/10/2011[6] si denomina Día de la Descolonización, chiamato poi Día de la Liberación, de la Identidad y de la Interculturalidad.
  • Bandiera del Cile Cile: dichiarato giorno festivo mediante la legge 3810[7] del 1922, che lo denominò Aniversario del Descubrimiento de América, anche se informalmente si conosce come Día de la Raza, il nome con cui la Spagna lo celebra nello stesso periodo. Nel 2000, la legge 19.668[8] lo rinominò Día del Encuentro de Dos Mundos (anche se tuttavia si usa il nome informale).
  • Bandiera della Colombia Colombia: festa nazionale con la legge 35 del 1939[9] spostata al mese seguente con la legge 51 del 22 di dicembre del 1983.[10]
  • Bandiera della Costa Rica Costa Rica: ufficialmente nel 1968 si creò il Día del Descubrimiento y la Raza, però nel 1994 questa festività si trasformò ufficialmente nel Día de las Culturas con la finalità di esaltare in forma congiunta tanto gli apporti culturali degli spagnoli, degli indigeni e degli afrocaraibici.
  • Bandiera di Cuba Cuba: non si celebra il 12 di ottobre, ma il 10, con altro significato: corrispondente al giorno in cui cominciò la guerra di indipendenza contro la Spagna, nel 1868.
  • Bandiera della Rep. Dominicana Rep. Dominicana: chiamato Día de la Identidad y Diversidad Cultural o anche, Día del Encuentro entre dos Culturas, mai Día de la Raza. Poiché questo ultimo nome parla di una sola razza, la spagnola, lasciando in disparte gli indigeni e gli afrocaraibici, componenti importanti nella conformazione dell'identità dominicana.[11][12]
  • Bandiera dell'Ecuador Ecuador: si celebra il 12 di ottobre con la denominazione Día de la Interculturalidad, dal 2011.
  • Bandiera della Spagna Spagna: fondata come Fiesta de la Raza nel 1918 (mediante una legge del 15 giugno del 1918,[13] dichiarata dal governo di Antonio Maura durante il regno di Alfonso XIII) nel 1958, mediante un decreto[14] si cambia la denominazione ufficiale con Fiesta de la Hispanidad, confermata nel 1981 (nel 1940, con ordinanza ministeriale[15] aveva cambiato la denominazione a Día de la Raza). A oggi è la festa nazionale, con la denominazione di Fiesta Nacional de España.[16]
  • Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti: una festa simile, conosciuta come Columbus Day, sebbene con un carattere di celebrazione della comunità italo-americana.
  • Bandiera dell'Honduras Honduras: festa nazionale Día de la Raza.
  • Bandiera del Messico Messico: ufficialmente indetta nel 1928 per iniziativa di José Vasconcelos, che allude al nome raza iberoamericana, con un significato di identità e sincretismo culturale.[17]
  • Bandiera del Nicaragua Nicaragua: viene considerata una festa importante e ha cambiato nome col passare degli anni: all'inizio si chiamò Día de la Raza, poi Día de la Hispanidad e oggi è chiamata ufficialmente dal Ministero dell'Educazione come il Día de la Resistencia Indígena, commemorando così la lotta dei popoli originari e il ricco bagaglio culturale apportato alla nazionalità nicaraguense.
  • Bandiera del Perù Perù: si celebra come Día de los Pueblos Originarios y del Diálogo Intercultural stabilito con la legge 29421 del Congresso che il presidente Alan García promulgò il 9 ottobre 2009.
  • Bandiera di El Salvador El Salvador: si celebra come Día de la Hispanidad.[18]
  • Bandiera dell'Uruguay Uruguay: equivalente del Día de la Raza è il Día de las Américas (celebrato dal 1915).
  • Bandiera del Venezuela Venezuela: nel 1921 per decreto presidenziale di Juan Vicente Gómez. Il presidente Hugo Chávez, su sollecitazione delle organizzazioni indigene e con l'appoggio del Ministro dell'Istruzione Aristóbulo Isturiz, decreta il Día de la resistencia indígena nel 2002.

Critiche

Negli ultimi anni sono state mosse diverse critiche a tale ricorrenza (in particolare negli Stati Uniti), legate al fatto che l'arrivo di Colombo nel nuovo continente avrebbe dato inizio allo sterminio delle popolazioni indigene. Alcune città hanno infatti annullato la festività, talvolta sostituita con una giornata per commemorare, appunto, le popolazioni indigene. Una esternazione di tali critiche è rappresentata anche da atti di vandalismo verso monumenti rappresentanti simboli o personaggi legati alla cultura italo-americana o lo stesso Cristoforo Colombo.[19][20]

Note

  1. ^ Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri - 20 febbraio 2004 Indizione della «Giornata nazionale di Cristoforo Colombo», su Gazzetta Ufficiale - Serie Generale, n. 86, 13 aprile 2004. URL consultato il 14 ottobre 2021.
  2. ^ http://www.governo.it/Presidenza/ufficio_cerimoniale/cerimoniale/giornate.html
  3. ^ De Stefano 2021, p. 67.
  4. ^ Didattica su Colombo Copia archiviata (PDF), su laii.unm.edu. URL consultato il 26 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 26 dicembre 2013).
  5. ^ Discovery Day en Bahamas Archiviato il 23 marzo 2010 in Internet Archive.
  6. ^ Vicepresidencia del Estado Plurinacional de Bolivia
  7. ^ ley 3810
  8. ^ ley 19.668
  9. ^ Ley 35 de 1939, www.leyex.info
  10. ^ Ley 51 de 1983, Consulta de leyes colombianas en DMS Jurídica, último acceso el 12/10/2010.
  11. ^ Día de la Identidad y Diversidad Cultural, su Educando, el portal de la educación dominicana, 5 ottobre 2009.
  12. ^ El Día de la identidad en la República Dominicana, su Educando, el portal de la educación dominicana, 6 ottobre 2005.
  13. ^ Ley de 15 de junio de 1918, su boe.es.
    «Se declara fiesta nacional, con la denominación de Fiesta de la Raza, el día 12 de octubre de cada año.»
  14. ^ Decreto de 1958 [collegamento interrotto], su boe.es.
    «La fecha del doce de octubre de cada año tendrá carácter permanente de Fiesta Nacional, a todos los efectos, con la denominación de «Día de la Hispanidad».»
  15. ^ Orden ministerial de 1940
  16. ^ Ley 18/1987 Archiviato il 19 giugno 2006 in Internet Archive., de 7 de octubre, que establece el día de la Fiesta Nacional de España en el 12 de octubre
  17. ^ José Vasconcelos: La Raza Cósmica. Misión de la raza iberoamericana (1926).
  18. ^ Presidente Reyes agradece solidaridad de España hacia El Salvador en el Día de la Hispanidad, su asamblea.gob.sv, 12 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 24 aprile 2014).
  19. ^ Los Angeles cancella il Columbus day, indignata la comunità italo-americana, su huffingtonpost.it, 31 agosto 2017. URL consultato il 21 settembre 2017.
  20. ^ Columbus Day e statue: nel mirino le origini italo-americane, su iltempo.it, 1º settembre 2017. URL consultato il 21 settembre 2017.

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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