Notomys mitchellii

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Topo saltatore di Mitchell
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
InfraphylumGnathostomata
SuperclasseTetrapoda
ClasseMammalia
SottoclasseTheria
InfraclasseEutheria
SuperordineEuarchontoglires
OrdineRodentia
SottordineMyomorpha
SuperfamigliaMuroidea
FamigliaMuridae
SottofamigliaMurinae
GenereNotomys
SpecieN. mitchellii
Nomenclatura binomiale
Notomys mitchellii
Ogilby, 1838

Il topo saltatore di Mitchell (Notomys mitchellii Ogilby, 1838) è un roditore della famiglia dei Muridi diffuso in Australia.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 100 e 125 mm, la lunghezza della coda tra 140 e 155 mm, la lunghezza del piede tra 34 e 40 mm, la lunghezza delle orecchie tra 24 e 28 mm e un peso fino a 60 g.[3]

Le parti superiori sono fulvo-olivastre o grigio-rossicce, più grigiastre sulla testa e più arancioni lungo i fianchi. Le parti ventrali sono bianche o grigio pallido. La coda è più lunga della testa e del corpo, marrone sopra e più chiara sotto con un ciuffo terminale. Sono presenti 4 cuscinetti sulla pianta dei piedi. Entrambi i sessi sono privi di sacche golari e pettorali, sostituite da un tratto di pelliccia più brillante. Il cariotipo è 2n=48 FN=60.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie terricola, notturna e gregaria. Si rifugia sia in alberi caduti che in tane profonde.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di semi, radici, germogli, funghi e insetti.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Le nascite avvengono nel tardo inverno e in primavera, sebbene, se le condizioni sono favorevoli, possano avvenire tutto l'anno.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nelle aree semi-aride dell'Australia Meridionale, Australia Occidentale e Stato di Victoria.

Vive in boscaglie di Mallee.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sono state riconosciute 5 sottospecie, di cui almeno 2 sono estinte:

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato l'areale esteso, la relativa abbondanza, la mancanza di reali minacce e la presenza in diverse aree protette, classifica N.mitchellii come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Morris, K., Robinson, T., Copley, P. & Burbidge, A. 2008, Notomys mitchellii, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Notomys mitchellii, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Menkhorst & Knight, 2001.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Peter Menkhorst & Frank Knight, A Field Guide to the Mammals of Australia, Oxford University Press, USA, 2001, ISBN 9780195508703.

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