Gigantophis garstini

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Gigantophis
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Reptilia
Ordine Squamata
Sottordine Scleroglossa
Infraordine Serpentes
Famiglia Madtsoiidae
Genere Gigantophis
Specie G. garstini

Il gigantofide (Gigantophis garstini) era un gigantesco serpente preistorico, vissuto nell'Eocene superiore (circa 40 milioni di anni fa). I suoi resti fossili sono stati ritrovati nella regione del Sahara (Egitto e Algeria).

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'aspetto di questo animale doveva essere molto simile a quello di un gigantesco anaconda; dalla dimensione delle ossa fossili sinora rinvenute, si suppone che questo serpente potesse superare la lunghezza di 10 metri; se così fosse, il gigantofide sarebbe stato più grande dei maggiori ofidi attuali di un buon dieci per cento. Il corpo del gigantofide era molto grosso, e sicuramente era dotato di una forza notevole. Le vertebre hanno una conformazione primitiva, e permettono di riconoscere questo animale come un appartenente alla famiglia dei madtsoiidi.

Stile di vita[modifica | modifica wikitesto]

Probabilmente il gigantofide viveva in prossimità di stagni o corsi d'acqua in aree dove la vegetazione era rigogliosa; le sue prede abituali dovevano essere piccoli mammiferi, ma è molto probabile che il gigantofide si nutrisse anche di animali ben più grandi come gli antenati degli odierni elefanti (Moeritherium), della taglia di un maiale, stritolandoli tra le spire.

Fino alla descrizione di Titanoboa, il gigantofide detenne il record di più grande serpente mai apparso sulla Terra. È possibile che serpenti giganti di dimensioni simili fossero relativamente comuni nelle foreste del Paleocene e dell'Eocene, quando il clima era molto più caldo di oggi, come confermato dalla scoperta di un altro madtsoide gigante, Vasuki dall'India.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Debajit Datta e Sunil Bajpai, Largest known madtsoiid snake from warm Eocene period of India suggests intercontinental Gondwana dispersal, in Scientific Reports, vol. 14, n. 1, 18 aprile 2024, pp. 8054.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Andrews, C.W. 1901. Preliminary note on some recently discovered extinct vertebrates from Egypt (Part II). Geological Magazine, 8: 434-444.
  • Andrews, C.W. 1906. A descriptive catalogue of the Tertiary Vertebrata of the Fayum, Egypt. British Museum (Natural History), London.

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