Nazionale di calcio del Libano: differenze tra le versioni
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La [[federazione calcistica del Libano |
La [[federazione calcistica del Libano]] fu costituita il 22 marzo 1933 su impulso del giornalista libanese [[Nassif Majdalani]]<ref>{{Cita web|url=https://al-akhbar.com/Sport/135020|titolo=الإعلام الرياضي في لبنان بين شباك السياسة والإهمال|cognome=|nome=|data=|sito=الأخبار|lingua=ar|titolotradotto=Sports media in Lebanon between politics and neglect|urlarchivio=|accesso=20 dicembre 2018}}</ref><ref name=":2" />. Nel 1935 si affiliò alla [[FIFA]] e nel 1964 alla [[Asian Football Confederation|AFC]]<ref>{{Cita web|url=http://lebanesefootballassociation.com/%d8%a7%d9%84%d8%a7%d8%aa%d8%ad%d8%a7%d8%af/|titolo=لمحة عن الإتحاد|cognome=عساف|nome=فراس ابو|data=|sito=الاتحاد اللبناني لكرة القدم|lingua=ar|titolotradotto=Lebanese Football Federation|urlarchivio=|accesso=20 dicembre 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.elsport.com/news/show/126050/تاريخ-تاسيس-الاتحاد-اللبناني-لكرة-القدم؟|titolo=تاريخ تاسيس الاتحاد اللبناني لكرة القدم؟|cognome=|nome=|data=|sito=Elsport News|lingua=ar|titolotradotto=The date of the establishment of the Lebanese Football Federation?|urlarchivio=|accesso=20 dicembre 2018}}</ref>. |
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Il 27 gennaio 1934 la squadra internazionale di Beirut perse per 5-1 contro la squadra dell'[[Università americana di Beirut]]<ref name=":15">{{Cita news|url=https://ulib.aub.edu.lb/kullyah/capaub_al-kulliyah_rev_v1-5_1933-1937.pdf|titolo=Athletic Notes|cognome=|nome=|data=1º novembre 1933|opera=Al-Kulliyyah|editore=American University of Beirut|numero=1|volume=XX|pp=82–83}}</ref>. Un mese dopo una selezione composta da membri della suddetta università giocò in casa due partite contro la squadra rumena [[CA Timișoara]] (T.A.C.)<ref name=":2" /><ref>{{Cita news|url=https://ulib.aub.edu.lb/kullyah/capaub_al-kulliyah_rev_v1-5_1933-1937.pdf|titolo=Roumanian team to visit Beirut|cognome=|nome=|data=17 febbraio 1934|opera=Al-Kulliyah Review|editore=American University of Beirut|numero=5|volume=I|p=1}}</ref>, perdendo per 1-9 al campo Edmond Ribeiz il 18 febbraio e per 1-4 due giorni dopo al Campo Universitario<ref>{{Cita news|url=https://ulib.aub.edu.lb/kullyah/capaub_alkulliyah_1933_1934_v20.pdf|titolo=They came, they played, they conquered|cognome=|nome=|data=15 marzo 1934|opera=Al-Kulliyyah|editore=American University of Beirut|numero=4|volume=XX|p=121}}</ref>. Si tratta di partite non ufficiali, considerate quelle di esordio della nazionale libanese<ref name=":11">{{Cita libro|nome=علي حميدي|cognome=صقر|titolo=موسوعة كرة القدم اللبنانية|anno=1995|editore=مؤسسة نوفل للتوزيع|città=|lingua=ar|p=24|isbn=0-00-028124-7|titolotradotto= |
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Uniformi di gara | |
Sport | Calcio |
Confederazione | AFC |
Selezionatore | {{{Selezionatore}}} |
Ranking FIFA | 89° (20 febbraio 2020)[1] |
Sponsor tecnico | Capelli Sport |
Esordio internazionale | |
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Peggiore sconfitta | |
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La nazionale di calcio del Libano (in arabo المنتخب اللبناني لكرة القدم?, in francese: équipe du Liban de football) è la rappresentativa calcistica nazionale del Libano. Attiva dal 1933, è posta sotto l'egida della Federazione calcistica del Libano (LFA), affiliata all'AFC e alla FIFA.
La nazionale calcistica del Libano esordì nel 1934 contro la squadra rumena CA Timișoara (T.A.C.), ma la partita non è riconosciuta dalla FIFA. L'esordio del Libano riconosciuto dalla FIFA risale, invece, al 1940 contro la nazionale del Mandato britannico della Palestina. Ha partecipato a due fasi finali della Coppa d'Asia, nel 2000 da nazionale del paese ospitante (eliminazione al primo turno) e nel 2019. Ha partecipato solo una volta, nel 1998, ai Giochi asiatici, chiudendo con un'eliminazione al secondo turno. Prende parte con regolarità al campionato WAFF, una competizione calcistica organizzata dalla WAFF, la federazione che racchiude tutte le associazioni calcistiche nazionali dei paesi dell'Asia Occidentale. Il Libano partecipa anche alla Coppa delle Nazioni Arabe, che ha ospitato nel 1963, terminando al terzo posto, per poi ottenere il quarto posto nelle edizioni del 1964 e del 1966. Il Libano ha raggiunto inoltre il terzo posto ai Giochi panarabi nel 1957 e nel 1997 ed è giunto quarto nell'edizione del 1961 del torneo. La squadra non si è mai qualificata alla fase finale della Coppa del mondo. Nelle qualificazioni alla Coppa del mondo 2014 raggiunse momentaneamente il quarto posto nel girone per la prima volta nella propria storia, grazie ad una vittoria casalinga per 2-1 contro la Corea del Sud nel 2011, ma non riuscì a qualificarsi al mondiale, terminando il girone all'ultimo posto.
Nella classifica mondiale della FIFA, istituita nell'agosto 1993, ha ottenuto quale miglior piazzamento il 77º posto nel settembre 2018, mentre il peggior piazzamento è il 178º posto occupato da aprile a maggio 2011. Attualmente occupa l'87º posto della graduatoria[1]. Dopo un calo costante di posizioni nel ranking dal 1998 al 2016, il Libano è salito di 66 posizioni (dal 147º posto nel 2016 all'81º posto nel 2018) e ha raggiunto nel settembre 2018 il posizionamento più alto, il 77º posto, dopo aver registrato una striscia di imbattibilità di 15 partite, dal 24 marzo 2016 all'11 ottobre 2018, in cui il Libano ha vinto otto incontri e ne ha pareggiati sette[2].
I giocatori della squadra, il cui simbolo è il cedro, emblema nazionale, sono conosciuti come "i Cedri" (in arabo: رجال الأرز) dai tifosi e dai media. La maglia di casa è rossa e quella di trasferta bianca, con chiaro riferimento alla bandiera nazionale. Lo stadio di casa è lo Stadio Città dello Sport Camille Chamoun di Beirut, ma la squadra gioca talvolta anche in altri impianti quali lo Stadio Internazionale di Sidone.
Storia
1933-1957: esordi
La federazione calcistica del Libano fu costituita il 22 marzo 1933 su impulso del giornalista libanese Nassif Majdalani[3][4]. Nel 1935 si affiliò alla FIFA e nel 1964 alla AFC[5][6].
Il 27 gennaio 1934 la squadra internazionale di Beirut perse per 5-1 contro la squadra dell'Università americana di Beirut[7]. Un mese dopo una selezione composta da membri della suddetta università giocò in casa due partite contro la squadra rumena CA Timișoara (T.A.C.)[4][8], perdendo per 1-9 al campo Edmond Ribeiz il 18 febbraio e per 1-4 due giorni dopo al Campo Universitario[9]. Si tratta di partite non ufficiali, considerate quelle di esordio della nazionale libanese[10]. Una selezione di calciatori di Beirut perse di nuovo contro il T.A.C. il 21 novembre 1935 al Campo Universitario[11]. Nel 1936 l'undici di Beirut perse per 6-2 contro l'Unirea Tricolor București, altro club rumeno che nello stesso anno affrontò anche le squadre dell'Università americana di Beirut[12].
L'undici di Beirut giocò, in rappresentanza del Libano, la sua prima partita contro la Siria (undici di Damasco) nel 1939 allo Stadio Habib Abou Chahla, perdendo per 4-5[4]. La squadra disputò 17 partite non ufficiali contro l'undici di Damasco fino al 1963, con un bilancio di 9 vittorie, 2 pareggi e 6 sconfitte[4]. La prima partita ufficiale del Libano, riconosciuta dalla FIFA, risale al 27 aprile 1960, quando fu sconfitto per 5-1 dalla nazionale del Mandato britannico della Palestina[13], andando a segno con Camille Cordahi[14]. Nel 1944 la squadra perse una partita non ufficiale contro una selezione irachena che rappresentava il Ministero dell'istruzione iracheno, allenata George Raynor[4].
Negli anni '50 il Libano fu allenato da Vinzenz Dittrich[15], e Ljubiša Broćić[16]. Giocò 3 partite ufficiali, ottenendo un pareggio, contro la Siria nel 1953, e due sconfitte[13]. Disputò anche partite non ufficiali contro squadre di club europee di alto livello: Dinamo Mosca, Lipsia, Energia Flacara Ploiesti e Spartak Trnava nel 1957[4].
1957-1979: prima della guerra civile
Dal 19 al 27 ottobre 1957 il Libano ospitò la seconda edizione dei Giochi panarabi. Inserito in un girone con Arabia Saudita, Siria e Giordania[17], pareggiò per 1-1 contro i sauditi e i siriani, poi sconfisse per 6-0 i giordani grazie a due doppiette di Joseph Abu Murad e Mardek Chabarian e ai gol di Robert Shehada e Levon Altonian, concludendo così il girone al primo posto. In semifinale perse per 4-2 contro la Tunisia. Grazie al ritiro del Marocco dalla finale di consolazione, concluse il torneo al terzo posto.
Nel 1958 fu nominato allenatore Joseph Nalbandian[18]. Fu uno dei commissari tecnici più vincenti della storia libanese, con a 8 vittorie in 22 march ufficiali nei suoi undici anni in carica. Sotto la sua gestione il Libano ospitò i Giochi del Mediterraneo del 1959, dove trovò nel girone le selezioni amatoriali di Italia e Turchia. Fu sconfitto quattro volte dalle due squadre europee, chiudendo il girone all'ultimo posto[19].
Nel 1963 il Libano ospitò la Coppa delle Nazioni Arabe. Nel girone con Tunisia, Siria, Kuwait e Giordania[20], vinse per 6-0 contro il Kuwait grazie alla tripletta del capitano Levon Altonian (uguagliata la vittoria più larga mai ottenuta dalla nazionale, un 7-1 contro l'Arabia Saudita[21]), poi batté la Giordania, ma fu sconfitto da Siria e Tunisia, finendo terzo nel girone.
Partecipò per la prima volta alle eliminatorie della Coppa d'Asia in vista dell'edizione del 1972, sotto la guida dell'allenatore Joseph Abou Murad[18]. Al primo turno perse contro il Kuwait per 0-1, ma sconfisse poi la Siria per 3-2 e si qualificò per il secondo turno. In una decisiva semifinale contro l'Iraq perse per 1-4 e fu eliminato[22]. Malgrado lo scoppio della guerra civile libanese, la squadra partecipò alle qualificazioni alla Coppa d'Asia 1980 che si tennero ad Abu Dhabi, dove fu sconfitto dalla Siria e fu eliminato[23].
1993-2004: dopo la guerra civile
Finita la guerra civile, la prima partecipazione del Libano alle eliminatorie del campionato del mondo risale alle qualificazioni a Stati Uniti 1994, sotto la guida del CT Adnan Al-Shargi[24]. Con 2 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte il Libano si piazzò secondo nel proprio girone e fu eliminato[25].
Sotto la guida del gallese Terry Yorath, primo CT straniero dopo la fine della guerra civile, la squadra provò a qualificarsi alla Coppa d'Asia 1996. L'obiettivo fallì: pur avendo vinto per due volte contro il Turkmenistan, chiuse il girone un punto dietro il Kuwait capolista e fu eliminato[26].
Nelle qualificazioni al campionato del mondo 1998 fu inserito in un girone con Kuwait e Singapore, ancora sotto la guida di Yorath. Ottenne solo 4 punti in 4 partite[27], ma il gallese in due anni di gestione ottenne 13 vittorie su 27 partite disputate, risultando tra i pià vincenti CT del Libano.
L'occasione del riscatto giunse due anni dopo, quando il Libano organizzò la Coppa d'Asia 2000 e fu dunque ammesso d'ufficio alla fase finale del torneo. Nonostante qualche iniziale riserva della FIFA per la condizione degli stadi[28], il torneo si svolse regolarmente nel paese dei cedri. Sotto la guida del croato Josip Skoblar[29], la squadra, capitanata da Jamal Taha[30], fu inserita nel girone A con Iran, Iraq e Thailandia e ottenne due soli punti, chiudendo all'ultimo posto nel proprio gruppo[31].
Nelle qualificazioni al campionato del mondo 2002, allenato dal tedesco Theo Bücker, affrontò nel girone il Pakistan, lo Sri Lanka e la Thailandia[32]. La squadra, votata all'attacco con giocatori come Roda Antar, Haitham Zein, Wartan Ghazarian e Gilberto dos Santos, riuscì a chiudere il girone al secondo posto con 26 gol segnati in 6 partite (record per il Libano nelle eliminatorie mondiali), ma non avanzò al turno successivo.
Sotto la guida del francese Richard Tardy[33], fu impegnato nel gruppo D delle qualificazioni alla Coppa d'Asia 2004[34]. Prima della partita di Pyongyang contro la Corea del Nord la squadra libanese fu ospitata in un hotel in condizioni di disagio e si allenò su un campo dove prima erano transitate capre e pecore[35]. Chiuse al terzo posto il girone, con 4 punti[34].
Nel secondo turno delle qualificazioni AFC al campionato del mondo 2006 se la vide con Corea del Sud, Vietnam e Maldive[36]. L'allenatore Mahmoud Hamoud guidò i suoi al secondo posto nel girone, non ottenendo la qualificazione.
2006-2011: fallite qualificazioni e partite truccate
Le qualificazioni alla Coppa d'Asia 2007 videro il Libano impegnato nel gruppo D con Australia, Bahrein e Kuwait[37]. Buddy Farah, calciatore australiano di origini libanesi, dichiarò di voler tornare a far parte della nazionale libanese in vista della partita tra Australia e Libano[38]. Il 1º agosto 2006, prima della partita con il Bahrein, prevista per il 16 agosto, la FIFA accettò la richiesta avanzata dal Libano di ritirarsi dal match a causa dello scoppio della seconda guerra del Libano, che costrinse vari giocatori a lasciare le loro case per sfuggire al conflitto[39][40].
Nel 2007 il Libano trovò l'India al primo turno delle qualificazioni AFC al campionato del mondo 2010. Vinse per 4-1 in casa all'andata e pareggiò per 2-2 al ritorno in trasferta (doppietta del libanese Mohammed Ghaddar), avanzando così al terzo turno[41]. Inserito nel girone con Arabia Saudita, Singapore e Uzbekistan, al terzo turno il Libano chiuse ultimo, senza ottenere alcun punto in 6 partite[42].
Nell'aprile 2008 Libano e Maldive, le due squadre asiatiche peggio piazzate nel ranking FIFA (dopo il ritiro di Corea del Nord e Birmania, Turkmenistan erano rimaste le sole due squadre impegnate nel turno preliminare), si affrontarono per stabilire la qualificata al secondo turno delle qualificazioni alla Coppa d'Asia 2011[43]. Il Libano ottenne la qualificazione battendo per 4-0 in casa gli avversari e per 1-2 nella sfida di ritorno[44][45]. Il Libano fu poi inserito nel girone D con Cina, Siria e Vietnam e chiuse all'ultimo posto[46].
Sotto la guida del CT Emile Rustom, di ritorno nel ruolo di allenatore della nazionale, al secondo turno delle qualificazioni AFC al campionato del mondo 2014 il Libano eliminò il Bangladesh (vittoria per 4-0 a Beirut il 23 luglio 2011 e sconfitta per 2-0 a Dacca cinque giorni dopo)[47][48]. Al terzo turno, nel girone con Corea del Sud, Kuwait e Emirati Arabi Uniti, perse l'allenatore Emile Rustom, che si dimise una settimana dopo l'inizio degli impegni nel girone, adducendo problemi di gestione amministrativa tra le motivazioni della decisione[49][50][51].
Il 4 agosto 2011 Theo Bücker fu nominato nuovo CT della nazionale libanese[52], tornando alla guida della squadra dopo nove anni[53]. Il 6 settembre, in una partita del terzo turno delle qualificazioni AFC al campionato del mondo 2014, il Libano rimontò un gol di svantaggio contro gli Emirati Arabi Uniti e vinse per 3-1 (gol libanesi di Mohammed Ghaddar, Akram Moghrabi e Roda Antar, nominato uomo-partita)[54][55][56].
L'11 ottobre seguente il Libano pareggiò per 2-2 contro il Kuwait a Beirut[57][58][59], di fronte a 32.000 spettatori accorsi allo Stadio Città dello Sport Camille Chamoun per la prima volta dal 2005, quando la federcalcio libanese aveva bandito l'ingresso dei tifosi allo stadio a causa del comportamento contrario alle norme[60]. L'arbitro giapponese Masaaki Toma dovette tuttavia fermare il gioco in varie occasioni, a causa dei fuochi d'artificio accesi dai sostenitori di casa[61]. L'11 novembre il Libano batté i kuwaitiani per 0-1 con gol di Mahmoud El Ali al 57º minuto di gioco allo Stadio della Pace e dell'Amicizia di Kuwait City[62]. Fu la prima sconfitta del Kuwait in casa contro i libanesi.
Il 15 novembre 2011 il Libano ospitò la Corea del Sud allo Stadio Città dello Sport Camille Chamoun di Beirut di fronte a 40.000 spettatori[63]. Andato in vantaggio al quarto minuto di gioco con Ali Al Saadi, subì all'11º minuto il gol del pari su calcio di rigore, ma al 30°, per atterramento in area di rigore di Mahmoud El Ali, beneficiò di un penalty, segnato da Abbas Ali Atwi. La partita fu vinta per 2-1 dai libanesi, al primo successo contro i quotati avversari. Grazie alla vittoria il Libano si qualificò al turno finale delle qualificazioni AFC al mondiale per la prima volta nella propria storia.
Nel girone A del quarto round delle qualificazioni AFC al campionato del mondo 2014 se la vide con Corea del Sud, Uzbekistan, Iran e Qatar[64]. L'11 settembre 2012, con gol di Roda Antar al 28º minuto di gioco sconfisse per 1-0 gli iraniani a Beirut[65].
Il 26 febbraio 2013 i nazionali libanesi Ramez Dayoub e Mahmoud El Ali furono coinvolti nello scandalo del calcio libanese. Furono accusati di aver scommesso illegalmente su vari match di massima serie libanese e sui match della nazionale, al fine di manipolarne poi i risultati e ottenere guadagni illeciti[66]. Entrambi i calciatori furono multati di 15.000 dollari e banditi a vita dalla federcalcio libanese per illecito sportivo[67].
Dopo una sconfitta casalinga contro l'Uzbekistan (0-1), nel maggio 2013 le speranze di qualificazione al mondiale erano ridotte al lumicino[68], ma nella gara successiva il Libano si portò in vantaggio in casa contro la Corea del Sud e mantenne il margine sino al 97º minuto di gioco, quando un gol sudcoreano tagliò le gambe ai libanesi, lasciandoli fuori dalla lotta per un posto a Brasile 2014[69].
Il Libano fu inserito nel gruppo B delle qualificazioni alla Coppa d'Asia 2015, con Iran, Thailandia e Kuwait[70]. Al posto del tedesco Bücker subentrò, nel luglio 2013, l'italiano Giuseppe Giannini[71][72]. L'italiano esordì un mese dopo, alla terza giornata del girone, con un pari contro il Kuwait (1-1 con gol di Mohammad Ghaddar)[73]. Alla fine delle eliminatorie, malgrado si trovasse con gli stessi punti della Cina nella graduatoria delle terze classificate, il Libano fu penalizzato da una differenza reti sfavorevole per un solo gol, lasciando così ai cinesi la qualificazione alla fase finale della Coppa d'Asia[70]. La campagna di qualificazione alla Coppa d'Asia fu comunque molto positiva per i libanesi, la migliore dopo quella del 1996.
Dal 2014 la federcalcio libanese, sul modello di quanto fatto dalla federcalcio belga per il Belgio, rinforzò la nazionale creando un modello basato sullo sviluppo di giovani talenti di origini libanesi sparsi per il mondo[74], provenienti da Stati Uniti d'America, Colombia, Germania, Danimarca e Norvegia e invitati a giocare per la nazionale libanese[75][76].
L'8 settembre 2014 il Libano giocò una partita amichevole (non riconosciuta dalla FIFA) contro la nazionale olimpica brasiliana a Doha e pareggiò per 2-2, con il gol del pareggio brasiliano viziato da palese posizione di fuorigioco[77]. Questa partita fece guadagnare alla nazionale molti elogi, ma una pesante sconfitta (0-5) contro il Qatar[78], portò all'esonero di Giannini.
2014-presente: le gestioni Radulović e Ciobotariu
Nel maggio 2015 fu ingaggiato il montenegrino Miodrag Radulović[79][80], per guidare la nazionale nelle eliminatorie del campionato del mondo 2018[81]. Inserita nel girone con Corea del Sud, Kuwait, Birmania e Laos[82], la nazionale libanese affrontò per la seconda volta sudcoreani e kuwaitiani nelle qualificazioni al mondiale. La squadra riuscì a ottenere il secondo posto, che non consentì ai cedri di avanzare al turno successivo per un posto in Coppa del mondo, ma diede loro la qualificazione al turno successivo delle eliminatorie della Coppa d'Asia 2019.
Nel girone B con Corea del Nord, Hong Kong e Malaysia[83], il Libano ottenne 5 vittorie e un pareggio, vincendo il girone da imbattuto e riuscendo così a qualificarsi alla Coppa d'Asia per la prima volta nella storia, se si esclude la qualificazione d'ufficio alla Coppa d'Asia 2000 (in quanto paese ospitante)[84]. Hassan Maatouk, che ereditò la fascia di capitano da Roda Antar nel 2016, fu un giocatore chiave per ottenere lo storico risultato, avendo segnato 5 gol in 6 partite[85]. Nel girone il Libano di avvalse del contributo di vari giocatori di origine libanese cresciuti all'estero, tra cui Hilal El-Helwe, Joan Oumari e Omar Bugiel in Germania, Soony Saad negli Stati Uniti d'America[86], Samir Ayass in Bulgaria e Adnan Haidar in Norvegia.
Pur non essendo riuscito a qualificare la squadra al campionato del mondo 2018, Radulović riuscì dunque a ottenere l'accesso alla Coppa d'Asia 2019[87], diventando il primo allenatore montenegrino a qualificare una nazionale alla fase finale di un grande torneo internazionale. Egli ottenne anche una striscia di 15 partite consecutive senza sconfitte, dal 24 marzo 2016 all'11 ottobre 2018[88][89], con 8 vittorie e 7 pareggi[21]. In questo periodo il Libano raggiunse, nel settembre 2018, il proprio miglior piazzamento di sempre nella classifica mondiale della FIFA, il 77º posto[90]. La squadra, nonostante sia stata la sua migliore prestazione alla rassegna continentale, non fu in grado di superare la fase a gironi. Sconfitta per 2-0 dal Qatar e dall'Arabia Saudita, vinse per 4-1 la terza partita contro la Corea del Nord e concluse al terzo posto nel proprio raggruppamento, ma non entrò tra le migliori quattro terze classificate dei sei gironi: a parità di punti (3), differenza reti (-1) gol fatti (4), gol subiti (5) con il Vietnam, fu beffata dalla regola del fair-play per aver subito in totale 7 cartellini gialli contro i 5 dei vietnamiti, andando quindi incontro all'eliminazione[91].
Il 26 marzo 2019 la federcalcio libanese annunciò che non avrebbe rinnovato il contratto di Radulović, in scadenza il 1º maggio 2019, e che questi sarebbe stato rimpiazzato con un altro allenatore in vista delle qualificazioni alla coppa del mondo 2022[92]. Infatti, il 3 giugno 2019, a Liviu Ciobotariu fu conferito l'incarico di CT della nazionale[93]. Le sue prime partite da allenatore furono in occasione del Campionato dell'Asia Occidentale 2019, in cui il Libano fu sorteggiato con Iraq (ospiti), Siria, Palestina e Yemen. Dopo aver perso per 1-0 la partita di apertura del torneo contro l'Iraq[94], il Libano vinse contro la Siria (2-1) grazie ad un tiro da lunga distanza di Nader Matar ed un gol al 91esimo di Hassan "Moni" Chaito[95]. Tuttavia, un pareggio (0-0) contro la Palestina ed una sconfitta (1-2) contro lo Yemen non furono abbastanza per accedere alla finale[96][97].
Colori e simboli
In occasione della sua prima partita non ufficiale giocata nel 1934, il Libano indossò una maglia bianca con il cedro del Libano e il nome della federcalcio locale sul petto, calzoncini neri e calzettoni bianchi. Il portiere indossò una maglia nera e pantaloni bianchi[10].Nel 1940, in occasione della loro prima partita ufficiale contro il Mandato britannico della Palestina, il Libano indossò una maglia bianca con un colletto nero, pantaloncini neri e calzini a righe[98].
La squadra nazionale usa tradizionalmente il rosso come colore principale e il bianco come colore secondario[99]. Le scelte si rifanno al cromatismo della bandiera nazionale del Libano (rosso, bianco e verde), con il verde solitamente riservato al portiere. In casa il Libano di solito indossa una maglietta rossa e pantaloncini e calzettoni rossi con dettagli bianchi o dorati; i colori della maglia di trasferta sono l'inverso di quelli di casa, con un completo bianco accompagnato da dettagli rossi (o oro).
Nella fase finale della Coppa d'Asia del 2000 il Libano indossò una maglietta rossa fornita da Adidas con dettagli bianchi sui lati e un colletto bianco, calzoncini bianchi e calzettoni rossi. Nell'edizione del 2019 il Libano indossò una maglia rossa (prodotta da Capelli Sport) con dettagli bianchi e colletto bianco. Il cedro libanese, simbolo nazionale del paese, è presente sotto il logo della squadra in una tonalità di rosso più scuro[100]. La divisa nazionale è prodotta da Capelli Sport dal 2015[101], mentre tra i precedenti fornitori tecnici figurano Diadora[102], Adidas[103], e A-Line[104].
I giocatori del Libano sono conosciuti come "i Cedri" (رجال الأرز) dai fan e dai media, dal momento che il cedro è l'emblema nazionale del paese[105][106][107].
Evoluzione della divisa
Le seguenti sono alcune divise casalinghe indossate dai calciatori del Libano:[108][109][110]
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Stadi
La nazionale libanese di calcio disputa le proprie gare interne allo Stadio Città dello Sport Camille Chamoun di Beirut, costruito dal 1954 al 1957 sotto la presidenza di Camille Chamoun. È lo stadio più grande del paese con i suoi 49.500 posti a sedere[111]. Fu inaugurato nel 1957, quando la nazionale giocò contro l'Energia Flacara Ploiești e vinse per 1-0 con gol di Joseph Abou Murad. Andò distrutto nel 1982 durante la guerra del Libano sotto i bombardamenti dell'aviazione israeliana[112].
La nazionale gioca occasionalmente anche in altri stadi quali lo Stadio Internazionale di Sidone, costruito a poca distanza dal mare e capace di contenere 22.600 persone[113]. Insieme allo Stadio Città dello Sport Camille Chamoun, è stata sede delle partite della fase finale della Coppa d'Asia 2000, ospitata dal Libano[114].
Altri stadi che hanno ospitato la nazionale libanese sono lo Stadio municipale di Tripoli e lo Stadio municipale di Beirut.
Record individuali
Tabella aggiornata al 19 novembre 2019[115].
Il grassetto indica giocatori ancora in attività in nazionale.
Record presenze | Record reti | ||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Pos. | Giocatore | Periodo | Presenze | Reti | Pos. | Giocatore | Periodo | Reti | Presenze | Reti/pr. | |
1 | Abbas Ahmed Atwi | 2002-2016 | 84 | 7 | 1 | Hassan Maatouk | 2006-oggi | 21 | 84 | 0,25 | |
1 | Hassan Maatouk | 2006-oggi | 84 | 21 | 2 | Roda Antar | 1998-2016 | 20 | 63 | 0,32 | |
3 | Youssef Mohamad | 2000-2016 | 75 | 3 | 3 | Wartan Ghazarian | 1995-2001 | 19 | 39 | 0,49 | |
4 | Walid Ismail | 2010-2019 | 65 | 1 | 3 | Mohammed Ghaddar | 2006-2017 | 19 | 42 | 0,45 | |
4 | Mohamad Haidar | 2011-oggi | 65 | 4 | 5 | Haitham Zein | 1998-2004 | 15 | 32 | 0,47 | |
6 | Roda Antar | 1998-2016 | 63 | 20 | 6 | Mahmoud El Ali | 2007-2012 | 12 | 46 | 0,26 | |
7 | Haytham Faour | 2011-2019 | 58 | 0 | 7 | Jamal Taha | 1993-2000 | 10 | 32 | 0,31 | |
8 | Hassan Chaito | 2011-oggi | 56 | 6 | |||||||
9 | Nour Mansour | 2010-oggi | 53 | 2 | |||||||
10 | Abbas Ali Atwi | 2002-2016 | 52 | 4 | |||||||
10 | Ali Hamam | 2009-2019 | 52 | 3 |
Capitani storici
Questo elenco comprende i calciatori che per un determinato periodo hanno vestito stabilmente la fascia di capitano.
- 1934 Salah Falah
- 1961-1963 Masoud Boroumand
- 1963 Levon Altonian
- 1966 Joseph Abou Murad
- 1970 Toni Jreij
- Anni '70 Edmond Assaf
- 1988 Hassan Abboud
- 1993 Hassan Ayoub[116]
- 1995-2000 Jamal Taha
- 2001 Ali Fakih
- 2002 Moussa Hojeij
- 2003 Youssef Mohamad[117]
- 2004-2016 Roda Antar[118]
- 2016- Hassan Maatouk
Commissari tecnici
Dati aggiornati al 19 novembre 2019[119].
Allenatore | Periodo | G | V | N | P | % V | Tornei principali |
---|---|---|---|---|---|---|---|
Vacante | 1940 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0,00 | Template:Sort dash |
Herzinger | 1951 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,00 | Template:Sort dash |
Vinzenz Dittrich | 1953-1955 | 3 | 0 | 1 | 2 | 0,00 | Template:Sort dash |
Ljubiša Broćić | 1956 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,00 | Template:Sort dash |
Joseph Nalbandian | 1956 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,00 | Template:Sort dash |
Henry Wright | 1956-1960 | 2 | 1 | 1 | 0 | 50,00 | Template:Sort dash |
Joseph Nalbandian[120] | 1960-1968 | 22 | 8 | 4 | 10 | 36,36 | Template:Sort dash |
Joseph Abou Murad | 1971-1973 | 5 | 2 | 0 | 3 | 40,00 | Coppa d'Asia 1972 - non qualificato |
Adnan Al-Shargi | 1974-1976 | 6 | 1 | 1 | 4 | 16,67 | Template:Sort dash |
Joseph Abou Murad | 1976-1978 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,00 | Template:Sort dash |
Vacante | 1979 | 3 | 1 | 1 | 1 | 33,33 | |
Teodor Simeonovski | 1984-1985 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,00 | Template:Sort dash |
Samir Al-Aaddou | 1987 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,00 | Template:Sort dash |
Adnan Al-Shargi | 1987 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,00 | Template:Sort dash |
Zein Hashim[121] | 1988 | 3 | 0 | 2 | 1 | 0,00 | Template:Sort dash |
Adnan Al-Shargi | 1989-1993 | 12 | 2 | 4 | 6 | 16,67 | Mondiale 1994 - non qualificato |
Terry Yorath | 1995-1997 | 27 | 13 | 8 | 6 | 48,15 | Coppa d'Asia 1996 - non qualificato Mondiale 1998 - non qualificato |
Mahmoud Saad | 1997-1998 | 20 | 4 | 5 | 11 | 20,00 | Template:Sort dash |
Diethelm Ferner | 1998 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,00 | Template:Sort dash |
Reiner Hollmann | 1999 | 7 | 1 | 2 | 4 | 14,29 | Template:Sort dash |
Josip Skoblar | 2000 | 16 | 4 | 8 | 4 | 25,00 | Coppa d'Asia 2000 - Fase a gironi |
Theo Bücker | 2001 | 10 | 5 | 4 | 1 | 50,00 | Mondiale 2002 - non qualificato |
Richard Tardy | 2002-2003 | 16 | 3 | 3 | 10 | 18,75 | Coppa d'Asia 2004 - non qualificato |
Mohammad Kwid | 2003-2004 | 8 | 2 | 1 | 5 | 25,00 | Template:Sort dash |
Adnan Hamad | 2004 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,00 | Template:Sort dash |
Mahmoud Hamoud | 2004-2006 | 18 | 4 | 8 | 6 | 22,22 | Mondiale 2006 - non qualificato |
Adnan Al-Shargi | 2007-2008 | 17 | 3 | 3 | 11 | 17,65 | Mondiale 2010 - non qualificato Coppa d'Asia 2011 - non qualificato |
Emile Rustom | 2008-2011 | 18 | 3 | 3 | 12 | 16,67 | Template:Sort dash |
Theo Bücker | 2011-2013 | 32 | 7 | 7 | 18 | 21,88 | Mondiale 2014 - non qualificato |
Giuseppe Giannini | 2013-2015 | 14 | 3 | 6 | 5 | 21,43 | Coppa d'Asia 2015 - non qualificato |
Miodrag Radulović | 2015-2019 | 35 | 13 | 12 | 10 | 37,14 | Mondiale 2018 - non qualificato Coppa d'Asia 2019 - Fase a gironi |
Liviu Ciobotariu | 2019- | 10 | 3 | 3 | 4 | 30,00 | Template:Sort dash |
Totale | 300 | 83 | 86 | 131 | 27,67 | 2 su 14 tornei |
Statistiche dettagliate sui tornei internazionali
Campionato mondiale
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Reti |
---|---|---|---|---|---|---|
1930 | Uruguay | Non partecipante | - | - | - | - |
1934 | Italia | Non partecipante | - | - | - | - |
1938 | Francia | Non partecipante | - | - | - | - |
1950 | Brasile | Non partecipante | - | - | - | - |
1954 | Svizzera | Non partecipante | - | - | - | - |
1958 | Svezia | Non partecipante | - | - | - | - |
1962 | Cile | Non partecipante | - | - | - | - |
1966 | Inghilterra | Non partecipante | - | - | - | - |
1970 | Messico | Non partecipante | - | - | - | - |
1974 | Germania Ovest | Non partecipante | - | - | - | - |
1978 | Argentina | Non partecipante | - | - | - | - |
1982 | Spagna | Non partecipante | - | - | - | - |
1986 | Messico | Non partecipante | - | - | - | - |
1990 | Italia | Non partecipante | - | - | - | - |
1994 | Stati Uniti | Non qualificata | - | - | - | - |
1998 | Francia | Non qualificata | - | - | - | - |
2002 | Corea del Sud / Giappone | Non qualificata | - | - | - | - |
2006 | Germania | Non qualificata | - | - | - | - |
2010 | Sudafrica | Non qualificata | - | - | - | - |
2014 | Brasile | Non qualificata | - | - | - | - |
2018 | Russia | Non qualificata | - | - | - | - |
Coppa d'Asia
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Reti |
---|---|---|---|---|---|---|
1956 | Hong Kong | Non partecipante | - | - | - | - |
1960 | Corea del Sud | Non partecipante | - | - | - | - |
1964 | Israele | Non partecipante | - | - | - | - |
1968 | Iran | Non partecipante | - | - | - | - |
1972 | Thailandia | Non qualificata | - | - | - | - |
1976 | Iran | Ritirata | - | - | - | - |
1980 | Kuwait | Non qualificata | - | - | - | - |
1984 | Singapore | Non partecipante | - | - | - | - |
1988 | Qatar | Non partecipante | - | - | - | - |
1992 | Giappone | Non partecipante | - | - | - | - |
1996 | Emirati Arabi Uniti | Non qualificata | - | - | - | - |
2000 | Libano | Primo turno | 0 | 2 | 1 | 3:7 |
2004 | Cina | Non qualificata | - | - | - | - |
2007 | Indonesia/ Malaysia Thailandia/ Vietnam |
Ritirata durante le qualificazioni | - | - | - | - |
2011 | Qatar | Ritirata | - | - | - | - |
2015 | Australia | Non qualificata | - | - | - | - |
2019 | Emirati Arabi Uniti | Primo turno | 1 | 0 | 2 | 4:5 |
Campionato WAFF
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Reti |
---|---|---|---|---|---|---|
2000 | Giordania | Primo turno | 1 | 1 | 1 | 3:2 |
2002 | Siria | Primo turno | 0 | 0 | 2 | 0:3 |
2004 | Iran | Primo turno | 0 | 0 | 2 | 1:7 |
2007 | Giordania | Primo turno | 0 | 0 | 2 | 0:4 |
2008 | Iran | Ritirata | - | - | - | - |
2010 | Giordania | Non iscritta | - | - | - | - |
2012 | Kuwait | Primo turno | 1 | 0 | 2 | 2:3 |
2014 | Qatar | Primo turno | 0 | 1 | 1 | 0:2 |
2019 | Iraq | Primo turno | 1 | 1 | 2 | 3:4 |
Tutte le rose
Coppa d'Asia
Template:Nazionale libanese Coppa d'Asia 2000 Template:Nazionale libanese Coppa d'Asia 2019
Rosa attuale
Lista dei 23 giocatori convocati da Liviu Ciobotariu per le sfide contro Corea del Sud e Corea del Nord, valevoli per le qualificazioni al campionato mondiale di calcio 2022[122][123].
Presenze, reti e numerazione aggiornate al 19 novembre 2019.
N. | Pos. | Giocatore | Data nascita (età) | Pres. | Reti | Squadra | ||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | P | Mehdi Khalil | 19 settembre 1991 | 40 | -28 | Ahed | ||
21 | P | Ahmad Taktouk | 29 settembre 1984 | 2 | -3 | Nejmeh | ||
23 | P | Ali Daher | 26 novembre 1996 | 1 | -1 | Shabab Sahel | ||
2 | D | Kassem El Zein | 2 dicembre 1990 | 18 | 0 | Nejmeh | ||
3 | D | Mootaz Jounaidi | 20 gennaio 1986 | 48 | 0 | Ansar | ||
4 | D | Nour Mansour | 22 ottobre 1989 | 53 | 2 | Ahed | ||
6 | D | Joan Oumari | 19 agosto 1988 | 24 | 2 | Vissel Kōbe | ||
12 | D | Robert Alexander Melki | 14 novembre 1992 | 9 | 0 | Al-Khor | ||
15 | D | Hussein El Zein | 27 gennaio 1995 | 4 | 0 | Ahed | ||
16 | D | Hassan "Shibriko" Chaito | 16 giugno 1991 | 9 | 0 | Ansar | ||
19 | D | Abdallah Aich | 5 ottobre 1994 | 1 | 0 | Nejmeh | ||
5 | C | Adnan Haidar | 3 agosto 1989 | 36 | 1 | Ansar | ||
10 | C | Mohamad Haidar | 8 novembre 1989 | 64 | 4 | Ahed | ||
13 | C | George Felix Melki | 23 luglio 1994 | 10 | 1 | AIK | ||
14 | C | Ahmad Jalloul | 23 gennaio 1992 | 14 | 0 | Safa | ||
17 | C | Houssein Rizk | 1º gennaio 1997 | 1 | 0 | Shabab Sahel | ||
18 | C | Hussein Monzer | 20 marzo 1997 | 7 | 0 | Ahed | ||
22 | C | Bassel Jradi | 6 luglio 1993 | 7 | 1 | Hajduk Spalato | ||
7 | A | Hassan Maatouk | 10 agosto 1987 | 84 | 21 | Ansar | ||
8 | A | Hassan "Moni" Chaito | 20 marzo 1989 | 56 | 6 | Ansar | ||
9 | A | Hilal El-Helwe | 24 novembre 1994 | 26 | 8 | Meppen | ||
11 | A | Mohamad Kdouh | 10 luglio 1997 | 8 | 1 | Bashundhara Kings | ||
20 | A | Rabih Ataya | 16 luglio 1989 | 36 | 4 | Ahed |
Note
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- ^ (EN) Asian Cup 2019: Lebanon ready to impress after four-year journey, Sport360, 8 gennaio 2019.
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- ^ All-Beirut vs TAC (PDF), in Al-Kulliyah Review, vol. 3, n. 4, American University of Beirut, 30 novembre 1935, p. 2.
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- ^ Del resto hanno origini libanesi vari calciatori di livello, quali Miguel Layún, attivo nella nazionale del Messico, e Ahmad Elrich, già componente dell'Australia, oltre a Pierre Issa, Mário Zagallo e Branco.
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- ^ Nel 1993, Issam Kobeissy fu captaino in assenza di Hassan Ayoub.
- ^ Nel 2003, Faisal Antar e Roda Antar furono capitani in assenza di Youssef Mohamad.
- ^ In assenza di Roda Antar, Youssef Mohamad fu capitano della nazionale.
- ^ FIFA, AFC, RSSSF, Football Database.
- ^ Assistito da Ezzat Altork nel 1967.
- ^ Assistito da Mahmoud Berjawi "Abu Talib".
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- ^ (EN) تشيوبوتاريو يستدعي جلول إلى مواجهة كوريا الشمالية, su lebanonfg.com. URL consultato il 24 novembre 2019.
Voci correlate
- Federazione calcistica del Libano
- Calcio in Libano
- Nazionale di beach soccer del Libano
- Nazionale di calcio a 5 del Libano
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Pagina ufficiale della Lebanese Football Association, su lebanesefootballassociation.com.
- Pagina sul sito della FIFA, su fifa.com.
- Pagina sul sito dell'AFC, su the-afc.com.
- (DE, EN, IT) Nazionale di calcio del Libano, su Transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.