Borislav Mihajlov

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Disambiguazione – Se stai cercando il quasi omonimo hockeista sovietico, vedi Boris Michajlov.
Borislav Mihajlov
NazionalitàBandiera della Bulgaria Bulgaria
Altezza186 cm
Calcio
RuoloPortiere
Termine carriera1999
Carriera
Giovanili
Levski Sofia
Squadre di club1
1981-1989Levski Sofia180 (-?)
1989-1991Belenenses29 (-?)
1992-1994Mulhouse65 (-?)
1994-1995Botev Plovdiv20 (-?)
1995-1997Reading24 (-?)
1997-1998Slavia Sofia14 (-?)
1998Zurigo1 (-?)
Nazionale
1981Bandiera della Bulgaria Bulgaria U-181 (0)
1981-1982Bandiera della Bulgaria Bulgaria U-216 (-3)
1983-1996Bandiera della Bulgaria Bulgaria102 (-?)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al febbraio 2009

Borislav Biserov Mihajlov (in bulgaro Борислав Бисеров Михайлов, pronuncia - Borisslaf Bisserof Mikhailof?; Sofia, 12 febbraio 1963) è un dirigente sportivo ed ex calciatore bulgaro, di ruolo portiere, ex presidente della Federazione calcistica della Bulgaria.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1998 è sposato con l'ex ginnasta Marija Petrova. Anche suo figlio Nikolaj è un calciatore.[1]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Debuttò nella prima divisione bulgara nel 1981 con il Levski Sofia e militò anche nei campionati portoghese, francese e svizzero - con lo Zurigo, con cui terminò la carriera nel 1998.[2]

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Fu portiere della Nazionale bulgara ai Mondiali del 1986, 1994 e agli Europei del 1996 - come titolare, e ai Mondiali di calcio Francia del 1998 - come secondo portiere, collezionando 102 presenze (nove di loro per la squadra olimpica) tra il 1983 e il 1996. Ai Mondiali del '94 e a Euro 1996 ha indossato la fascia di capitano della selezione bulgara.[1]

Dopo il ritiro[modifica | modifica wikitesto]

Dal 21 ottobre 2005 al 15 ottobre 2019 è stato presidente della Federcalcio bulgara, rassegnando le dimissioni dall'incarico a seguito dei cori razzisti e dei saluti nazisti fatti dai tifosi bulgari in occasione della partita tra Bulgaria e Inghilterra valida per qualificarsi agli Europei del 2020.[2] Nel 2021 ha ritirato le sue dimissioni, ed è stato rieletto in un congresso straordinario della Federazione caratterizzato da forti polemiche: erano necessari 242 voti per l'elezione, e lui fu proclamato vincitore nonostante avesse ricevuto 241 voti, contro i 230 dello sfidante Dimitar Berbatov. A seguito di proteste contro la BFS si dimise definitivamente nel novembre 2023. Nel 2024 viene eletto suo successore Georgi Ivanov, ex attaccante del Levski Sofia.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Levski Sofia: 1981-1982, 1983-1984, 1985-1986
Levski Sofia: 1983-1984, 1984-1985, 1987-1988

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

1986

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]