Bord de mer - In riva al mare

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Bord de mer - In riva al mare
Titolo originaleBord de mer
Lingua originalefrancese
Paese di produzioneFrancia
Anno2002
Durata90 min
Generedrammatico
RegiaJulie Lopes-Curval
SceneggiaturaJulie Lopes-Curval, François Favrat
ProduttoreAlain Benguigui
Casa di produzioneSombrero Productions
Distribuzione in italianoTeodora Film
FotografiaStephan Massis
MontaggioAnne Weil
MusicheChristophe Chevalier, Nicolas Gerber
ScenografiaPhilippe van Herwijnen
CostumiMarie Malissen
Interpreti e personaggi

Bord de mer - In riva al mare (Bord de mer) è un film del 2002 diretto da Julie Lopes-Curval, al suo esordio alla regia di un lungometraggio. Ha vinto la Caméra d'or per la miglior opera prima al 55º Festival di Cannes.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

La giovane Marie vive nella cittadina di mare di Cayeux-sur-Mer, tanto deserta d'inverno quanto affollata d'estate, e cova dentro di sé i sintomi di un malessere esistenziale. Il suo ragazzo Paul, che d'inverno lavora in una drogheria e d'estate fa il bagnino, è troppo preoccupato per la madre Rose, che passa le giornate attaccata alle macchinette, per comprendere a fondo i turbamenti del cuore di Marie, spingendola tra le braccia del suo datore di lavoro Albert.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Bulle Ogier ha accettato di recitare nel film poiché convinta dalla sceneggiatura, senza nemmeno aver visto l'unica altra regia di Julie Lopes-Curval, il cortometraggio Mademoiselle Butterfly, dell'anno precedente.[1] Il film è stato girato in sei settimane tra l'agosto e il settembre 2001, con un budget di 918mila euro.[1] La scena in cui Rose vince alle macchinette non era preparata.[1]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film stato presentato in anteprima alla Quinzaine des Réalisateurs del 55º Festival di Cannes il 22 maggio 2002,[1] per poi essere distribuito nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 20 giugno 2003.[2]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (FR) Samuel Douhaire, Portrait La complicité était de mise, in Libération, 23 maggio 2002. URL consultato il 1º ottobre 2022.
  2. ^ Il viaggio nella gioventù italiana contro il thriller con Cusack, in La Repubblica, 20 giugno 2003. URL consultato il 1º ottobre 2022.
  3. ^ (EN) Awards 2002, su festival-cannes.fr. URL consultato il 25 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2015).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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