Aladdin (film 1992): differenze tra le versioni

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Nel 2017 è stato annunciato dalla [[The Walt Disney Company|Disney]] un [[Aladdin (film 2019)|remake live-action]] diretto da [[Guy Ritchie]]<ref>{{Cita news|nome=Chiara|cognome=Caroli|url=https://www.cinematographe.it/108662/news/aladdin-guy-ritchie-trattative-la-regia-del-live-action-disney.html|titolo=Guy Richie in trattative per la regia del live-action Disney|pubblicazione=Cinematographe - FilmIsNow|data=10 ottobre 2016|accesso=23 marzo 2017}}</ref>. Le riprese del film sono iniziate nel mese di luglio del 2017<ref>{{Cita news|nome=Virginia|cognome=Campione|url=https://www.cinematographe.it/145710/news-family/aladdin-inizio-riprese-live-action-disney-luglio.html|titolo=Aladdin: le riprese del live action Disney cominceranno a luglio, aperte le audizioni!|pubblicazione=Cinematographe - FilmIsNow|data=9 marzo 2017|accesso=23 marzo 2017}}</ref> e il cast sarà multietnico<ref>{{Cita news|nome=Maria|cognome=Zuozo|url=https://www.cinematographe.it/138281/news/aladdin-il-cast-sara-multietnico.html|titolo=Il produttore di Aladdin ai fan: "Il cast sarà multietnico"|pubblicazione=Cinematographe - FilmIsNow|data=8 febbraio 2017|accesso=23 marzo 2017}}</ref>. In occasione della D23 Expo del luglio 2017 è stato rivelato che [[Mena Massoud]] interpreterà Aladdin, accanto a lui [[Naomi Scott]] nel ruolo di Jasmine e [[Will Smith]] in quelli del Genio. Le riprese sono terminate il 24 gennaio 2018 e l'uscita del film è fissata al 24 maggio 2019.<ref>{{cita web|url=http://www.badtaste.it/2017/07/15/d23-expo-aladdin-svelati-protagonisti-live-action-guy-ritchie/257198/|titolo=D23 Expo: Aladdin, svelati i protagonisti del film in live-action di Guy Ritchie|cognome=Tosini|nome=Matteo|data=15 luglio 2017|sito=BadTaste.it|accesso=15 luglio 2017}}</ref>
Nel 2017 è stato annunciato dalla [[The Walt Disney Company|Disney]] un [[Aladdin (film 2019)|remake live-action]] diretto da [[Guy Ritchie]]<ref>{{Cita news|nome=Chiara|cognome=Caroli|url=https://www.cinematographe.it/108662/news/aladdin-guy-ritchie-trattative-la-regia-del-live-action-disney.html|titolo=Guy Richie in trattative per la regia del live-action Disney|pubblicazione=Cinematographe - FilmIsNow|data=10 ottobre 2016|accesso=23 marzo 2017}}</ref>. Le riprese del film sono iniziate nel mese di luglio del 2017<ref>{{Cita news|nome=Virginia|cognome=Campione|url=https://www.cinematographe.it/145710/news-family/aladdin-inizio-riprese-live-action-disney-luglio.html|titolo=Aladdin: le riprese del live action Disney cominceranno a luglio, aperte le audizioni!|pubblicazione=Cinematographe - FilmIsNow|data=9 marzo 2017|accesso=23 marzo 2017}}</ref> e il cast sarà multietnico<ref>{{Cita news|nome=Maria|cognome=Zuozo|url=https://www.cinematographe.it/138281/news/aladdin-il-cast-sara-multietnico.html|titolo=Il produttore di Aladdin ai fan: "Il cast sarà multietnico"|pubblicazione=Cinematographe - FilmIsNow|data=8 febbraio 2017|accesso=23 marzo 2017}}</ref>. In occasione della D23 Expo del luglio 2017 è stato rivelato che [[Mena Massoud]] interpreterà Aladdin, accanto a lui [[Naomi Scott]] nel ruolo di Jasmine e [[Will Smith]] in quelli del Genio. Le riprese sono terminate il 24 gennaio 2018 e l'uscita del film è fissata al 24 maggio 2019.<ref>{{cita web|url=http://www.badtaste.it/2017/07/15/d23-expo-aladdin-svelati-protagonisti-live-action-guy-ritchie/257198/|titolo=D23 Expo: Aladdin, svelati i protagonisti del film in live-action di Guy Ritchie|cognome=Tosini|nome=Matteo|data=15 luglio 2017|sito=BadTaste.it|accesso=15 luglio 2017}}</ref>

== Differenze tra il film e la favola originale ==

* Nel film il protagonista si chiama "Aladdin" anche in Italiano (coma da titolo), mentre nella favola originale il nome italiano è "Aladino".
* Nel film (come del resto nell'immaginario collettivo) la storia è ambientata in Medio Oriente, in un regno immaginario chiamato Agrabah, mentre la favola originale di Aladino è ambientata in un anonimo regno dell'antica Cina.
* Nella fiaba mancano il pappagallo Iago e la tigre Raja, mentre il tappeto volante ha un ruolo più marginale.
* Nel film, Aladdin viene descritto come un ragazzo poverissimo e generoso quotidianamente in fuga dalle guardie reali a causa dei furti che commette e sempre disposto a dividere il suo poco cibo con gli orfanelli più sfortunati di lui. Nella favola, invece, Aladino è (almeno inizialmente) un personaggio molto meno virtuoso che passa i suoi giorni a bighellonare per le strade con i suoi amici e talmente incline alla [[pigrizia]] e all'[[egoismo]] da rendersi responsabile della morte di crepacuore di suo padre. Nel seguito direct-to-video "Aladdin e il re dei ladri" del 1996, inoltre, si scopre che il padre di Aladdin, da sempre creduto morto, é in realtà il leader dei 40 ladroni e si chiama Cassim, mentre all'inizio della favola viene narrato che il padre di Aladino era un umile sarto e si chiamava Mustafà.
* Nel film, Aladdin abita in una soffitta fatiscente solo con la sua scimmietta Abù (inventato appositamente per il film) e si fa intendere che sia orfano poiché non vengono mai nominati i suoi genitori. Nella favola, invece, dopo la morte di suo padre, Aladino continua a vivere con la madre vedova, che lo mantiene pazientemente pur mal sopportandone i difetti.
* Nel film, Aladdin vede la principessa Jasmine per la prima volta mentre questa è in visita in incognito al mercato e la scambia per una ragazza povera, mentre nella favola, Aladino, curioso di vederla togliersi il velo dal viso, la vede per la prima volta osservandola di nascosto mentre si sta recando al bagno scortata da ancelle ed eunuchi. Nel film questo accade prima che Aladdin sia entrato in possesso della lampada, mentre nella favola accade qualche tempo dopo la sua fuga dalla caverna.
* Nel film la principessa amata da Aladdin viene chiamata Jasmine, mentre nella favola si chiama Badr-Al-Budur e (tolta l'[[iconografia]] facente parte dell'immaginario sull'Oriente) non è specificato che abbia la pancia scoperta.
* Nel film, Jafar si presenta per la prima volta ad Aladdin travestito da vecchissimo barbone e lo aiuta ad evadere di prigione in cambio del suo aiuto per recuperare la lampada dal fondo della Caverna delle Meraviglie, mentre nella favola Aladino e il mago africano si incontrano per la prima volta mentre il protagonista sta giocando per le strade con i suoi amici e quest'ultimo, per ottenere la sua fiducia, inganna lui e sua madre spacciandosi per suo zio, fratello del suo defunto padre. Inoltre, il mago si presenta riccamente abbigliato e non coperto di stracci come nel film.
* Nel film la Caverna delle Meraviglie si trova sotto la sabbia del deserto e il suo ingresso ha l'aspetto di una gigantesca testa di tigre, mentre della favola si trova in una valle tra due monti e vi si può accedere attraverso una botola nascosta.
* Nel film la "chiave" per la Caverna delle Meraviglie è costituita dalle due metà di uno scarabeo di bronzo che Jafar si è procurato con l'aiuto di un tagliagole, mentre nella favola la botola che conduce sottoterra appare solo dopo che il mago africano ha messo in pratica un rituale e recitato una formula magica.
*Nella fiaba, il mago africano descrive l'interno della caverna come un ambiente diviso in tre stanze, tra cui un giardino dove gli alberi sono carichi di pietre preziose al posto dei frutti e rivela ad Aladino che la lampada si trova su una terrazza in fondo all'ultima stanza. Nel film, invece, tale giardino non appare mai (sebbene la Caverna delle Meraviglia sia comunque straripante di ricchezze) e la lampada si trova in cima ad uno scoglio.l'aziavm desccog
* Nel film, Jafar viene rappresentato come un malvagio stregone con la carica di gran visir del sultano, che intende tradire per impossessarsi del trono, mentre nella favola originale il mago africano che conduce Aladino alla caverna e il gran visir sono due personaggi diversi, e solo il primo è l'antagonista della storia. Inoltre l'antagonista della favola originale non ha il bastone magico mascherato da bastone da passaggio.
* Nel film viene subito spiegato che Jafar vuole impossessarsi della lampada per ordinare al genio di fargli prendere il potere, mentre nella favola non viene mai specificato quali desideri intendesse esprimere il mago africano se mai fosse riuscito a prendere la lampada.
* Nel film il Genio può esaudire solo tre desideri per ogni suo padrone e con particolari clausole (non può uccidere, far innamorare e riportare in vita), mentre nella favola non ha limitazioni.
* Nel film, Aladdin, Abù e il tappeto rischiano di essere sepolti vivi nella Caverna delle Meraviglie a causa dello scimmiotto, che non resiste alla tentazione di prendere un diamante nonostante l'avvertimento di non toccare altro che la lampada. Nella favola non accade nulla del genere poiché la caverna non crolla ma è il mago africano che, spazientito dalle troppe domande di Aladino, richiude la botola e lo lascia là sotto.
* Nel film, Aladdin torna all'ingresso della Caverna delle Meraviglie senza aver preso altro che la lampada, mentre nella favola si ferma a raccogliere tesori e pietre preziose.
* Nel film, Jafar vive alla corte del sultano di Agrabah, mentre nella favola il mago africano (di cui è taciuto il nome) è originario del Mahgreb, ed è giunto in Cina dopo un lungo viaggio con la precisa intenzione di impossessarsi della lampada servendosi di Aladino.
* Nella fiaba il protagonista in una scena tenta il [[suicidio]] per la disperazione di non riuscire a ritrovare la principessa rapita dall'antagonista, ma (dice la narrazione) si trattiene per [[religiosità]].
* Nella favola (come del resto ne "Le mille e una notte" in generale) si fanno vari riferimenti all'[[Islam]], mentre nel film vi sono solo un paio di casi in tal senso ([[Allah]] è nominato due volte).
*Nella fiaba, il genio che salva la vita ad Aladino permettendogli di uscire dalla caverna non esce dalla lampada, bensì da un anello che il mago africano gli aveva donato per "proteggerlo dai pericoli". Successivamente, è proprio il genio dell'anello ad aiutarlo a ritrovare la principessa quando la lampada viene rubata dallo stregone. Il protagonista infatti incontra il secondo genio, quello della lampada, solo una volta tornato a casa per chiedergli di sfamare sé stesso e sua madre. Nel film, l'unico genio presente è quello della lampada.
*Nella fiaba, quando il mago africano si impossessa della lampada e ordina al genio di rapire il palazzo di Aladino, il sultano incolpa erroneamente Aladino di quanto è accaduto, credendolo il responsabile, ed è tentato di condannarlo a morte, salvo poi concedergli la grazia solo per timore di una rivolta del popolo. Nel film, questo non succede.mor
*Nel film, i tre desideri che Jafar esprime al genio si rivelano essere quello di diventare sultano, di diventare lo stregone più potente del mondo ed infine (su suggerimento di Aladdin) di diventare un genio onnipotente.Nella fiaba, tuttavia, l'unico desiderio che il mago africano riesce a farsi esaudire dal genio della lampada è quello di far trasportare il palazzo di Aladino dalla Cina fino a casa sua nel Mahgreb e con esso anche la principessa, che egli intende sposare.
*Nel film, Jafar viene sconfitto grazie ad un inganno di Aladdin che, facendo leva sulla sua sete di potere, lo convince a desiderare di essere un potentissimo genio, salvo poi rinchiuderlo in una lampada e gettarlo nel deserto. Nella fiaba, invece, la principessa rapita gli versa nel vino una polvere velenosa consegnatale da Aladino, facendolo morire.
*Nel film è stata interamente tagliata l'ultima parte della fiaba, quella che vede Aladino affrontare anche il malvagio fratello del mago africano (anch'egli senza nome), che intende vendicare il fratello e che viene poi pugnalato a morte dal protagonista.


== Riconoscimenti ==
== Riconoscimenti ==

Versione delle 03:32, 26 mag 2019

Aladdin
Aladdin e Abu nella Caverna delle Meraviglie in una scena del film
Titolo originaleAladdin
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno
Durata90 min
Rapporto1,66 : 1
Genereanimazione, avventura, commedia, musicale, sentimentale
RegiaRon Clements, John Musker
SoggettoRoger Allers (da Aladino e la lampada meravigliosa)
SceneggiaturaJohn Musker, Ron Clements, Ted Elliott, Terry Rossio
ProduttoreJohn Musker, Ron Clements
Casa di produzioneWalt Disney Feature Animation
Distribuzione in italianoBuena Vista International Italia
MontaggioH. Lee Peterson
MusicheAlan Menken
Howard Ashman (testi canzoni)
Tim Rice (testi canzoni)
ScenografiaRobert Vander Wende
Art directorBill Perkins
AnimatoriGlen Keane
Doppiatori originali
Doppiatori italiani
Logo ufficiale del film

[[Categoria:Film statunitensi del 1992]]

Aladdin è un film d'animazione del 1992 prodotto dai Walt Disney Animation Studios e distribuito dalla Walt Disney Pictures. È considerato il 31° Classico Disney secondo il canone ufficiale e fa parte dei film dell'era del Rinascimento Disney. Il film è stato diretto da Ron Clements e John Musker ed è basato sul famoso racconto persiano di Aladino e la lampada meravigliosa contenuto nella raccolta di novelle orientali Le mille e una notte. Il cast di doppiatori originali è composto da Scott Weinger, Robin Williams, Linda Larkin, Jonathan Freeman, Gilbert Gottfried, Frank Welker e Douglas Seale.

Howard Ashman, l'autore dei testi delle canzoni del film, concepì l'idea del film e la sceneggiatura passò attraverso tre bozze prima che il presidente della Disney Jeffrey Katzenberg desse il via alla produzione. Gli animatori basarono i loro disegni sul lavoro del caricaturista Al Hirschfeld e il computer venne impiegato sia per la colorazione sia per la creazione di qualche elemento animato. La colonna sonora è stata composta da Alan Menken e comprende sei canzoni con testi scritti anche da Tim Rice, entrato nel progetto dopo la scomparsa di Ashman.

Aladdin venne distribuito per la prima volta a Los Angeles e New York l'11 novembre 1992, ed in tutti i cinema USA il 25 novembre con critiche positive, nonostante alcune accuse di razzismo da parte della comunità araba, e fu il maggiore successo di quell'anno incassando 217.350.219 $ negli Stati Uniti[1] e 504.050.219 $ in tutto il mondo[1] (a fronte di un budget di 28 milioni di dollari[1].). La pellicola si è inoltre aggiudicata molti premi, molti dei quali per la colonna sonora. Il successo di Aladdin diede vita ad un mercato legato al film come due seguiti direct-to-video, Il ritorno di Jafar (1994) e Aladdin e il re dei ladri (1996), un'omonima serie televisiva animata (1994-1996), giochi, videogiochi, spin-off e altro.

Trama

Jafar, Gran Visir del Sultano di Agrabah, insieme al suo assistente, il pappagallo Iago, sta cercando di impossessarsi della leggendaria Lampada Magica che si trova nella Caverna delle Meraviglie e apprende che solo un cosiddetto "diamante allo stato grezzo", cioè una persona apparentemente umile che in sé cela un grande valore, ha diritto ad entrare. Nel frattempo la Principessa Jasmine, figlia del Sultano, oppressa dai suoi doveri reali che le impongono di sposarsi, scappa di nascosto per andare ad esplorare il mondo esterno. Ad Agrabah fa conoscenza con lo straccione Aladdin passando la serata insieme e invaghendosi l'uno dell'altra. Nello stesso momento Jafar, che grazie alle sue arti magiche ha scoperto che è Aladdin il "diamante allo stato grezzo", ne ordina la cattura. Quando Aladdin viene arrestato dalle guardie, Jasmine si rivela come principessa e ne ordina la liberazione, ma invano.

Travestitosi da vecchio, Jafar convince Aladdin ad evadere con lui dalla prigione e a recuperare la Lampada nella Caverna delle Meraviglie, in cambio di una lauta ricompensa grazie alla quale potrà ambire alla mano della principessa. I due giungono dinnanzi alla Caverna, che permette ad Aladdin di entrare ma intima il giovane a non toccare nient'altro che la Lampada. Una volta dentro, fa amicizia con un magico Tappeto Volante che li guida alla stanza della Lampada, ma a quel punto la sua scimmietta Abu non riesce a trattenersi dal rubare un gigantesco rubino e subito la Caverna comincia a crollare. Grazie al Tappeto, Aladdin riesce a raggiungere l'uscita un attimo prima di restare sepolto ma, appena si affaccia in superficie, Jafar si impadronisce della Lampada e tenta di ucciderlo. Abu riesce a difendere il padrone mordendo Jafar e a rubare la Lampada poco prima che la Caverna si richiuda, inghiottendo al suo interno Aladdin, Abu e il Tappeto e lasciando Jafar e Iago a mani vuote. Nelle viscere della Caverna Aladdin, strofinando la Lampada per leggerne l'iscrizione, libera il Genio, un mirabolante essere dotato di immensi poteri magici. Il Genio spiega di poter esaudire tre desideri di qualsiasi natura tranne uccidere, far innamorare qualcuno e resuscitare i morti. Dopo essere usciti dalla Caverna, Aladdin parla al Genio di Jasmine, non potendo chiedere il suo amore, Aladdin chiede come primo desiderio di essere trasformato in un principe a tutti gli effetti, così da poter avere la possibilità di conquistare la principessa. Il Genio confida inoltre ad Aladdin che se potesse esprimere un desiderio sarebbe la libertà, visto che si trova costretto a servire in eterno i vari padroni della Lampada. Aladdin si impietosisce a queste parole e promette di utilizzare il suo terzo desiderio per liberarlo.

Aladdin arriva ad Agrabah in una opulenta parata, portando il nome di "Alì Ababwa" e presentandosi al Sultano come un pretendente della mano della principessa ma Jasmine, pensando che si tratti dell'ennesimo pretendente interessato al trono, lo rifiuta infuriata. Quella sera, Aladdin si reca da lei e tenta di sedurla facendole dei complimenti, ma la ragazza non abbocca e lo caccia. A quel punto, Aladdin esce momentaneamente dal personaggio e le offre di fare un giro sul suo Tappeto Volante per vedere il mondo che le è sempre stato negato. Arrivati in Cina, però, Aladdin si fa scoprire per essere il ladruncolo che aveva conosciuto e quando Jasmine gli chiede spiegazioni, lui le dice di essere sempre stato un principe e di essersi finto povero per scappare dalla noiosa vita reale. I due fanno ritorno al palazzo e, nel salutarsi, si scambiano il loro primo bacio. Jafar, che prima dell'arrivo di Aladdin-Alì stava cercando di ipnotizzare il Sultano affinché gli facesse sposare la principessa, cerca di uccidere il rivale ordinando alle guardie di gettarlo in mare incatenato e imbavagliato. Il giovane si salva solo per l'intervento del Genio utilizzando il secondo desiderio e torna così a palazzo denunciando la cospirazione del Gran Visir. Un attimo prima di defilarsi però, Jafar nota la Lampada dentro il turbante di Aladdin, scoprendo così la vera identità di Alì Ababua.

A questo punto Aladdin e il Genio entrano in conflitto: visto che il ragazzo non si sente sicuro a sopportare da solo il peso del trono reale, per non rischiare di farsi scoprire e perdere Jasmine, decide di tenersi ancora il Genio e non liberarlo. Jafar approfitta di questo momento, inviando Iago a rubare la Lampada e riesce così ad entrarne in possesso, diventando il nuovo padrone del Genio il quale si trova, suo malgrado, a doverlo servire. L'ex visir utilizza subito i primi due desideri per diventare il nuovo sultano di Agrabah e lo stregone più potente di tutto il mondo. Con i suoi nuovi poteri Jafar prende il controllo di Jasmine e del Sultano, rivela la vera identità di Aladdin facendolo tornare di nuovo un mendicante, ed infine lo esilia sui monti del Tibet. Il ragazzo riesce tuttavia a ritornare grazie al Tappeto, esiliato insieme a lui per errore, ed ingaggia con lo stregone un duro scontro, al termine del quale Jafar si trasforma in un gigantesco cobra e prevale sul giovane. Mentre stringe Aladdin tra le sue spire ed è sul punto di stritolarlo, Jafar afferma di essere il più grande e potente essere sulla Terra; Aladdin allora capisce che il punto debole di Jafar è la sua incolmabile sete di potere e gli fa notare che i poteri del Genio saranno sempre superiori ai suoi. Cadendo nel tranello, Jafar usa il suo terzo ed ultimo desiderio per farsi trasformare in un genio onnipotente, dimenticandosi però che un genio, anche se onnipotente, non è libero e venendo risucchiato, insieme a Iago, nella sua stessa Lampada. I sortilegi del malvagio stregone vengono così spezzati ed il Genio scaglia la Lampada di Jafar nel deserto, esiliando i due furfanti nella Caverna delle Meraviglie.

Dopo aver capito che non può più continuare a fingere di essere ciò che non è, Aladdin decide di tornare ad essere se stesso e, mantenendo la promessa fatta al Genio, usa il suo terzo ed ultimo desiderio per liberarlo dalla Lampada. Capendo che sua figlia è davvero innamorata di Aladdin, il Sultano decide di cambiare la legge in favore dei due giovani, per permettere alla principessa di sposare chiunque ella ritenga degno. Nel finale il Genio, finalmente libero, parte a scoprire le bellezze del mondo mentre Aladdin e Jasmine, volando insieme sul Tappeto magico, si baciano festeggiando il loro fidanzamento.

Personaggi

  • Aladdin / Principe Alì Ababwa: un giovane ladruncolo di Agrabah. Brad Kane presta la sua voce nelle parti cantate. Scott Weinger, doppiatore della parti parlate, inviò il suo provino su una registrazione domestica con sua madre nel ruolo del Genio[2] e sei mesi più tardi, dopo numerose chiamate, scoprì di aver ottenuto la parte del protagonista.[3] Nella versione italiana la voce di Aladdin è di Massimiliano Alto (dialoghi) e di Vincent Thoma (canto)
  • Il Genio: un iperattivo genio dalla pelle azzurra, grande amico di Aladdin. Ha enormi poteri, ma è letteralmente "prigioniero" di una lampada magica, e può esaudire tre desideri per ogni padrone. Clements e Musker scrissero il personaggio del genio ispirandosi a Robin Williams e quando trovavano delle difficoltà, anche per le animazioni, costruivano il personaggio basandosi esclusivamente sulle performance reali di Williams. Quando Williams vide il risultato rise talmente tanto che accettò immediatamente di far parte del progetto.[4] Nella versione italiana la voce del genio è di Gigi Proietti.
  • Jafar: il Gran Visir di Agrabah e un potente stregone, nonché antagonista della storia. Il suo unico desiderio è avere più potere di chiunque altro. Jafar doveva avere inizialmente un carattere irritabile ma i registi optarono per un carattere calmo credendolo più terrificante.[5] L'animatore Andreas Deja cercò di incorporare nelle animazioni del personaggio alcune espressioni facciali del suo doppiatore Jonathan Freeman.[6] Nella versione italiana la voce di Jafar è di Massimo Corvo.
  • Principessa Jasmine: principessa di Agrabah quasi sempre succinta e interesse amoroso di Aladdin, è stufa della vita di palazzo. Lea Salonga doppia il personaggio nelle parti cantate. Linda Larkin (interprete dei dialoghi) venne scelta nove mesi dopo la sua audizione ma dovette adattare il suo timbro vocale per avere la voce che i produttori volevano per il personaggio.[5] Nella versione italiana la voce di Jasmine è di Manuela Cenciarelli (dialoghi) e di Simona Peron (canto).
  • Abù: il cleptomane cucciolo di scimmia amico di Aladdin, dotato di una voce particolarmente acuta. Gli animatori filmarono delle scimmie allo zoo di San Francisco per studiare i movimenti che Abu avrebbe fatto.[5] Nei tre anni di tempo spesi per il personaggio, Welker non ha mai incontrato né Weinger né Williams.[7] Welker ha inoltre prestato la voce alla tigre di Jasmine, Raja, e alla Caverna delle Meraviglie.[8]
  • Iago: il pappagallo amico di Jafar, un'ara macao chiacchierone, sarcastico e brontolone. L'animatore di Iago, Will Finn, cercò di incorporare qualche aspetto del suo doppiatore Gilbert Gottfried nel design del personaggio, in particolar modo i suoi occhi semichiusi e la dentatura sempre in vista.[5] Nella versione italiana, Iago è doppiato da Marco Bresciani.
  • Sultano: il pomposo ma gentile sovrano di Agrabah, alla disperata ricerca di un pretendente da dare in mano a sua figlia Jasmine. Per alcuni aspetti del personaggio gli animatori si sono ispirati al Mago di Oz, creando così una figura autoritaria ma alla stesso tempo un po' pasticciona.[5] Nella versione originale, il Sultano ha la voce di Douglas Seale, mentre nella versione italiana, la voce è di Gianni Vagliani.
  • Razoul: il capitano delle guardie, acerrimo inseguitore di Aladdin, incaricato spesso da Jafar. Il suo nome è stato ispirato dall'animatore Rasoul Azadani.[5] Nella versione originale, Razoul ha la voce di Jim Cummings, mentre nella versione italiana, la voce è di Michele Kalamera.
  • Il Tappeto volante: un magico tappeto dotato di vita propria e in grado di volare. È molto amico di Aladdin e del Genio. L'animatore Randy Cartwright disse che il lavoro sul personaggio del tappeto è stata una bella sfida in quanto esso è solo una figura quadrata che si esprime attraverso la mimica — "È come se recitassero degli origami".[9] Cartwright prese un pezzo di stoffa pieghevole durante le animazione per vedere le posizioni che "tappeto" avrebbe assunto.[9] Una volta terminata l'animazione del personaggio, la superficie del tappeto venne disegnata in maniera digitale.[6]
  • Raja: la tigre da compagnia e da guardia di Jasmine, è enorme e potente. Prima dell'arrivo di Aladdin era l'unica amica della ragazza, e anche dopo continuerà ad essere una dei suoi amici più fidati. È molto attaccata a Jasmine (attaccamento che a volte si trasforma in gelosia).

Produzione

Sceneggiatura e sviluppo

Nel 1988 Howard Ashman lanciò alla Disney l'idea di un adattamento musicale animato di Aladdin. Dopo che Ashman scrisse delle canzoni con Alan Menken e un trattamento,[10] una sceneggiatura venne stesa da Linda Woolverton, che aveva già lavorato a La bella e la bestia.[11] Dopo di che i registi John Musker e Ron Clements presero parte alla produzione scegliendo Aladdin fra tre progetti loro offerti, tra i quali un adattamento de Il lago dei cigni e Il re della giungla - che sarebbe poi diventato Il re leone.[12] Musker e Clements scrissero una bozza della sceneggiatura e la presentarono al presidente degli studios Jeffrey Katzenberg nel 1991, ma quest'ultimo pensò che lo script "non attirava" e lo approvò solo dopo che il duo Ted Elliott e Terry Rossio lo riscrisse.[10] Tra i cambiamenti presenti c'è la rimozione del personaggio della mamma di Aladdin, la Principessa Jasmine è stata resa più forte, il carattere di Aladdin è stato reso "un po' grezzo, come un giovane Harrison Ford,"[10][13] e il pappagallo Iago, concepito come un personaggio calmo e all'inglese, è diventato un personaggio comico in seguito alla visione, da parte dei produttori, di Gilbert Gottfried in Beverly Hills Cop II - Un piedipiatti a Beverly Hills II. Non a caso Gottfried venne assunto come doppiatore di Iago.[14] Molti personaggi ed elementi si basano sulla versione cinematografica della storia del 1940 Il ladro di Bagdad,[15][16] e molti aspetti della storia originale sono stati adattati per il contesto del film — per esempio, l'ambientazione non è più Baghdad ma la fittizia città araba di Agrabah.

Progettazione e animazione

Una delle prime decisioni che gli animatori si trovarono ad affrontare in Aladdin fu la rappresentazione di Aladdin stesso.[17] Il regista e produttore John Musker disse:

«Nei test iniziali lo rappresentavamo un pochino più giovane, inoltre aveva una madre nella storia. [...] Durante la produzione è stato cambiato dandogli un look più atletico, più grosso, più leader, più "pezzo grosso" rispetto a prima.[17]»

Inizialmente doveva avere circa tredici anni ma questa età venne cambiata in diciotto.[17] Aladdin venne realizzato da un team guidato dall'animatore Glen Keane e inizialmente doveva assomigliare all'attore Michael J. Fox. Durante la produzione venne appurato che il personaggio sembrava troppo fanciullesco e "non abbastanza attraente" così che venne allora ridisegnato prendendo spunto da Tom Cruise e dai modelli Calvin Klein.[4]

Per la maggior parte dei personaggi il progetto è stato fatto basandosi sul lavoro del caricaturista Al Hirschfeld,[6] considerato appropriato dal disegnatore Richard Vander Wende a causa delle similarità con le linee delle miniature persiane e la calligrafia islamica.[9] Il design di Jafar non è stato basato sul lavoro di Hirschfeld in quanto il suo animatore responsabile, Andreas Deja, voleva un personaggio in contrasto con gli altri.[18] Ogni personaggio è stato animato singolarmente e per la realizzazione di scene con interazione tra più personaggi vi era una consultazione dei responsabili per una buona realizzazione. Per esempio l'animatore di Aladdin Glen Keane lavorava nel ramo Californiano dei Walt Disney Animation Studios mentre l'animatore di Jasmine Mark Henn si trovava in Florida ai Disney-MGM Studios e dovevano continuamente telefonarsi, inviarsi fax, disegni e altro materiale l'uno con l'alto.[9]

Per la creazione degli scenari il supervisore Rasoul Azadani prese come ispirazione molte immagini di Isfahan in Iran, suo paese natale, .[5] Altre fonti di ispirazione furono i film d'animazione Disney degli anni quaranta e cinquanta e il film Il ladro di Bagdad.[9] La colorazione avvenne con il processo CAPS e i motivi colorati vennero scelti in base alle personalità da rappresentare - i protagonisti hanno colori chiari come l'azzurro, gli antagonisti invece colori più scuri come il rosso o il nero mentre per Agrabah e il suo palazzo si sono utilizzati colori neutrali come il giallo.[5][6] L'animazione computerizzata venne usata per qualche elemento del film come per la l'ingresso a forma di tigre della Caverna delle Meraviglie o per la scena dove Aladdin cerca di scappare dalla distruzione della Caverna stessa.[6] Musker and Clements crearono il Genio pensando a Robin Williams, nonostante Katzenberg suggerì attori come John Candy, Steve Martin e Eddie Murphy. Williams venne contattato e accettò il ruolo di doppiatore. La sessione di doppiaggio di Williams avvenne durante una pausa delle riprese di due film ai quali l'attore stava iniziando a lavorare in quel periodo, Hook - Capitan Uncino e Toys - Giocattoli. Incredibilmente per un film animato Robin Williams improvvisò molti dei suoi dialoghi: per alcune scene gli vennero date solo delle linee guida così da permettere un'improvvisazione realistica.[6] È stato stimato che vi sono stati 52 personaggi creati al momento[19] e Eric Goldberg, responsabile dell'animazione del Genio, dovette selezionare i migliori e con il suo team inserirli nel film in modo appropriato.[6]

I produttori hanno inserito alcuni "scherzetti" e simpatici collegamenti a precedenti lavori Disney nel film, come il "cameo" dei registi Clements e Musker e il disegno di qualche noto personaggio disneyano:[8] Bestia, Sebastian di La sirenetta e Pinocchio fanno delle rapide apparizioni[5] e la valigia del Genio al termine del film con il cappello di Pippo, la maglietta Hawaiiana e i sandali sono tutti rimandi ad un corto che Robin Williams fece per un tour dei Disney/MGM Studios alla fine degli anni ottanta.[8]

Conflitti di Robin Williams con lo studio

In gratitudine del successo ottenuto con il film Disney/Touchstone Good Morning, Vietnam, Robin Williams doppiò il Genio allo stipendio minimo dettato dal SAG ($75 000) a condizione che il suo nome o la sua immagine non fossero utilizzate a scopi promozionali e che il suo personaggio (secondario) non prendesse più del 25% di spazio su poster e/o materiale pubblicitario, in quanto Toys - Giocattoli doveva essere distribuito nelle sale appena un mese dopo il debutto di Aladdin. Per ragioni finanziarie lo studio non rispettò l'accordo in nessun dei due punti, in particolare nei poster dove il Genio occupava il 25% dell'immagine ma tutti gli altri personaggi, principali e secondari, avevano uno spazio minore. Il libro Disney Hyperion Aladdin: The Making Of An Animated Film classificò come personaggi principali sia "Il venditore ambulante" che "Il Genio" ma con riferimento a Williams solamente come "l'attore che interpreta il Genio".[4] Williams e la Disney ebbero un conflitto e come conseguenza Dan Castellaneta doppiò il Genio in Il ritorno di Jafar, nella serie televisiva animata di Aladdin e registrò la parte di Aladdin e il re dei ladri. Quando Jeffrey Katzenberg venne licenziato dalla Disney e venne sostituito dal precedente capo produzione della 20th Century Fox Joe Roth (il cui ultimo film con la Fox fu il buon successo proprio con Williams Mrs. Doubtfire - Mammo per sempre) questi fece delle scuse pubbliche a Williams da parte della Disney. Williams accettò di interpretare il film della Hollywood Pictures Jack, diretto da Francis Ford Coppola, ma soprattutto accettò di doppiare ancora una volta il Genio nel sequel il re dei ladri (per un compenso maggiore), sostituendo tutto il lavoro di Castellaneta.[20]

Colonna sonora

Lo stesso argomento in dettaglio: Aladdin (colonna sonora).

Il compositore Alan Menken e gli autori dei testi Howard Ashman e Tim Rice vennero elogiati per la creazione di una colonna sonora che è "decisamente buona, degna rivale degli altri film animati Disney degli anni novanta."[21] Menken e Ashman iniziarono a lavorare al film assieme mentre Rice entrò nel progetto dopo la morte di Ashman in seguito ad una complicazione dovuta all'AIDS all'inizio del 1991.[22] Benché quattordici canzoni vennero scritte per Aladdin solo sei sono presenti nel film, tre per ciascun autore.[23] L'edizione speciale DVD del 2004 include quattro canzoni extra nei primi test animati e il video musicale di una, "Proud of Your Boy", interpretata da Clay Aiken,[24] apparsa anche nell'album DisneyMania 3.[25]

Curiosità

Tra i due personaggi che ottengono la lampada, Aladdin e Jafar, solo quest'ultimo esaudisce tutti e tre i desideri per se stesso; Aladdin esaudisce il primo desiderio per diventare un principe, il secondo è stato espresso nel momento in cui il genio gli salva la vita dall'annegamento, e usa il terzo per liberare il Genio dalla prigionia della lampada.

Tematiche

«La storia originale era una specie di vincita alla lotteria. Quando iniziammo a lavorarci, alla fine degli anni ottanta, sembrava quasi un film sull'avidità di potere tipo Wall Street. (...) Come se poter avere tutto quello che si desidera sia la cosa più bella del mondo e vedersi togliere questa possibilità sia la cosa più brutta. Non volevamo che questo fosse il messaggio del film.»

I produttori pensavano che il messaggio originale della storia non fosse appropriato per il film e decisero di dargli "una spintarella" facendo sembrare i desideri una cosa bellissima che potrebbe diventare però un serio problema.[9] Altro grande tema è riferito al non sembrare ciò che non si è: sia Aladdin che Jasmine fingono di essere persone che non sono finendo nei guai[5] o il Principe Alì fallisce nell'impressionare Jasmine in quanto essa è l'unica persona a riconoscerlo come Aladdin.[26] È presente anche la tematica dell'"imprigionamento", situazione comune a molti dei personaggi - Aladdin e Jasmine sono infelici della loro vita, il Genio è vincolato alla sua lampada e Jafar al Sultano; questa situazione è rappresentata visivamente da muri, sbarre e dalle prigioni nel palazzo di Agrabah oltre che dalla scena in cui Jasmine libera degli uccelli chiusi in gabbia.[5] Jasmine è inoltre descritta come una principessa Disney differente da quelle classiche per la sua ribellione alla vita reale e alla scala sociale[27] cercando di trovare la sua strada al contrario delle principesse che cercano solo di essere salvate.[9]

Promozione

Il debutto di Aladdin nei cinema statunitensi fu preceduto da una massiccia campagna promozionale, comprendente il trailer allegato alla maggior parte dei VHS dei precedenti film Disney.[28]

Distribuzione

Dopo un'anteprima limitata il 13 novembre 1992,[29] Aladdin debuttò in 1131 sale cinematografiche il 25 novembre dello stesso anno.

Edizioni home video

In America del Nord, il film venne distribuito nel formato VHS il 1º ottobre 1993 nella collana dei "Classici Disney". Nel suo primo weekend Aladdin vendette circa 10.8 milioni di copie[30] per raggiungere poi i 25 milion totali (record che sarebbe stato poi infranto da Il re leone).[31] Venne poi ritirato dal mercato il 30 aprile 1994.[32] In Italia il film è uscito in VHS il 16 ottobre 1994.

In America del Nord, Aladdin venne distribuito per la prima volta in DVD il 5 ottobre 2004 nella Walt Disney Platinum Edition. Questa versione conteneva un disco con materiale extra ed era caratterizzata da disegni restaurati e puliti, preparati per una ridistribuzione programmata e mai avvenuta nel circuito IMAX nel 2003,[33]. Accompagnato da una campagna marketing di 19 milioni di $, il DVD vendette circa 3 milioni di unità in meno degli altri titoli Platinum Edition.[34] La colonna sonora del film fu disponibile in Dolby 5.1 o nel formato Disney Enhanced Home Theater Mix.[24] Il DVD venne ritirato dal mercato nel gennaio 2008 assieme ai due sequel del film.[35] In Italia il DVD è uscito il 13 ottobre 2004, ed è stato ristampato tre volte: il 3 dicembre 2008 come parte della collana I Capolavori del Musical Disney, il 6 luglio 2011 con il titolo Aladdin - Edizione con Contenuti Speciali Musicali e il 4 novembre 2015 come parte della collana Disney: I Classici.

In America del Nord, il film è uscito anche in Blu-Ray il 6 ottobre 2015 nella collana Walt Disney Diamond Edition. In Italia il film è uscito in BD due anni prima, il 23 ottobre 2013, tuttavia a differenza dell'edizione nordamericana quest'edizione non fa parte della collana Diamond Edition, ma si tratta sostanzialmente di una riedizione rimasterizzata della Platinum Edition.

La sigla finale nella versione italiana del DVD è cantata da Gigi D'Alessio e Anna Tatangelo, che si presenta in due versioni differenti, una come singolo e una come colonna sonora. La stessa edizione DVD è scelta definitivamente come versione televisiva dei canali HD (venendo trasmessa dalla Rai e da Sky Italia).

Accoglienza

Incassi

Il film ha incassato 19,2 milioni di dollari nel suo primo weekend, classificandosi secondo al botteghino dietro a Mamma, ho riperso l'aereo - Mi sono smarrito a New York.[36] Ci vollero otto settimane prima che il film divenisse primo al botteghino americano: questo avvenne nella settimana tra Natale e Capodanno con 32,2 milioni di dollari.[37] Il film mantenne questa posizione cinque settimane sulle ventidue durante le quali venne distribuito.[38] Aladdin divenne così il miglior successo del 1992 incassando 217.350.219 dollari negli Stati Uniti e 504.050.219 in tutto il mondo[39]; fu il maggiore incasso ottenuto per un film d'animazione fino all'uscita de Il re leone, due anni più tardi. In Italia la pellicola arrivò l'anno successivo, per la stagione 1993/94, durante il classico periodo natalizio e quando fu ritirato aveva incassato oltre 30 miliardi di lire e al box office fu al secondo posto dietro a Jurassic Park di Steven Spielberg.[40] A fine 2010 è il diciannovesimo maggiore incasso tra i film d'animazione nonché il terzo film di maggior successo realizzato in animazione tradizionale, dietro a Il re leone e I Simpson - Il film.[41] Grazie al suo immenso incasso, è stato il secondo classico Disney con il maggiore incasso fino al 2010. In quell'anno, infatti, è stato superato da Rapunzel - L'intreccio della torre, diventando il terzo. Durante il 2013, è stato nuovamente superato da Frozen - Il regno di ghiaccio, poi nel 2014 da Big Hero 6, e nel 2016 da Zootropolis e Oceania, diventando quindi il settimo classico Disney di maggior successo della storia.

Critica

Aladdin venne ben ricevuto dalla critica. Il sito di recensioni Rotten Tomatoes riporta che il 92% dei critici, su un campione di 49  danno al film un commento positivo con un punteggio di 7,9/10.[42] Tra otto "Top Critici" ha il 100% di commenti positivi.[43]

Molti critici elogiarono il doppiaggio di Robin Williams[42]: Janet Maslin del The New York Times disse che i bambini "non avevano bisogno di capire cosa il signor Williams voleva evocare per capire quanto divertente fosse".[44] Chuck Jones, animatore della Warner Bros., disse che il film era "la più simpatica cosa mai fatta."[10] James Berardinelli gli diede 3,5 stelle su 4 apprezzando "la fresca visione e i meravigliosi numeri di musica e danza".[45] Peter Travers di Rolling Stone disse che il lato comico rendeve il film accessibile sia ai bambini che agli adulti,[46] commento condiviso con Desson Howe del The Washington Post, che aggiunse "i bambini stanno entrando nel regno del magico e dell'avventuroso."[47] Brian Lowry di Variety elogiò la creazione dei personaggi, descrivendo l'espressivo Tappeto "quello meglio realizzato" e dicendo che "Aladdin supera certe pecche tipiche delle storie grazie ad un mix di virtuosismo tecnico".[48]

Alcuni aspetti del film vennero ampiamente criticati. Ed Gonzalez di Slant Magazine fece una recensione negativa descrivendo il film come razzista, ridicolo e un "narcisistico spettacolo da circo" l'interpretazione di Robin Williams.[49] La recensione di IGN disse che oltre al Genio e alla scena all'interno della Caverna delle Meraviglie, Aladdin "è totalmente privo di sorprese (...). Tu sai già cosa succederà, e nel contenuto è così piccolo da sembrare quasi speciale" e descrisse il cast, in particolare i protagonisti, come "personaggi ben confezionati".[24] Roger Ebert considerò invece la musica inferiore ai due precedenti film La sirenetta e La bella e la bestia e disse che Aladdin e Jasmine erano "scialbi e di routine".[50]

Controversie

Sia nella versione italiana sia in quella americana uno dei versi dalla canzone d'apertura, "Le notti d'oriente", venne modificato in seguito alle proteste dell'American-Arab Anti-Discrimination Committee (ADC). I versi vennero cambiati nel luglio 1993 da "E ti trovi in galera anche senza un perché/che barbarie, ma è la mia tribù" (Where they cut off your ear if they don't like your face/It's barbaric, but, hey, it's home) della versione originale a "C'è un deserto immenso e un calore intenso/Non è facile, ma io ci vivo laggiù" (Where it's flat and immense and the heat is intense/It's barbaric, but, hey, it's home). Questa modifica apparve per la prima volta nell'edizione video americana del 1993.[51] L'edizione originale americana era ancora disponibile nella prima distribuzione del CD audio ma nella seconda edizione vennero usati i nuovi versi. La nuova registrazione utilizza ancora lo stesso doppiatore/cantante della prima versione. Entertainment Weekly inserì Aladdin nella lista dei film più controversi della storia a causa di questo fatto.[52] L'ADC criticò anche la rappresentazione di Aladdin e Jasmine, considerandoli troppo anglicizzati e con un accento anglo-americano in contrasto con gli altri personaggi del film, i quali appaiono con la pelle scura, accento arabo, lineamenti grotteschi e risultano villani e avari.[51]

Un'altra scena ha sollevato ulteriori polemiche, ma solamente nella versione americana del film. Quando Aladdin viene attaccato dalla tigre Rajah sul balcone del palazzo, egli dice a bassa voce "Come on, good kitty, take off and go..." e la parola "kitty" si accavalla con un ringhio di Rajah. Alcuni spettatori riportarono di aver sentito "Good teenagers, take off your clothes,"[53] considerandolo un riferimento subliminale alla promiscuità. A causa di questo problema la Disney cambiò la frase con "Down, kitty" nell'edizione DVD.[54]

Gli appassionati dei film d'animazione notarono delle somiglianze tra Aladdin e il non concluso film di Richard Williams The Thief and the Cobbler (conosciuto anche come Arabian Knight sotto la Miramax Films e The Princess and the Cobbler al Majestic Films International). Queste similitudini riguardano: la trama, i personaggi, scene, fondali e l'antagonista Zig-Zag assomiglia nel disegno e nei modi ad alcuni tratti del Genio e Jafar.[55][56] Benché Aladdin venne distribuito prima di The Thief and the Cobbler, quest'ultimo entrò in produzione nei primi anni sessanta, incontrando però molti ostacoli come problemi finanziari, detenzioni di copyright e ritardi di produzione dovuti alla separazione degli studios produttori mentre cercavano di concludere il film dopo che Richard Williams venne allontanato dal progetto per la non riuscita dello stesso.[57] La rimandata distribuzione avvenuta con la Miramax (studio di proprietà della Disney) fece ri-editare il film e per questo a volte risulta che The Thief and the Cobbler sia una copia di Aladdin.[56]

Sequel

Lo stesso argomento in dettaglio: Il ritorno di Jafar e Aladdin e il re dei ladri.

Dopo Aladdin venne realizzato il primo sequel direct-to-video della Disney, Il ritorno di Jafar, nel 1994. Il film introduce il nuovo personaggio di Abis Mal, doppiato da Jason Alexander, e vede il ritorno di tutto il cast di doppiatori originale ad eccezione di Robin Williams, sostituito da Dan Castellaneta, e di Douglas Seale, rimpiazzato da Val Bettin. La storia si concentra sulla sete di vendetta di Jafar ma questa volta Iago è alleato di Aladdin, e Abis Mal diventa il nuovo braccio destro di Jafar.[58]

Nel 1996 uscì sul mercato il secondo ed ultimo sequel, Aladdin e il re dei ladri dove nella versione originale Robin Williams torna a doppiare il Genio nonostante sia stato in precedenza sostituito da Dan Castellaneta nel secondo film e nella serie animata a causa di un conflitto con la Disney poi risolto. La storia inizia con Aladdin e Jasmine in procinto di sposarsi, proprio mentre Aladdin scopre che suo padre è ancora vivo ed è il cosiddetto "re dei ladri", capo dei Quaranta Ladroni.[58]

Esiste anche un film incentrato sulla principessa Jasmine chiamato Le magiche fiabe di Jasmine e un’apparizione di questa nel film collettivo direct-to-video Le magiche fiabe delle Principesse Disney: Insegui i tuoi sogni.

Remake in live-action

Lo stesso argomento in dettaglio: Aladdin (film 2019).

Nel 2017 è stato annunciato dalla Disney un remake live-action diretto da Guy Ritchie[59]. Le riprese del film sono iniziate nel mese di luglio del 2017[60] e il cast sarà multietnico[61]. In occasione della D23 Expo del luglio 2017 è stato rivelato che Mena Massoud interpreterà Aladdin, accanto a lui Naomi Scott nel ruolo di Jasmine e Will Smith in quelli del Genio. Le riprese sono terminate il 24 gennaio 2018 e l'uscita del film è fissata al 24 maggio 2019.[62]

Riconoscimenti

Opere derivate

Serie TV

Lo stesso argomento in dettaglio: Aladdin (serie animata).

Poco dopo l'uscita de Il ritorno di Jafar venne trasmessa la serie televisiva animata di Aladdin. Gli episodi raccontano le avventure di Aladdin dopo gli eventi del secondo film.[63]

Come nel film Il ritorno di Jafar, il Genio non è doppiato da Robin Williams ma da Dan Castellaneta, mentre nel doppiaggio italiano Gigi Proietti è sostituito da Roberto Pedicini. Il resto del cast è invece rimasto lo stesso, sia in originale che in italiano.

Televisione

Nel film televisivo Descendants, trasmesso su Disney Channel nel 2015, appaiono Jafar e il figlio Jay. Nel seguito Descendants 2 torna il figlio Jay ma è assente Jafar. Nello stesso film appaiono come cameo i personaggi di Aladdin e Jasmine.

Nella serie animata Descendants: Wicked World è tra i protagonisti anche Jordan, la figlia del Genio.

Crossover

I personaggi di Aladdin appaiono in un crossover nella serie animata di Hercules (che si ambienta dopo Aladdin e il re dei ladri).[64] I personaggi sono spesso anche ospiti della serie House of Mouse: Il Topoclub dove Jafar diventerà il leader della rivolta dei cattivi vista in Topolino e i Cattivi Disney, e dopo la sua sconfitta subita, Topolino ridiventò leader al suo posto trasformando il Club dei Cattivi nel Topoclub.[65]

Videogiochi

Lo stesso argomento in dettaglio: Disney's Aladdin.

Oltre ai film vennero prodotti anche tre differenti videogiochi basati sulle avventure di Aladdin. Una coproduzione tra Virgin Games e Walt Disney Animation Studios per la console Sega Mega Drive venne realizzata all'inizio del 1993 per poi essere adattata anche a Nintendo Entertainment System, PC, Game Boy e Game Boy Color.[66] Un altro videogioco, questa volta Capcom, venne realizzato, sempre nel 1993, per Super Nintendo ed esteso poi al Game Boy Advance.[67][68] L'ultimo gioco è stato realizzato da SIMS per Sega Game Gear e Sega Master System.[69]

La serie televisiva ispirò un ulteriore videogioco realizzato da Argonaut Games intitolato Aladdin: La vendetta di Nasira e uscito nel 2000 per PlayStation e PC.[70] Inoltre nel 2004 Vivendi creò Disney's Aladdin Chess Adventures, un gioco di scacchi al computer con i personaggi del mondo di Aladdin.[71]

La serie di giochi di Kingdom Hearts presenta un mondo giocabile ispirato ad Aladdin e ad Agrabah.[72] In Kingdom Hearts e Kingdom Hearts: Chain of Memories la storia è però slegata da quella del film originale,[72][73] mentre in Kingdom Hearts II è un misto tra quella di Aladdin e de Il ritorno di Jafar.[74]

Anche Disney Universe prevede la presenza del mondo di Aladdin e la possibilità per il giocatore di travestirsi da cinque personaggi del film: Jasmine, Aladdin, Jago, Jafar e il Genio.

Aladdin e Jasmine sono due personaggi giocabili nel videogioco Disney Infinity 2.0: Marvel Super Heroes uscito nel 2014.

Altri media

Il film è stato anche fonte di ispirazione di un musical a Broadway, uno spettacolo su ghiaccio (Disney On Ice),[75] e di due attrazioni nei parchi a tema Disney: The Magic Carpets of Aladdin, un'attrazione simile a Dumbo the Flying Elephant, sia a Magic Kingdom al Walt Disney World Resort e al Walt Disney Studios a Disneyland Paris;[76][77] e lo spettacolo Disney's Aladdin: A Musical Spectacular al Disney's California Adventure Park.[78]

Note

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