Jan Niecisław Baudouin de Courtenay

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Baudouin de courtenay)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Jan Niecisław Baudouin de Courtenay

Jan Niecisław Baudouin de Courtenay (Radzymin, 13 marzo 1845Varsavia, 3 novembre 1929) è stato un linguista polacco.

È famoso per la sua teoria del fonema e dell'alternanza fonologica. Rispetto alla linguistica ottocentesca Baudouin distinse due tipi di studio: quello antropo-fonico, ovvero lo studio dei suoni dal punto di vista fisico e fisiologico (che oggi chiameremmo fonetica) e quello fonetico in senso stretto, ovvero lo studio dei suoni in rapporto col senso della parola (che oggi chiameremmo fonologia).[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dedicò la sua attenzione al dialetto resiano ed ai dialetti slavi del Torre (Italia), raccogliendo importantissimi materiali dialettologici negli anni 1873-1901, consegnati già nel 1902 alla Biblioteca Accademica Imperiale delle Scienze di San Pietroburgo: Materialy dlja južnoslavjanskoj dialektologiji i etnografiji (1895). In questo libro dedicò 16 pagine a Monteaperta ("Viškòrša") scritte durante il suo soggiorno del 1873 e 1901 a Monteaperta. Fu amico di Paolo e Giovanni Pascolo di Monteaperta (Pàuli e Žwan Pascolo-Sòwt): "Per i N° 273-295, ..., sono debitore a Ivan Pascolo detto Sout, (Žwan Pascolo-Sòwt), di anni 65, di Monteaperta inferiore".

Fu docente in diverse università della Russia imperiale: Università di Kazan (1874-1883), Università di Tartu in (1883-1893), Università di Cracovia (1893-1899) ed Università di San Pietroburgo (1900-1918), dove era conosciuto col nome di Ivan Aleksandrovitch Baudouin de Courtenay (Иван Александрович Бодуэн де Куртенэ). Tra il 1919 e il 1929 fu invece professore a Varsavia, dopo l'indipendenza della Polonia. Sua figlia Cezaria Anna seguì in parte le sue orme in ambito linguistico.

Morì il 3 novembre 1929 a Varsavia (Polonia).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giorgio Graffi, Due secoli di pensiero linguistico, Carocci, Roma 2010.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN34465549 · ISNI (EN0000 0001 2127 2695 · SBN PUVV250616 · BAV 495/64682 · Europeana agent/base/145846 · LCCN (ENn81080652 · GND (DE118507222 · BNF (FRcb134773398 (data) · J9U (ENHE987007258342605171 · NSK (HR000608351 · NDL (ENJA00742632 · CONOR.SI (SL11581795 · WorldCat Identities (ENlccn-n81080652