Spiaggia di Cavoli: differenze tra le versioni

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[[File:Elba-Cavoli.jpg|thumb|Spiaggia di Cavoli]]
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'''Cavoli''' è una spiaggia situata sulla costa sud-occidentale dell'[[Isola d'Elba]].
'''Cavoli''' è una spiaggia situata sulla costa sud-occidentale dell'[[Isola d'Elba]].

Versione delle 17:35, 12 ott 2018

Spiaggia di Cavoli

Cavoli è una spiaggia situata sulla costa sud-occidentale dell'Isola d'Elba.

Si trova fra il capoluogo, Marina di Campo, e la frazione di Seccheto; insieme alla spiaggia di Fetovaia rappresenta il binomio delle spiagge elbane più frequentate ed apprezzate.

Caratteristiche

La spiaggia ha una lunghezza di 300 m ed è caratterizzata da un fondo sabbioso bianco, formato dallo sgretolamento della granodiorite, come è tipico in questa zona dell'isola. È inoltre divisa ad un certo punto da scogli granitici levigati. A metà spiaggia, oggi snaturato da superfetazioni recenti, si trovava l'edificio detto Arsenale del Pisani, iniziato nel 1835. Dotata di infrastrutture balneari, Cavoli è particolarmente frequentata d'estate. La baia si trova in una posizione riparata aperta solo alle correnti di sud-ovest, per questo è apprezzata anche nei periodi più freschi per il suo clima mite. Dista circa 4,5 km da Marina di Campo, raggiungibile percorrendo la litoranea.

Etimologia

Il toponimo deriva dal latino cavulae[1], ossia dalle cave di granodiorite documentate sin dal I secolo.

La Grotta Azzurra

Sulla sua sinistra lungo la costa si trova la Grotta Azzurra, anticamente chiamata Grotta di Mare, visitabile con i pedalò e piccole imbarcazioni. La grotta dista circa 600 metri dalla baia di Cavoli.

Testimonianze storiche

Proprio sopra la spiaggia di Cavoli, in località Grottarelle e lungo l'ecomuseo Vie del Granito, si trovano le testimonianze dell'antica lavorazione del granito, che qui era operativa fin dai tempi dei Romani (nella zona esiste il toponimo Remmiano, derivante dal nome personale latino Remmius[1]) e successivamente, in epoca medievale, fu continuata da parte dei Pisani. Scrisse lo storico locale Stoico Bonini: «Durante la grande alluvione del 1947 ho visto nei risucchi delle onde sulla spiaggia di Cavoli grandi colonne granitiche già ben lavorate che poi la sabbia ha ricoperto. Ho visto anche un sarcofago di granito adibito a lavatoio appoggiato ad una casa. Durante gli scavi delle fondamenta per (...) venivano fuori cocci d'anfora (...).»[2] Ancora oggi si possono rinvenire nascoste dalla vegetazione della macchia mediterranea le antiche cave, con resti di colonne[3] e due vasche circolari abbozzate (una delle quali chiamata La Nave sin dal XVIII secolo).

Colonna di Cavoli

Situata in località Polveraia, ha una lunghezza di 7,90 m e un diametro di 90 cm. Presenta tre lettere incise (OPE) da intendersi relative all'Opera della Primaziale Pisana.[4]

Note

  1. ^ a b Silvestre Ferruzzi, Signum, Portoferraio 2010.
  2. ^ Stoico Bonini, Cinquant'anni di storia a Seccheto Elba, Bibbona 2002.
  3. ^ Michelangelo Zecchini, Isola d'Elba. Le origini, Lucca 2001.
  4. ^ Silvestre Ferruzzi, Synoptika, Portoferraio 2008.

Bibliografia