Chien de Saint-Hubert

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Disambiguazione – "Bloodhound" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi Bloodhound (disambigua).
Cane di sant'Uberto
Classificazione FCI - n. 84
Gruppo6 Segugi e cani per pista di sangue
Sezione1 Cani da seguita
Sottosezione1.1 Di taglia grande
Standard n.84 del 12 luglio 2002
TipoCane per pista di sangue
OrigineBandiera del Belgio Belgio
Altezza al garresemaschi: da 68 cm; femmine: da 62 cm. Con tolleranza di 4 cm in meno o in più.
Peso idealemaschi: 46-54 kg; femmine: 40-48 kg.
Razze canine

Il chien de Saint-Hubert[1], in italiano cane di sant'Uberto[2], limiere[3] o, soprattutto in gergo giornalistico, cane molecolare[4] (a volte chiamato col nome inglese bloodhound) è una razza canina di origine belga riconosciuta dalla FCI (Standard N. 84, Gruppo 6, Sezione 1, Sottosezione 1).

I cani di sant'Uberto hanno un fiuto eccezionale, possedendo da 200 a 320 milioni di recettori olfattivi (molti di più dei recettori olfattivi nella media nei cani)[5][6][7] e fin dal Medioevo vennero usati per la caccia, benché il loro aspetto fosse allora alquanto diverso dall'attuale, molto pesante e con innumerevoli pliche cutanee del tutto antistoriche[senza fonte].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Cani chiamati bloodhound - in realtà incroci fra bloodhound vecchio tipo e molossoidi (v. dogo cubano) - furono usati dai conquistadores spagnoli per combattere e sterminare gli indios. Si dimostrarono talmente feroci che furono selezionati in modo particolare con finalità antiuomo a Cuba, per la ricerca degli schiavi fuggiti. Difatti, un nutrito numero di questi cani fu introdotto in Florida, insieme con i loro conduttori cubani, per essere utilizzati nelle guerre contro i pellirosse Seminole. Tuttavia i cani - sempre tenuti al guinzaglio - in quell'ambiente estremamente umido non riuscirono nel loro compito e furono infine rimpatriati[8].

Fu usato molto nei diversi conflitti, specie durante la prima guerra mondiale, come coraggioso e tenace cane da ricerca e soccorso dei feriti[9].

Carattere[modifica | modifica wikitesto]

Il cane di sant'Uberto è timido, gentile e di maniere solenni, affettuosissimo con il padrone e schivo con gli estranei. Quando è impegnato a odorare non riesce a prestare attenzione a nient'altro, nemmeno alla voce del padrone. È molto sensibile alle lodi e ai rimproveri e pertanto facilissimo da educare. Non si dimostra mai aggressivo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ FCI Standard N° 1/ 22.06.2001 (PDF), su enci.it.
  2. ^ Cane di sant'Uberto, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 21 aprile 2016.
  3. ^ Limiere, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 13 ottobre 2019.
  4. ^ Ricerca con i cani, su Emergenza24. URL consultato il 28 settembre 2021.
  5. ^ Shier, D., Butler, J. and Lewis, R. Hole's Human Anatomy & Physiology, Boston: McGraw Hill, 2004
  6. ^ Underdogs ~ The Bloodhound's Amazing Sense of Smell | Nature, su pbs.org, PBS. URL consultato il 17 agosto 2011 (archiviato il 18 agosto 2011).
  7. ^ Leon Fradley Whitney, Bloodhounds and How to Train Them, 1947.
  8. ^ Missall, John [e] Mary Lou (2004), The Seminole Wars : America's Longest Indian Conflict, University Press of Florida, ISBN 0-8130-2715-2, pp. 169-173.
  9. ^ Giovanni Todaro, I cani in guerra. Da Tutankhamon a Bin Laden, Airplane, 2011, ISBN 978-88-8372-513-5

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