Adesione della Macedonia del Nord all'Unione europea: differenze tra le versioni

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L''''adesione della [[Macedonia del Nord]] all'[[Unione europea]]''' è uno dei principali obiettivi del governo macedone.
L''''adesione della [[Macedonia del Nord]] all'[[Unione europea]]''' è uno dei principali obiettivi del governo nordmacedone.


==Storia==
==Storia==

Versione delle 22:20, 13 feb 2019

     Unione europea

     Macedonia del Nord

L'adesione della Macedonia del Nord all'Unione europea è uno dei principali obiettivi del governo nordmacedone.

Storia

La Repubblica di Macedonia firmò l'Accordo di Stabilizzazione ed Associazione con le comunità europee ed i loro stati membri il 9 aprile 2001 in Lussemburgo. L'Assemblea della Repubblica di Macedonia ratificò l'accordo il 12 aprile 2001. Questo accordo, firmato tra la Repubblica di Macedonia e l'Unione Europea è stato il primo ad essere ratificato da tutti gli stati membri ed entrò in atto il 1º aprile 2004.

La Repubblica al momento fa parte del processo di stabilizzazione ed associazione, un processo che porta all'adesione all'Unione Europea. Come Presidente della Commissione europea Romano Prodi affermò «Sulla scia di questo successo (riferendosi al recente allargamento) dobbiamo aprire completamente le porte dell'Europa ai Balcani».

Il 22 marzo 2004, a Dublino (Irlanda), la Repubblica di Macedonia fece il primo passo avanti e fece domanda per l'ammissione all'Unione Europea. Sei mesi dopo la Repubblica iniziò la procedura di risposta del Questionario, un'applicazione della Commissione Europea che controlla vari aspetti dello stato richiedente. Il 31 gennaio 2005, in meno di tre mesi, le istituzioni macedoni avevano già preparato le risposte, illustrando realisticamente la situazione e anche i piani per l'avanzamento in ognuno dei settori particolari della società.

Dopo aver rivisto le risposte, la Commissione europea preparò un avviso in cui prendeva in considerazione la proposta della nazione macedone di candidarsi come membro dell'Unione Europea. Il 6 settembre 2004 il governo della Repubblica di Macedonia adottò la Strategia Nazionale per l'Integrazione Europea; è stato specialmente importante che questa strategia sia stata supportata sia dalla Sobranie sia dalla Commissione per le Questioni Europee, confermando il consenso politico generale sull'integrazione in Europa.

Il Consiglio europeo, il 17 dicembre decise di conferire alla Repubblica di Macedonia lo status di candidato a membro dell'UE. I capi di Stato e i governi degli stati membri riconoscevano quindi i progressi che la Repubblica aveva fatto per soddisfare i criteri di Copenaghen.

Nell'ottobre 2009 la Commissione europea ha raccomandato l'apertura dei negoziati d'adesione, che però non sono ancora stati avviati a causa dell'opposizione della Grecia legata alla controversia sul nome.

Dal 19 dicembre 2009 è in vigore la liberalizzazione dal regime dei visti per i cittadini macedoni, come per quelli di Serbia e Montenegro.

Nell'aprile 2018, l'alto rappresentante dell'Unione europea e il commissario per l'allargamento annunciano il loro parere positivo all'apertura dei negoziati per l'adesione, visto anche l'intensificarsi dei rapporti con la Grecia per risolvere la disputa sul nome[1], conclusasi poi a due mesi dopo con la scelta del nome Macedonia del Nord[2]. A giugno dello stesso anno, i leader dei 28 paesi membri hanno approvato un'intesa per l'avvio dei negoziati di adesione dal giugno 2019[3].

Controversie

Il 24 luglio 2006 il ministro bulgaro degli esteri Ivajlo Kalfin affermò che la Bulgaria, che entrò nell'Unione europea il 1º gennaio 2007, non supporterebbe incondizionatamente l'accesso della Repubblica di Macedonia, ponendo come motivazione una sorta di "aggressione contro la nazione e la storia bulgara da parte dell'autorità macedone".[4] Il presidente bulgaro Georgi Părvanov appoggiò Kalfin, dicendo che il "supporto bulgaro per la Repubblica di Macedonia dipende dalla tolleranza del paese verso la storia bulgara e la mancanza di atteggiamenti negativi ed aggressioni".[5]

Ciò venne seguito da un'immediata risposta diplomatica negativa da parte della Repubblica di Macedonia, in cui si affermava che la Repubblica non aveva alcun interesse nella storia nazionale bulgara, ma questa non doveva appropriarsi di quegli avvenimenti che facevano anche parte della storia nazionale macedone.[6] Il presidente Branko Crvenkovski affermò che "tali dichiarazione approssimative e poco diplomatiche che provengono dai funzionari bulgari sono da includersi nell'ambito delle imminenti elezioni in Bulgaria e non dovrebbero essere riconosciute, e danneggiano la comunicazione bilaterale fra i due paesi.".

Un fattore di importanza basilare per l'accesso macedone all'UE è la questione del nome con la Grecia. Il 29 agosto 2006, il ministro degli esteri greco Dora Bakoyannis affermò che "...il parlamento ellenico, in qualsiasi coalizione, non ratificherà l'accesso del paese confinante all'Unione europea ed alla NATO se la questione del nome non sarà prima risolta."[7][8]

Più recentemente, fonti dell'Unione europea hanno confermato che la speranza della Repubblica di Macedonia per dare inizio alle trattative d'accesso nell'anno successivo non potranno avvenire, poiché il nuovo primo ministro Nikola Gruevski ha escluso la minoranza etnica albanese della repubblica ex iugoslava ed ha politicizzato molte istituzioni statali.[9] La Repubblica di Macedonia, così come altri paesi balcanici occidentali può aspettarsi l'accesso su un termine medio-lungo.[10]

Tra il 2018 e il 2019, grazie all'accordo di Prespa, siglato con il governo greco e successivamente recepito da entrambi gli stati, si è risolta la contoversia sul nome dello stato, che dal 12 febbraio 2019 è divenuto ufficialmente Macedonia del Nord, togliendo l'ultimo ostacolo reale all'apertura dei negoziati d'adesione.

Progresso dei negoziati

Capitoli dell'acquis Situazione attuale Inizio Screening Completamento Screening Apertura Capitolo Chiusura Capitolo
1. Libertà di circolazione delle merci Molto difficile da adottare
2. Libertà di circolazione dei lavoratori Necessari ulteriori sforzi
3. Diritto di stabilimento/libertà di provvedere ai servizi Necessari ulteriori sforzi
4. Libera circolazione dei capitali Necessari ulteriori sforzi
5. Appalti pubblici Notevoli sforzi necessari
6. Diritto societario Notevoli sforzi necessari
7. Diritto alla proprietà intellettuale Molto difficile da adottare
8. Competitività Molto difficile da adottare
9. Servizi finanziari Necessari ulteriori sforzi
10. Società dell'informazione/Media Notevoli sforzi necessari
11. Agricoltura/Sviluppo rurale Notevoli sforzi necessari
12. Sicurezza alimentare/Politica veterinaria e fitosanitaria Notevoli sforzi necessari
13. Pesca Senza attesa di grandi difficoltà
14. Politica dei trasporti Notevoli sforzi necessari
15. Energia Notevoli sforzi necessari
16. Tassazione Notevoli sforzi necessari
17. Economia/Politica monetaria Senza attesa di grandi difficoltà
18. Statistiche Senza attesa di grandi difficoltà
19. Politica sociale/Occupazione Notevoli sforzi necessari
20. Impresa/Politica industriale Senza attesa di grandi difficoltà
21. Reti transeuropee Senza attesa di grandi difficoltà
22. Politica regionale/Coordinamento degli strumenti strutturali Notevoli sforzi necessari
23. Magistratura/Diritti fondamentali Notevoli sforzi necessari
24. Giustizia/Libertà/Sicurezza Notevoli sforzi necessari
25. Scienza/Ricerca Senza attesa di grandi difficoltà
26. Educazione/Cultura Senza attesa di grandi difficoltà
27. Ambiente Totalmente incompatibile con l'acquis
28. Consumatori/Tutela della salute Necessari ulteriori sforzi
29. Unione doganale Notevoli sforzi necessari
30. Relazioni esterne Senza attesa di grandi difficoltà
31. Politica estera/Sicurezza/Difesa Senza attesa di grandi difficoltà
32. Controlli finanziari Molto difficile da adottare
33. Disposizioni finanziarie e di bilancio Senza attesa di grandi difficoltà
34. Istituzioni Nessuna misura da adottare
35. Altri problemi Nessuna misura da adottare
Progresso 0 su 34 0 su 34 0 su 34 0 su 34

Note

  1. ^ Macedonia: luce verde Bruxelles per avvio negoziati adesione, su ansa.it. URL consultato il 19 aprile 2018.
  2. ^ Nasce Macedonia del Nord, storica firma tra proteste - Europa, su ANSA.it, 17 giugno 2018. URL consultato il 18 giugno 2018.
  3. ^ Balcani: ok leader Ue a negoziati Albania-Macedonia nel 2019, su ansa.it, 29 giugno 2018. URL consultato il 1º luglio 2018.
  4. ^ (EN) Bulgaria's Kalfin suggests support for Macedonia's EU bid is conditional
  5. ^ (EN) Bulgaria's position concerning Macedonia unchanged
  6. ^ (EN) SofiaEcho.com
  7. ^ (EN) Embassy of Greece - Washington, DC, in Answer of FM Ms. D. Bakoyannis regarding the FYROM name issue. URL consultato l'11 settembre 2006 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2007).
  8. ^ United Macedonian Diaspora, in Interview with Greek Foreign Minister Dora Bakoyannis. URL consultato il 2 novembre 2006.
  9. ^ Euronews.net, in Western Balkans told 'hold' for EU membership. URL consultato il 2 novembre 2006 (archiviato dall'url originale il 22 novembre 2006).
  10. ^ BBC, in EU to disappoint Balkan hopefuls. URL consultato il 3 novembre 2006.

Collegamenti esterni

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