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File:Barbara D'Urso 2.jpg
Barbara d'Urso nel 2011

Barbara D'Urso, pseudonimo di Maria Carmela D'Urso (Napoli, 7 maggio 1957), è una conduttrice televisiva e attrice italiana.

Ha debuttato in televisione alla fine degli anni settanta, partecipando ad alcune delle prime produzioni della nascente Telemilano 58 (poi divenuta Canale 5) e al programma della Rete 2 Stryx. Nel decennio successivo ha avviato anche la carriera d'attrice, partecipando a diversi film per il piccolo e grande schermo, proseguendo parallelamente la sua attività in televisione. Nel corso degli anni novanta è stata iscritta per un breve periodo all'albo dei giornalisti[1] e ha lavorato per alcuni settimanali e mensili. Dal 2003 lavora come conduttrice televisiva in esclusiva su Canale 5. Ha condotto diverse edizioni del Grande Fratello, nonché altri reality show, spettacoli di intrattenimento e, dal 2008, programmi di infotainment. È anche un'autrice di libri: ha scritto otto volumi, sette pubblicati dalla Mondadori e uno dalla Nuova Eri.

Biografia

Primi anni

Maria Carmela D'Urso è nata a Napoli nel 1957, prima figlia di Rodolfo D'Urso, originario di Laurenzana (in provincia di Potenza), e di Vera Pentimalli, originaria di Sant'Eufemia d'Aspromonte (in provincia di Reggio Calabria).[2][3] Rimane orfana della madre il 23 agosto 1968, all'età di undici anni. Ha cinque fratelli: Daniela (1960) ed Alessandro (1965), nati, come lei, dal primo matrimonio del padre, e Riccardo (1970), Fabiana (1973) ed Eleonora (1975), nati dal secondo matrimonio del padre con Wanda Randi, donna che Barbara considera la sua seconda madre. Trascorre la sua infanzia a Napoli fino ai 19 anni, quando parte poi per Milano per tentare di entrare nel mondo della moda seppur contro il parere del padre, con il quale i rapporti si inasprirono.[1] Con il passare del tempo, e grazie all’intervento della seconda moglie Wanda, riuscì a ricucire un rapporto con il padre che durò fino alla morte dello stesso, avvenuta il 27 dicembre 1996.

Gli inizi

Barbara D'Urso (seconda da sinistra), conduttrice insieme a Carlo Massarini del concorso di bellezza "New Model Today", tiene a battesimo l'esordio della sedicenne Charlize Theron (alla sua sinistra) nel 1991

Non avendo potuto debuttare come modella perché era poco alta,[1] ha iniziato come showgirl nel 1977 su Telemilano 58 con il nome di "Barbara" (in quanto "Maria Carmela" venne giudicato troppo meridionale dai dirigenti della TV lombarda, che nel 1980 cambierà nome in Canale 5, divenendo un network a diffusione nazionale) con il programma televisivo Goal, accanto a Diego Abatantuono, Teo Teocoli, Giorgio Porcaro e Massimo Boldi e lavorando come annunciatrice televisiva e valletta al fianco di Claudio Lippi.[1]

Nel 1978 è passata in Rai per partecipare al varietà della Rete 2 (l'odierna Rai 2) Stryx, esperienza più volte riproposta e ricordata a causa dell'esibizione dell'esordiente attrice in un sensuale balletto nel quale si è mostrata in topless;[4] questo programma fu censurato dalla stessa Rai perché i contenuti vennero ritenuti troppo scandalosi. Nel 1979 ha partecipato al programma Che combinazione, in onda sempre sulla Rete 2, mentre l'anno seguente ha affiancato Pippo Baudo nella conduzione del contenitore domenicale Domenica in sulla Rete 1 (l'attuale Rai 1), edizione alla quale collaboravano anche Antonio Ricci, Beppe Grillo e il compagno dell'epoca Memo Remigi.[1] In vista della sua partecipazione a Domenica in le venne proposta, dal produttore discografico Mauro Rapallo, l'incisione del 45 giri Dolceamaro/Se mi guardi così, che venne pubblicato nel 1980[1][5] per l'etichetta discografica "Targa": il brano Dolceamaro venne così utilizzato come sigla di coda dell’edizione 1980-81 di questo programma.

Il debutto nel cinema

In seguito debuttò al cinema nel 1982 con la pellicola Erba selvatica di Gianfranco Campigotto, a cui seguirono Blues metropolitano di Salvatore Piscicelli (1985, interamente girato nella sua Napoli e omaggio alla città attraverso la musica)[6] e Vogliamoci troppo bene di Francesco Salvi (1989).[7] In questi anni ha anche recitato in numerose serie televisive come Delitto in via Teulada (1979, di Aldo Lado), questa avente puntate di 15 minuti e che venne in seguito unita in un unico film, uscito al cinema come La casa rossa (1981, di Luigi Perelli), dove la D'Urso è al fianco di Alida Valli, e Skipper (1984, di Roberto Malenotti). Sono di questo periodo i servizi fotografici per le riviste Playboy e Playmen nei quali la D'Urso è apparsa senza veli. Nel 1982 prende parte a Giorno dopo giorno, una serie in venti puntate trasmessa in prima serata su Rete 4 (emittente all'epoca di proprietà della Mondadori e non ancora appartenente al gruppo Fininvest), in cui recitava anche Maria Teresa Ruta, e che è considerata la prima produzione italiana classificabile come telenovela.

Varietà

Negli anni ottanta ha anche condotto e partecipato a numerosi programmi televisivi, tra cui i varietà Forte fortissimo e Fresco fresco, entrambi del 1982 e in onda su Rai 1, ultime trasmissioni a cui ha partecipato prima di ritornare nel mondo del cinema. Dopo le sue prime esperienze da attrice, nel maggio 1987 è tornata in televisione con il programma Una serata da campioni, trasmissione della rete ammiraglia della televisione pubblica, condotto insieme a Carlo Massarini, Gianni Rivera e Mabel Bocchi,[8] seguito nella stessa estate da La lunga notte di Biancaneve, uno speciale andato in onda in prima serata su Rai 1 il 17 luglio e registrato a Roma nella Villa Doria Pamphilj.[9] Tra la fine degli anni ottanta e i primi anni novanta ha collaborato come giornalista con i mensili Moda[10] e King, diretti da Vittorio Corona, ma poi è stata radiata dall'albo dei giornalisti poiché aveva partecipato ad alcune pubblicità per la carta stampata.[1][10]

Nel 1992 prende parte ad un episodio della serie televisiva di Rai 1 Bony e compare nel film Non chiamarmi Omar, quest'ultimo sceneggiato da Sergio Staino e da Francesco Tullio Altan e prodotto da Rai 3 e da Mauro Berardi, suo compagno in quel periodo.[11] L'anno dopo ha segnato il suo debutto teatrale con la commedia Appuntamento d'amore, mentre nel 1994 la casa editrice della radiotelevisione pubblica Nuova ERI ha pubblicato il libro Debole è la carne, opera nella quale la D'Urso ha inserito diciannove interviste a personaggi famosi come Eva Robin's, Ornella Muti e Piero Chiambretti[12]. Nello stesso anno ha condotto, sempre sulla stessa rete, la serata dedicata all'assegnazione delle Grolle d'oro.[13] È tornata sul grande schermo nel 1995 partecipando ai film Mollo tutto, diretto da José María Sánchez, in cui interpretava il ruolo della moglie di Renato Pozzetto,[14] e Romanzo di un giovane povero di Ettore Scola; nello stesso anno ha lavorato per Odeon TV conducendo il talk show sentimentale Per amore - Dove porta il sentimento.

Il grande successo con La Dottoressa Giò (1995-1998)

Nel novembre del 1995 è andata in onda, in prima serata su Canale 5, la miniserie La dottoressa Giò - Una mano da stringere, in cui l'attrice interpretava la protagonista, "Giorgia Basile" detta "Giò", una ginecologa di un ospedale pubblico;[15] da questa miniserie venne tratta in seguito la serie televisiva La dottoressa Giò, andata in onda per due stagioni (1997 e 1998) su Rete 4.[16]

Gli altri impegni in tv

Il 2 marzo 1996[17] è tornata alla conduzione di programmi televisivi sulla terza rete Mediaset conducendo Agenzia, nuova versione del programma Agenzia matrimoniale portato al successo da Marta Flavi,[18] in onda il sabato pomeriggio per tutta la primavera. Torna in seguito in Rai per condurre, nella stagione televisiva 1996-1997, i programmi mattutini del fine settimana di Rai 2 Mattina in famiglia e Mezzogiorno in famiglia accanto a Tiberio Timperi,[19][20] dei quali ha presentato anche uno speciale natalizio andato in onda nel pomeriggio del 25 dicembre 1996.[21] Il 24 agosto 1998 conduce il Festival di Napoli, trasmesso in diretta televisiva su Rete 4[22], e nello stesso anno ha preso parte alla fiction Le ragazze di piazza di Spagna, sempre di Sànchez e andata in onda su Rai 2.

Nel 1999 ha partecipato ai film Il manoscritto di Van Hecken di Nicola De Rinaldo, e Tutti gli uomini del deficiente di Paolo Costella, con soggetto della Gialappa's Band.[23] Sempre nel 1999 è tornata a recitare in teatro con la commedia E meno male che c'è Maria, al fianco di Enrico Montesano ed Enzo Garinei, per la regia di Pietro Garinei:[24] lo spettacolo fu replicato nei teatri italiani fino al 2001.

Nel 2001 è protagonista con Tosca D'Aquino, Mietta, Maria Rosaria Omaggio e Guia Jelo della miniserie televisiva Donne di mafia, per la regia di Giuseppe Ferrara andata in onda su Rai 2 con un buon successo di pubblico[25]. Appare poi in un breve cameo nella sitcom giovanile di Italia 1 Via Zanardi, 33, e nell'autunno 2002 ha recitato al fianco di Marco Columbro in un'altra sitcom, Ugo, andata in onda su Canale 5 alla domenica pomeriggio.[26] Nell'estate dello stesso anno è tornata anche in teatro con Lisistrata di Walter Manfrè, spettacolo nel quale ha interpretato il ruolo della stessa Lisistrata, la protagonista.

La conduzione del Grande fratello (2003)

Nel 2003 è stata scelta per condurre la terza edizione del reality show Grande Fratello, su Canale 5, in sostituzione di Daria Bignardi.[27] È rimasta al timone del reality per tre edizioni consecutive, andate in onda rispettivamente nelle stagioni invernali-primaverili 2003 e 2004 e nell'autunno del 2004, riscuotendo un grande successo televisivo.[28] In particolare, una puntata della quarta edizione ha superato negli ascolti una serata del Festival di Sanremo 2004, evento mai accaduto prima nella storia della televisione.[29]

Il 2004 è stato un anno particolarmente ricco e impegnativo per la D'Urso in quanto, oltre a due edizioni ravvicinate del Grande Fratello, sono andate in onda le serie televisive Orgoglio,[30] Noi,[31] Una donna scomoda e Rocco che la vedevano tra i protagonisti.[32] Nello stesso anno è tornata anche al cinema, recitando nel film Per giusto omicidio con la regia di Diego Febbraro. Nella primavera del 2005 ha preso ancora una volta il posto della conduttrice Daria Bignardi nel reality show La fattoria, conducendo la seconda e la terza edizione. In questo periodo ha girato anche la fiction Ricomincio da me di cui interpreta la protagonista, per la regia di Rossella Izzo, trasmessa su Canale 5 tra la fine del 2005 e l'inizio del 2006,[33] stesso mese in cui è andata in onda la puntata pilota del varietà Lo show dei record, condotto con la partecipazione di Raul Cremona.

Nell'estate del 2005 ha condotto la serata speciale del Trofeo birra Moretti, in onda su Canale 5,[34] esperienza replicata anche nelle due estati successive,[35][36] mentre dal settembre del 2006 ha avviato la conduzione di un ulteriore reality show, Reality Circus, interrotto dopo un mese dalla partenza per bassi risultati in termini di ascolti.[37] A partire da marzo 2007 è stata la conduttrice di Uno due tre stalla[38], ennesimo reality show che ha ricevuto molti giudizi negativi a causa delle violente polemiche e dei pesanti litigi tra i concorrenti e non solo. Nello stesso anno è tornata in teatro con La vedova scaltra di Walter Manfrè e Il letto ovale di Gino Landi.[39]

La conduzione di Mattino Cinque (2008-2009)

È apparsa in televisione in una nuova fascia oraria a partire dal 21 gennaio 2008, debuttando nella fascia mattutina di Canale 5 con il contenitore di infotainment Mattino Cinque, curato dalla testata giornalistica autonoma di Mediaset Videonews e da lei condotto insieme a Claudio Brachino, nato soprattutto per rilanciare gli ascolti dell'ammiraglia di Mediaset nelle prime ore della giornata.[40]

Pochi mesi più tardi, in seguito ai buoni consensi ottenuti dalla puntata pilota, si è cimentata anche nella conduzione della prima edizione di Lo show dei record, programma dedicato al Guinness dei primati. Tra il 2008 e il 2009 la conduttrice è stata impegnata in molti programmi: oltre alla conduzione di Mattino Cinque le è stata affidata anche la fascia pomeridiana di Canale 5 con un programma dal taglio simile, Pomeriggio Cinque, anche questo curato dalla testata Videonews ma incentrato sulla cronaca rosa (in seguito anche sulla cronaca nera) e sui resoconti dei reality show in onda sulle reti Mediaset. Nella prima parte della stagione la conduttrice ha presentato, insieme a Luca Laurenti, il programma di prima serata Fantasia, terminato però dopo tre puntate a causa dei bassi risultati d'ascolto.[41] Nella primavera successiva ha condotto in prima serata su Canale 5 la seconda edizione di Lo show dei record, che ha riscosso ottimi risultati d'ascolto consolidando un periodo di particolare notorietà e apprezzamento della conduttrice da parte del pubblico.[42][43]

Domenica Cinque (2009)

Nel settembre 2009 ha abbandonato la conduzione di Mattino Cinque, sostituita da Federica Panicucci, per proseguire la conduzione di Pomeriggio Cinque e impegnarsi nella realizzazione di un nuovo contenitore domenicale di Canale 5, Domenica Cinque, anche questo gestito dalla testata giornalistica Videonews, in onda la domenica dalle 13.35 alle 19.00 e costruito sul modello dei programmi giornalieri di successo.[44][45] Dal 7 giugno al 9 luglio 2010 ha condotto A gentile richiesta, talk show del preserale estivo di Canale 5.[46] Tra il 2010 e il 2011 è tornata alla guida di Pomeriggio Cinque e Domenica Cinque, abbandonando tuttavia la conduzione di quest'ultimo dal mese di gennaio, venendo sostituita da Federica Panicucci e Claudio Brachino,[47] per approdare nello stesso periodo in prima serata su Canale 5 con la conduzione del varietà Stasera che Sera,[48] anch'esso prodotto dalla testata Videonews, ma sospeso dopo due puntate a causa dei bassi risultati di ascolto e delle molte accuse di volgarità ricevute.[49] Conduce anche il veglione di Capodanno di Canale 5, in onda la notte del 31 dicembre e intitolato Capodanno Cinque

Nel novembre del 2010, edito dalla Arnoldo Mondadori Editore, è stato pubblicato il libro Più forti di prima, nel quale la conduttrice ha inserito 15 storie di donne ribellatesi alla violenza alla quale erano sottoposte: le storie sono state tratte da vicende narrate nei contenitori pomeridiani Pomeriggio Cinque e Domenica Cinque.[50] Dopo aver condotto Pomeriggio Cinque Estate, programma voluto e ideato da Massimo Donelli, anche tra il 2011 e il 2012 è al timone di Pomeriggio Cinque e nell'autunno del 2011 conduce, in prima serata su Canale 5 il lunedì, il talent sul ballo Baila!, che dopo il successo della prima puntata con oltre 4 milioni di spettatori e il 19% di share viene sospeso per via dei bassi ascolti conseguiti nella seconda e terza puntata. A novembre 2010 è stato pubblicato il suo terzo libro, l'autobiografia Tanto poi esce il sole, per la casa editrice Arnoldo Mondadori Editore, mentre la sera del 31 dicembre è stata per il secondo anno consecutivo la conduttrice di Capodanno Cinque[51] assieme a Veronica Ciardi, Margherita Zanatta, Serena Garitta e Marco Ceriani. Tra il 2012 e il 2013 conduce per la quinta volta consecutiva Pomeriggio Cinque.

Domenica Live (2012)

Il 4 novembre 2012[52] viene chiamata a condurre, oltre al talk pomeridiano, anche la nuova trasmissione di Videonews Domenica Live in sostituzione di Alessio Vinci e Sabrina Scampini. La sera del 31 dicembre ha condotto per la terza volta Capodanno Cinque,[53] ottenendo contro lo storico veglione di Rai 1 2,7 milioni e il 16% di share.[54] Sempre nel 2012 pubblica il suo quarto libro Ma credo ancora nell'amore - Sopravvivere alle ferite del cuore, edito dalla Mondadori. Il 2 aprile 2013 pubblica il suo quinto libro Ecco come faccio, edito sempre dalla Mondadori.

Il 28 aprile 2013 termina la prima edizione di Domenica Live che ha avuto una media di circa 2.200.000 telespettatori e il 12% di share. A giugno 2013 ha condotto uno speciale televisivo sul canale albanese Agon Channel, Kontrata per Shqiperine, programma giornalistico in cui ha intervistato i tre candidati delle elezioni presidenziali albanesi.

Tra il 2013 e il 2014 conduce, per la sesta stagione consecutiva, Pomeriggio Cinque e, per la seconda stagione consecutiva, Domenica Live ottenendo un aumento degli ascolti in entrambi i programmi consentendo così a Canale 5 di superare Rai 1 negli ascolti; nello stesso periodo pubblica, con Mondadori, il libro Ti si legge in faccia - I segreti del linguaggio del corpo che ti cambieranno la vita. Nella stagione 2014-2015 la D'Urso è al timone di Pomeriggio Cinque per la settima stagione consecutiva e di Domenica Live per la terza edizione consecutiva (record del 16% di share in media contro il 14% di Domenica in condotto da Paola Perego)[55] Alla fine dell'anno pubblica il libro Se lo desideri accade, sempre per Mondadori. Tra il 2015 e il 2016 la vede impegnata nell'ottava edizione di Pomeriggio Cinque (in onda dal 31 agosto 2015) e nella quarta edizione di Domenica Live (dal 27 settembre). Nel 2016 pubblica un nuovo libro per la Mondadori, Quanti anni mi dai? I miei segreti per essere bella sempre. Tra il 2016 e il 2017 è alla guida della nona edizione di Pomeriggio cinque e della quinta edizione di Domenica Live. Tra il 2017 e il 2018 conduce per il decimo anno Pomeriggio Cinque e per il sesto Domenica Live.

Nel marzo dello stesso anno viene scelta da Mediaset per condurre la quindicesima edizione del Grande Fratello, reality che ha condotto anche dalla terza alla quinta edizione[56].

Il ritorno alla recitazione

Nel 2018 recita in una piccola parte del film Il Vegetale, scritto e interpretato da Fabio Rovazzi con la regia di Gennaro Nunziante.

Nello stesso anno annuncia, prima all'interno delle sue trasmissioni e in seguito in un'intervista rilasciata a TV Talk, il suo ritorno come protagonista della serie La dottoressa Giò con quattro nuovi episodi, le cui riprese si sono svolte durante l'estate 2018. Tale terza stagione viene trasmessa su Canale 5 nella prima serata della domenica ed in seguito in quella del martedì, dal 13 gennaio al 29 gennaio 2019.

Conduzioni televisive (2018-presente)

Tra il 2018 e il 2019 riprende inoltre per l'undicesimo anno consecutivo la conduzione di Pomeriggio Cinque, e per il settimo quella di Domenica Live, un nuovo programma televisivo in prima serata, ispirato ai suoi programmi giornalieri, chiamato Live - Non è la D'Urso, e nella stagione primaverile conduce la sedicesima edizione del Grande Fratello.

Tra il 2019 e il 2020 viene confermata alla conduzione della dodicesima edizione di Pomeriggio Cinque, all'ottava di Domenica Live e alla seconda di Live - Non è la D'Urso. Alla fine del 2019 grazie ad un sondaggio del Corriere della Sera, viene eletta come personaggio televisivo italiano più significativo degli anni 2010.

Tra il 2020 e il 2021 è stata confermata la tredicesima edizione di Pomeriggio Cinque (è iniziata il 7 settembre), la nona edizione di Domenica Live e la terza edizione di Live - Non è la D'Urso (sono iniziate entrambe il 13 settembre); nel 2021 viene annunciata la chiusura del programma Live - Non è la D'Urso, la cui ultima puntata va in onda il 28 marzo 2021. Il 23 maggio 2021 va in onda l'ultima puntata di Domenica Live, che non tornerà in onda nella stagione successiva.

Vita privata

Tra il 1976 e il 1980 è stata fidanzata con Memo Remigi ed in seguito ebbe dei flirt con Miguel Bosé e Vasco Rossi. Dalla relazione con il produttore cinematografico Mauro Berardi, durata dal 1982 al 1993, sono nati i suoi due figli Giammauro (1986) ed Emanuele (1988). Nel settembre 2002 si è sposata con il ballerino Michele Carfora[57][58] dal quale si separa nel 2006[59] e divorzia nel 2008.

Controversie

Nel corso degli anni Barbara D'Urso è stata al centro di alcune controversie, la più famosa delle quali è il "processo Ruby"[60] in cui la D'Urso è stata ascoltata come testimone[60]. Secondo le dichiarazioni[60] rilasciate da Karima El Mahrough - meglio nota come "Ruby Rubacuori" o semplicemente come "Ruby" - durante gli interrogatori dell'inchiesta alla base del "processo Ruby" (avvenuti e verbalizzati presso la Procura della Repubblica di Milano nell'agosto 2010, cioè quando Ruby era ancora minorenne) Barbara D'Urso, Aída Yéspica e Belén Rodríguez, in un periodo tra febbraio e maggio del 2010,[60] avrebbero "partecipato attivamente"[60] (con o senza sesso) alle "cene eleganti di Arcore"[60]; secondo quanto scritto dal Tribunale di Milano nelle motivazioni della sentenza di primo grado di condanna a carico di Silvio Berlusconi (emessa nel 2013)[60]. La testimonianza di Ruby però risulterebbe "inattendibile", precisamente i giudici milanesi ritengono che le dichiarazioni di Ruby (testuali parole)[60] «non sono assistite da alcuna presunzione di credibilità»[60]. La D'Urso, la Rodríguez e la Yéspica, forti di quanto affermato dal Tribunale milanese nella sentenza già citata[60], hanno annunciato azioni legali a tutela della loro immagine, onorabilità e reputazione[60]. Si noti comunque che la D'Urso e le altre due showgirl sono state interrogate[60] durante lo svolgimento del primo grado del processo: nelle motivazioni di questa sentenza i giudici[60] sostengono che le loro dichiarazioni (a differenza di quelle di Ruby[60]) sono attendibili e veritiere[60]. La successiva assoluzione di Berlusconi in secondo grado non annulla, neppure dal punto di vista giuridico-legale, la validità di quanto appena detto a proposito dell'inattendibilità delle dichiarazioni di Ruby citate sopra[60], perché la condanna di primo grado (annullata in secondo grado nel 2014)[60] non si basava sulle affermazioni della ragazza: infatti, nelle motivazioni della sentenza di primo grado, i giudici sostenevano (testuali parole):[60] «[le dichiarazioni di Ruby] pur potendo essere poste legittimamente a fondamento dell'affermazione di penale responsabilità dell'imputato [Berlusconi], non sono assistite da alcuna presunzione di credibilità».

Di seguito vengono elencate altre controversie relative a Barbara D'Urso:

Filmografia

Attrice

Cinema

Televisione

Doppiatrice

Teatro

Programmi televisivi

Discografia

Singoli
  • 1980 - Dolceamaro/Se mi guardi così

Libri

  • Debole è la carne, Nuova ERI, 1994.
  • Più forti di prima. Storie di donne dalla tragedia alla rinascita, Arnoldo Mondadori Editore, 2010.
  • Tanto poi esce il sole, Arnoldo Mondadori Editore, 2011.
  • Ma credo ancora nell'amore - Sopravvivere alle ferite del cuore, Arnoldo Mondadori Editore, 2012.
  • Ecco come faccio, Arnoldo Mondadori Editore, 2013.
  • Ti si legge in faccia. I segreti del linguaggio del corpo che ti cambieranno la vita, Arnoldo Mondadori Editore, 2013.
  • Se lo desideri accade, Arnoldo Mondadori Editore, 2014.
  • Quanti anni mi dai? I miei segreti per essere bella sempre, Arnoldo Mondadori Editore, 2016.

Note

  1. ^ a b c d e f g h Intervista a Barbara D'Urso su vittoriozincone.it, su vittoriozincone.it. URL consultato il 9 febbraio 2010.
  2. ^ Puntata del 30 settembre
  3. ^ Barbara rivela l'origine dei suoi genitori in un'intervista di Victoria Cabello, nel programma televisivo Victor Victoria - Niente è come sembra.
  4. ^ "Mai nuda tra la gente". La d'Urso tradita in TV, in Corriere della Sera, 1º marzo 1995, p. 15. URL consultato il 30 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 25 novembre 2009).
  5. ^ Sito Orrore a 33 giri, su orrorea33giri.com. URL consultato il 24-10-2009 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2016).
  6. ^ Una star, prossimamente, in la Repubblica, 5 gennaio 1985, p. 24. URL consultato l'8 febbraio 2010.
  7. ^ Alberto Farassino, Salvi: c'è da spostare una macchina da presa, in la Repubblica, 22 luglio 1989, p. 36. URL consultato l'8 febbraio 2010.
  8. ^ Debutta "Serata da campioni", in la Repubblica, 5 maggio 1987, p. 29. URL consultato l'8 febbraio 2010.
  9. ^ Da Villa Pamphili una lunga notte con Biancaneve, in la Repubblica, 17 luglio 1987, p. 31. URL consultato l'8 febbraio 2010.
  10. ^ a b c Sorpresa, sorpresa. Il calciatore è nudo, in la Repubblica, 1º febbraio 1992, p. 25. URL consultato il 9 febbraio 2010.
  11. ^ Maria Pia Fusco, Aiuto, la radio uccide!, in la Repubblica, 15 marzo 1992, p. 29. URL consultato il 9 febbraio 2010.
  12. ^ Eva, Monica e Pierino tutti sotto le lenzuola, in la Repubblica, 14 luglio 1994, p. 25. URL consultato il 9 febbraio 2010.
  13. ^ Maria Pia Fusco, Cecchi Gori: troppi film USA, in la Repubblica, 25 ottobre 1994, p. 29. URL consultato il 9 febbraio 2010.
  14. ^ Roberto Rombi, La favola di Pozzetto salumiere sognatore, in la Repubblica, 26 marzo 1995, p. 31. URL consultato il 9 febbraio 2010.
  15. ^ Dottoressa Giò, sotto il camice batte un cuore tutto d'oro, in la Repubblica, 20 novembre 1995, p. 33. URL consultato il 9 febbraio 2010.
  16. ^ Leandro Palestini, La dottoressa D'Urso "E.R." all'italiana, in la Repubblica, 6 agosto 1998, p. 37. URL consultato il 9 febbraio 2010.
  17. ^ Leandro Palestini, Problemi di cuore o di lavoro? Vi aiuta Barbara, in la Repubblica, 1º marzo 1996, p. 47. URL consultato il 9 febbraio 2010.
  18. ^ Amici tutti i giorni e Cecchi Paone va verso la sera, in la Repubblica, 8 febbraio 1996, p. 37. URL consultato il 9 febbraio 2010.
  19. ^ Arriva la coppia Timperi-D'Urso, in Corriere della Sera, 27 settembre 1996, p. 37. URL consultato il 30 novembre 2009.
  20. ^ Pietro D'Ottavio, La prima notte di Val Kilmer, in la Repubblica, 30 aprile 1997, p. 10. URL consultato il 9 febbraio 2010.
  21. ^ Auguri in diretta dalla TV delle feste, in la Repubblica, 23 dicembre 1996, p. 25. URL consultato il 9 febbraio 2010.
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